Ma purtroppo ad oggi mi e' rimasta ancora la paura di fare grossi tragitti con l'auto

Buongiorno ,soffro da circa 4 anni di attacchi di panico ,ho avuto i primi due attacchi sulla mia auto e poi successivamente mi iniziavano a venire gli stessi sintomi iniziali dell'attacco anche in luoghi affollati come poste,stadi ecc...mi sono recato da una psichiatra per circa dieci sedute e mi ha prescritto dei farmaci (questo quattro anni fa)che mi hanno fatto stare meglio sopratutto tra la gente .ma purtroppo ad oggi mi e' rimasta ancora la paura di fare grossi tragitti con l'auto (fino a dieci km da casa ce la faccio).cosa posso fare?a mia moglie questa situazione non gli sta piu' bene ...vuole che cerchi di curarmi.ora siccome sono rimasto tra l'altro anche disoccupato a 51 anni vi chiedo visto che con lo psichiatra dove sono stato non ho risolto totalmente il problema,quale potrebbe essere una figura professionale giusta all'interno di una struttura pubblica(di nuovo psichiatra?psicologo ,psicoterapeuta o neurologo)grazie per la risposta che mi andrete a dare.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la figura indicata è lo psicologo/ psicoterapeuta, può rivolgersi ad esempio al Consultorio Familiare ASL, senza prescrizione medica.

E' ancora in cura con lo psichiatra?
Sta assumendo farmaci?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa per la tempestivita' della risposta,volevo risponderle che in questo momento non sto prendendo farmaci fatta eccezione di 2 pasticche e mezza al giorno di tavor da 1 milligrammo(so che non dovrei prenderle )e inoltre non sto frequentando piu' la psichiatra ma piu' che altro per motivi economici.Lei pensi che il mio lavoro e' stato quello di rappresentante per circa vent'anni e poi ispettore di trenta rappresentanti per altri 10,ed ora nonostante mi abbiano cercato da molte parti d'italia io non ho accettato nessuna offerta per via di questo grosso problema.tra l'altro mia moglie mi sta facendo le carte per la separazione perche' e' stufa di vedermi inerme e assolutamente menefreghista(pensa lei) a questo problema.Sono veramente demoralizzato perche' non riesco a trovare una via d'uscita.....e a farle capire che non e' semplice come staccare o attaccare un interruttore ....e' molto piu' complicato di quello che lei crede ,lei dice che ci devo mettere buona volonta' e tutto si risolve,ma purtroppo appena mi allontano di 10/15 km(non parliamo dell'autostrada!!)mi iniziano a tornare i primi sintomi di questo dannato malessere che non volglio assolutamente riprovare.se puo' visto che e' cosi' gentile mi dia qualche indicazione .la ringrazio infinitamente .
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Attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile utente,
sarebbe sicuramente utile una sua ri-valutazione da parte del medico psichiatra per quanto riguarda la terapia farmacologica. Potrebbe poi effettuare dei colloqui, come le ha detto precedentemente la collega, con uno psicologo del consultorio anche se, qualora fosse indicata una psicoterapia, la strutture pubbliche di riferimento sono le U.O.S.M (unità operativa di salute mentale) oppure le U.O.P.C (unità operativa di psicologia clinica).
Ci faccia sapere se vuole.
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Dr.ssa Patrizia Politano Psicologo, Psicoterapeuta 10
Anche secondo me è bene essere seguiti sul fronte farmacologico e poi intraprendere una cura di carattere psicoterapeutico. I farmaci aiutano a tamponare l'urgenza fisica, ma senza una indagine della causa dei problemi, gli attacchi si ripeteranno. Occorre una bella indagine dello stress subito negli ultimi periodi, dei pensieri disfunzionali e poi imparare delle strategie per bloccare il percorso dell'ansia.

Gli attacchi ripetuti in macchina ovviamente creano una paura terribile, soprattutto per il timore che si ripetano. Ma con le tecniche giuste si può imparare a rilassarsi, a gestire il pensiero e poi ripartire.. Appena arriva il malessere, va letto bene e non bisogna pensare subito che il peggio sta capitando.
Vada alle strutture vicino casa (ASL, come diceva il collega) e chieda se insegnano il training autogeno e se fanno dei percorsi psicoterapici volti a monitorare i pensieri ansiosi che alimentano il disagio.

Dr.ssa Patrizia Politano
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
www.diventiamogenitori.it - www.comestarbene.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Dovrebbe evitare il fai da te per quanto riguarda il trattamento farmacologico e riferirsi a uno psichiatra direttamente.

Comprendo come la situazione possa essere difficile per lei, oltretutto sostenuta dalle problematiche di coppia.
Ha provato a spiegare bene a sua moglie come si sente?
Purtroppo per uscire dai disagi psicologici non è sufficiente la buona volontà, occorrono i trattamenti adeguati.

Non esiti a rivolgersi direttamente agli specialisti indicati (psichiatra e psicoterapeuta) che può comunque reperire presso le strutture pubbliche, da qui non possiamo purtroppo aiutarla come lei meriterebbe per via dei limiti intrinseci di un consulto on line.

Se crede ci può aggiornare in futuro

Cari saluti