paura di essere troppo invidiate

Salve a tutti,
sono stata obesa fin da piccola ma sempre con una grandissima vitaltà e amore per l'arte e per la danza.
Un pò di anni fa sono riuscita a perdere molto peso e sono diventata una ragazza a parer mio stupenda.
Purtroppo per tanti motivi(forse poca cooscenza di me stessain un nuovo corpo,tristezza,abitudini alimentari radicate ma sbagliate etc etc..)negli ultimi anni ho ripreso peso.
Il punto è che anche se non ho mai smesso di ricercare un'alimentazione e uno stile di vita sani e adatti a me e faccio di tutto per tornare a quello stato di benessere vissuto solo per pochissimo tempo,in realtà quando mi vedo più bella e in forma(perchè vedo uno splendore nel mio corpo,una leggerezza ,una capacità di ballare cantare,fare tutto quello che quando sono appesantita non riesco a fare),ho una paura fortissima dell'invidia e della cattiveria della gente.Ho paura che il mondo in realtà non lo desideri tutto questo mio splendore e che mi remi contro e che voglia attaccarmi e farmi del male se oso tirarmi "troppo a lucido" e portarmi nel mondo con la mia arte,il mio fascino,le mie qualità,l'allegria,l'energia etc etc.
Non so cosa fare perchè tutto ciò mi logora.
Insieme a tutto ciò mi capita anche che quando raggiungo un obiettivo, anche non riguardate la salute,una parte del mio cervello mi dice:"beh,era così facile?...allora c'è qualcosa che non va",oppure anche:"Ma come è possibile che ci sei riuscita...?forse nn te lo meriti".
leggendo un pò di libri sulla crescita personale ho intuito che le paure,le nevrosi, comunque nascono da una mancata formazione della personalità adulta e di fiducia in se stessi,di essere una persona che sa affrontare le situazioni, gli imprevisti, le difficoltà;ma in realtà il mio cervello le escogita proprio tutte le situazioni o le persone(donne soprattutto) che potrebbero non gradire la mia presenza,la mia persona.
Spero di essere stata abbastanza chiara e di aver detto tutto ciò che serve.
grazie anticipatamente.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la sensazione di essere invidiata la porta a percepire la relazione con l'altro come potenzialmente nociva. Questo avviene per una tendenza a riversare gli aspetti negativi di sé (come rabbia, risentimento ecc.) all'esterno, ossia proprio su quelle persone che lei sente come "invidiose".


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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Un pò di anni fa sono riuscita a perdere molto peso>
Ci può dire in che modo ci è riuscita?
E' stata seguita da qualche specialista?
Che età aveva?

<negli ultimi anni ho ripreso peso>
Ora come si sta alimentando?

<ho una paura fortissima dell'invidia e della cattiveria della gente.>
Ci può dire qualcosa di più sulla sua vita sociale, amicale, affettiva?
Come va con i suoi genitori?

<leggendo un pò di libri sulla crescita personale ho intuito che le paure,le nevrosi, ...> oltre a questo ha mai pensato di rivolgersi a uno specialista di persona?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott.Del Signore può spiegarmi meglio questa frase:
"Questo avviene per una tendenza a riversare gli aspetti negativi di sé (come rabbia, risentimento ecc.) all'esterno, ossia proprio su quelle persone che lei sente come "invidiose".

Per la Dott.ssa Rinella:
Avevo 19 anni e sono riuscita a perdere peso mangiando molto di meno e facendo molto sport anche se non sono stata seguita da nessuno e nel momento in cui mi sono avvicinata ad uno specialista è stata la rovina della mia vita,sono stata malissimo,la dieta per perdere quegli utimi chiletti localizzati sulle gambe si è trasformata nel mio peggior incubo.
La mia alimentazione attuale è vegetariana ma troppo ricca di farinacei secondo me e troppo abbondante in generale ma è come se non riuscissi più a fare i mini-pasti che facevo prima e che mi facevano essere quasi normopeso.La mia vita sociale è abbastanza "normale",ho molti amici,sono quasi sempre l'anima della festa o del gruppo..vado d'accordo con molti(anche se forse a me pesa e mi sono costruita questo atteggiamento da piccola quando soffrivo molto dei giudizi e delle battute delle persone a causa del mio peso).Mio padre non c'è più e con mia madre le cose sono altalenanti(per esempio lei è obesa e sento che secondo me in cuor suo non vuole vedermi magra o comunque anche se dice di no penso che sia invidiosa anche lei e questo mi fa male).Infine qualche anno fa mi rivolsi ad uno specialista di psicoterapia ma con scarsi risultati a parer mio ma qualche anno fa erano anche altri i problemi che cercavo di affrontare e per cui chiedevo aiuto(mi sentivo ancora molto grassa,inadatta,colpevole di tutto,con scarsa autostima etc..)
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Il rapporto con il cibo, le sue ambivalenze, successi, insuccessi.....correla con tantissimo altro che con l' ago della bilancia, cela spesso frustrazioni, Ansie, mancanza d' amore e mancanza di fiducia di base, che si riversa poi in meccanismi complessi, spesso di tipo compensatorio.

Le diete, ancor di più se le oscillazioni ponderali sono importanti, va sempre seguita da un medico e da uno psicologo, che possa lavorare sulle cause psichiche del suo sovrappeso.
Non è facile ritrovarsi in n corpo nuovo, senza che la sua psiche segua a ruota...

Consideri che il grasso protegge e crea una barriera importante alle relazioni.
Più che dell' invidia , mi preoccuperei della sua salute psichica e di poter stabilizza peso ed immagine corporea .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

mi riferisco al fatto che considerare le persone come "invidiose" la porta a perdere di vista alcuni aspetti importanti di se, come ad esempio prendere contatto con le sue frustrazioni, che probabilmente lei non si riconosce.

E' un po' come pensare che il "male" viene dall'esterno e quindi ci si deve solo ed esclusivamente "difendere", magari aumentando di peso oppure pensando che tutto quello che si riesce a fare di buono e positivo possa essere messo in crisi da fattori esterni. Quando in realtà tutto dipende da lei.


[#6]
dopo
Utente
Utente
gentile Dott.Del Signore,
non so come prendere contatto con le mie frustrazioni possa aiutarmi a non avere più paura degli altri e dei loro possibili attacchi o influssi negativi.
Inoltre sul fatto di sbagliare a pensare che" il male viene dall'esterno" e che in realtà "tutto dipende da me",vorrei chiderLe cosa dipende davvero da me.
Ciò che voglio dire è che non sento in realtà di aver ricevuto una vera spiegazione o soluzione o comunque un reale consiglio su cosa possa fare;su come io possa aiutarmi.
La ringrazio anticipatamente.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

il consulto on-line non offre "soluzioni" o "spiegazioni" troppo articolate, ma soltanto spunti per riflettere. Se intende avere una valutazione più esaustiva su di sé deve necessariamente fare una valutazione psicologica di persona (un modo molto utile per imparare ad aiutarsi).


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