problemi del sonno a due anni

Gentili dottori,
mio figlio di due anni e due mesi, da qualche giorno a questa parte, manifesta improvvisamente grandi difficoltà ad addormentarsi. Finora aveva sempre dormito come un angioletto. E' nella cameretta assieme al fratellino (3 anni più grande) da quando aveva pochi mesi e non ha mai fatto storie per dormire. Generalmente i bambini si addormentano ascoltando una fiaba che io o mio marito raccontiamo seduti tra i loro letti. Ma le cose sono cambiate.
Adesso, quando si appresta l'ora del sonno, il piccolino ripete agitato"no nanna!". Chiede insistentemente di dormire al piano superiore della nostra casa, in soggiorno, anzichè giù nella cameretta (anche la la stanza mia e di mio marito è al piano inferiore). E se non si fa come dice lui urla e piange disperato, cosa che non aveva mai fatto.
Farlo addormentare è difficile e richiede tanto tempo: per un paio di volte siamo riusciti a farlo dormire nel lettone, ma ieri ha preteso di andare in soggiorno, ripetendo il solito melodrammatico "no nanna", ed è crollato sul divano per sfinimento. Abbiamo provato a riportarlo in camera sua, ma dopo qualche ora si è svegliato agitatissimo urlando "sopra!". E per tutta la notte, pur dormendo sul divano con mio marito, non ha avuto comunque un sonno tranquillo.
Negli ultimi tempi non ci sono stati cambiamenti nella sua vita: sempre gli stessi orari, lo stesso nido, gli stessi rituali del sonno. Se se c'è una novità, invece, riguarda l'acquisizione di una grande padronanza del suo corpo: ha imparato a guidare la bici a rotelle, a scendere le scale, a far pipì nel vasino. Presumo che l'autonomia conquistata possa essere ricollegabile ai disturbi del sonno. Ma noi come dobbiamo comportarci? Continuare ad assecondarlo? Tenerlo nel lettino a sbraitare svegliando il fratellino? Utilizzare fiori di bach o affini? Per favore, datemi il vostro parere.
Grazie infinite.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Vostro figlio si sta apprestando a entrare in quella che è chiamata l'età dei "no". Il bambino impara la possibilità di opporsi e, a seconda del proprio temperamento, inizia a usarla a piene mani.

Il vostro sembra il tipico caso di bambino-temperamentale/genitori-preoccupati, che è quello ideale perché, poco a poco, il bambino impari a tenere sotto scacco tutti con i suoi capricci.

Potrebbe quindi essere necessario un cambio del vostro comportamento, dolce ma fermo, per impartire i necessari correttivi. Se il bambino sbraita, lasciatelo sbraitare. All'inizio potrete passare la notte in bianco, ma alla fine imparerà quali sono le regole e chi le detta.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
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La ringrazio infinitamente, dottore.
Mi ha fatto rifletere sul fatto che il bimbo gioca spesso a farsi le domande da solo e a rispondersi di no... Anche il "no nanna" farebbe quindi parte dello stesso meccanismo.
Un ultimo consiglio. Questo week-end lo dovremmo trascorrere in un agriturismo in campagna, dove dormiremo tutti insieme nella stessa stanza. Secondo lei potrebbe essere il caso di rimandare l'uscita, viste le nottatacce trascorse, oppure ritiene che il dormire fuori potrebbe anche essere una novità positiva? Io opterei per la seconda ipotesi...!
Grazie molte e complimenti per l'accuratezza dei suoi consulti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Visto che sembra che il bambino dovrà andare incontro a un piccolo periodo di rieducazione, farlo in vacanza potrebbe andare bene, ma rischiereste di passare le notti in bianco proprio là... sarebbe veramente una vacanza?

Le novità positive vanno bene, ma possono andare un po' meno bene quando si deve intervenire su comportamenti problematici.

Insomma non ci sono preclusioni di principio, ma è anche poco prevedibile quali saranno gli esiti, ai fini di passare una vacanza tranquilla.