Difficoltà a memorizzare e ripetere concetti che ho capito

Salve,
Spero possiate rispondermi perché sono in ansia e non riesco a concentrarmi.
Lunedì 17 dovrò sostenere l'esame all'università di diritto civile, ho terminato il programma, mi piace e credo di aver capito tutto ma da 5 giorni che provo a ripetere ma non riesco ad esprimere i concetti e se rileggo dal libro e lo chiudo non ricordo nemmeno cosa ho letto.
A scuola non sono mai stata tanto brava e la memoria in effetti mai avuta, non ricordo nemmeno i pochi viaggi che ho fatto. Ho ripreso a settembre gli studi dopo essere stata ferma per 15 anni, ho pensato possa dipendere anche da questo ma sinceramente il non sapermi esprime mi crea un forte disagio. Sto pensando di non presentarmi ma il problema e' anche nella vita quotidiana, ho un vocabolario molto limitato, e mi rendo conto che sforzandomi nel ripetere mi aiuta anche ad acquisire termini che non utilizzo. Se dovessi scrivere credo che avrei meno problemi o se dovessi fare un test a risposta multipla non credo che avrei problemi.
Mi sento malissimo, apro il libro, leggo provo a ripetere e dopo 10 minuti rinuncio perché mi sento un ignorante, poi riprovo e non ricordo nemmeno quello che avevo letto poco prima..
Aiuto....
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se lei si approccia allo studio sentendosi inadeguata è facile che una certa ansia ostacoli i suoi apprendimenti, la concentrazione, la rievocazione e la possibilità di studiare in modo proficuo, oltre agli elementi oggettivi, come un allenamento allo studio da recuperare ecc.

Certamente ampliare il suo vocabolario e rafforzare la capacità di esporre è utile, ma predisporsi allo studio con animo sereno e la mente sgombra da preoccupazioni è molto importante per riuscire a studiare in modo efficace.

Rinunciare conferma le sue paure, mentre riuscire poco alla volta ad applicarsi in modo opportuno e ottenendo di volta in volta piccoli successi, la può aiutare a superare i suoi blocchi.

Naturalmente anche un buon metodo di studio è importante come schemi, riassunti, reiterazione e una buona gestione del tempo.

<A scuola non sono mai stata tanto brava e la memoria in effetti mai avuta>
Ci vuole dire di più?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua repentina risposta,
Si i troppi pensieri e l'anziano sicuramente non aiutano ma perché mentre leggo sono certa di aver capito e non mi so esprimere? Mi mancano proprio i termini appropriati..
Ho studiato alle magistrali e sicuramente l'indirizzo di economia non è' attinente però certi concetti dovrei averli assimilati grazie al vecchio lavoro e alla vita quotidiana, però più mi sforzo più mi demoralizzo...
Durante le scuole elementari e medie ho avuto un lutto in famiglia ( mia sorella di 14 anni, per causa di una malattia) con le gravi conseguenze che ha provocato nei miei genitori ed in me...
Alle medie sono stata promossa per compassione quindi il primo anno per punizione mi sono voluta far bocciare, però mi rendevo conto di non avere le basi di nulla, nemmeno di un metodo di studio.
Ora cercò di seguire le lezioni e prendo appunti. Leggo tutto il paragrafo, sottolineo ciò che reputo più importante e vado avanti, poi iniziò con il ripetere ciò che ho sottolineato provando a chiudere il libro ma non riesco nemmeno a ricordare ciò che ho letto... Ho provato a fare degli schemi ma non ricordo le parole in riferimento a ciò che ho scritto....
Pensavo di avere già delle conoscenze ma non riesco ad esporre proprio, sono demoralizzata avrei voluto dare tre esami in una settimana ed invece... Mi sono concentrata su uno e forse non riuscirò a passare nemmeno questo...
Esiste un metodo per imparare ad esprimersi?
La ringrazio nuovamente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<avrei voluto dare tre esami in una settimana ed invece.>

Porsi obiettivi troppo alti può solo rimandarle conferme negative..un passo alla volta.Oltretutto dovrebbe darsi tempo per riprendere dimestichezza nello studio e maggiore sicurezza in sé.

