Ansia e crisi di pianto per paura perdite

Posso dire che fin da bambino ho sempre avuto ansia per la salute dei miei genitori (ancora oggi in piena salute). Oggi questa ansia si è trasferita a mia moglie e figli. Mi spiego: vedo continuamente sintomi di gravi malattie, arrivo a provare un'ansia e un preoccupazione (a volte con crisi di pianto) come se la diagnosi fosse certa. Faccio due esempi: mio figlio ha molti nei ... per me deve prima o poi contrarre un melanoma e leggo su internet pagine e pagine, guardo foto del melanoma e mi sembra che tutti i nei possano esserlo.
Mia moglie mi dice: sento una gamba più fiacca. Cerco con Google "stanchezza ad un arto" ed escono sono articoli sulla SLA. Conseguenza: ansia, angoscia, ricerca affannosa su internet. storie di malati , tutti i possibili sintomi ecc ... Oggettivamente sono consapevole che si tratta di sintomi/situazioni normali che non possono preoccupare e che tutti si possono ammalare. Poi, le malattie possono avere molti decorsi e si può anche guarire. Non dormo e provo angoscia tutte le mattine perché un mio caro potrebbe dirmi : "non riesco a muovere una gamba", oppure "guarda questo neo è cambiato" o ancora "sento un nodulo qui nel seno".
Come controllare queste emozioni negative ? Se sento angoscia, difficoltà a deglutire e crisi di pianto ... anche se so che razionalmente è sbagliato il problema persiste.
Questo tipo di situazione è "conosciuta" nel senso che ha una denominazione specifica ? Dovrei assumere farmaci o fare una terapia più completa ? Ma soprattutto si può guarire da questa ossessione ? Vorrei riuscire a trovare un equilibrio sia per non soffrire dove non c'è nulla, ma anche essere pronto ad affrontare e gestire una eventuale malattia se mai si verificasse.
Queste paure le ho solo nei confronti dei cari e non per me stesso.
Non pretendo di risolvere il problema online, ma se qualche medico volesse indirizzarmi, consigliarmi sarebbe di grande aiuto, perché non so neppure se è una situazione che merita di essere fatta presente ad un medico e a quale medico.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se il livello di sofferenza è tale e se anche i Suoi cari soffrono (perchè pressati da lei ad es.) e diventa difficile continuare a vivere serenamente, è il caso di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per inquadrare la situazione e poi sarà il professionista che La vedrà di persona a indicare, se necessario, un trattamento opportuno.

Sembrerebbe comunque che il problema sia riferibile ad un disturbo d'ansia. Se confermata questa ipotesi, tenga presente che è possibile curarla anche velocemente.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Utente,
Il fatto che lei mostri disagio che non accenna a diminuire e, soprattutto, che lei alimenta consultando internet e' di per se' una situazione che merita, questa si, tutta la sua attenzione. Lei una persona razionale, per cui si rende conto di avere un problema, ma la strategia che utilizza e' disfunzionale ed inefficace. Essa aumenta l'apprensione, la nutre, la sostiene, invece di rassicurarla. Sarebbe facile dirle di interrompere il circuito e smettere di cercare notizie ma lei riuscirebbe a farlo? Pertanto, una valutazione psicologica sarebbe indicata e, nel suo caso, vedrei appropriata una terapia cognitivo-comportamentale specifica per il tipo di ossessione di cui soffre.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signore,

la sua sembra essere una forma di ipocondria che ha per oggetto la salute degli altri: da quanto ci dice infatti applica nei confronti delle persone a lei care quelle strategie che gli ipocondriaci attuano nei riguardi della propria salute a causa della costante preoccupazione di potersi ammalare.
Si preoccupa solo per gli altri o anche per sè stesso?

I suoi genitori sono stati e/o sono tuttora particolarmente apprensivi con lei?
Condividono i suoi timori?

La sua ansia per la loro salute è sorta a seguito di qualche evento specifico (malattia, discorsi che può aver ascoltato, ...)?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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