D'altra parte le sue sofferte esperienze passate sono rimaste in memoria e incidono sulla sua autostima che però potrebbe essere rafforzata ottenendo risultati positivi, un poco alla volta.

Dovrebbe porsi di volta in volta obiettivi chiari e raggiungibili, definiti nel tempo.
Imparare ad esprimersi è una questione di esercizio, di ampliamento delle proprie competenze e di fiducia in sé.

Comunque le segnalo questo sito nel quale può trovare utili suggerimenti per studiare in modo più proficuo.
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf

Un grande in bocca al lupo!
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se il problema di concentrazione fosse dovuto all'ansia, avrebbe senso curare innanzitutto l'ansia. Le capita che l'ansia interferisca in altri modi sul suo funzionamento normale?

>>> Esiste un metodo per imparare ad esprimersi?
>>>

Certo: allenarsi a farlo. Quindi parlare in pubblico e scrivere il più spesso possibile. Esistono anche corsi appositi per procedere più velocemente.

Ma se c'è un blocco emotivo, non importa avere tutta la creatività di questo mondo, prima va rimosso il blocco.

Fra l'altro, il senso di urgenza ed emergenza di ridursi a desiderare di risolvere il problema subito prima di un esame, è tipico delle persone ansiose.

Un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i termini della questione.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio la dott.ssa Rinella,
ho letto la guida ed in effetti ci sono sia dei metodi che utilizzo e delle situazioni in cui mi ritrovo. I tre esami nella stessa settimana sono stati organizzati dall'università, avrebbero potuto distribuirli meglio per darci la possibilità di organizzarci meglio il tempo.
Sicuramente solo il tempo e la costanza mi potranno aiutare, devo cercare di non demoralizzarmi e andare avanti, e gestire l'ansia pre-esame.
Ho dato l'esame di matematica e l'Indoneita di informatica e ho provato una grande soddisfazione e adrenalina e mi piacerebbe risentirei così.
Parlarne sicuramente mi ha aiutato e se non dovesse andare bene non importa, avrò più tempo per rivedere le mie lacune e lo ripresenterò a luglio, mese più o meno non mi cambierà molto, certo che mi aiuterebbe a sentirmi piu sicura di me stessa. Ma come dice lei un passo alla volta...
Grazie infinite
Dr. Santonocito,
la ringrazio per aver risposto, generalmente non credo di essere troppo ansiosa l'unica cosa che ho notato a differenza magari di una mia amica, io se ho un appuntamento un ora prima inizio già a prepararmi nonostante potrei ancora stare rilassata sul divano, invece lei se mancano 5 minuti dall'appuntamento e sta finendo di mangiare non si muove e non da' importanza, io quello proprio non riesco a farlo.
Per quanto riguarda questo mio malessere e mancanza di concentrazione credo sia dovuto all'ansia da esame, il pensiero di non saper esprimere i concetti o fare scena muta davanti ai prof e colleghi mi spaventa molto e forse non dovrei studiare gli ultimi giorni.
La ringrazio nuovamente
Cordiali saluti
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Bene, quindi sembra confermare che in effetti si tratti proprio di un'ansia da anticipazione e della paura di poter fallire. In tal caso potrebbe beneficiare di una consulenza psicologica breve per farsi aiutare a superarla.

Sullo studiare o meno gli ultimi giorni ci sono varie scuole di pensiero.

Io, ad esempio, a volte non studiavo perché non ne potevo più e quindi preferivo mantenermi la testa vuota e riposarmi. Altre volte, invece, studiavo fino all'ultimo minuto prima di essere chiamato, portandomi i libri sui banchi e ripassando con i colleghi, mentre gli altri venivano esaminati.

Il punto però è che se si soffre d'ansia, entrambe le strategie rischiano di esserne viziate: se un ansioso non studia per diversi giorni prima dell'esame, può essere assalito dalla paura di non aver fatto abbastanza. D'altra parte, studiare fino all'ultimo potrebbe rinforzargli la convinzione silente che già si porta dentro: "Se mi riduco a studiare fino all'ultimo, vuol dire che ancora non so abbastanza." E quindi l'ansia può aumentare in entrambi i casi.

Come vede, quando si è ansiosi nessuna strategia di studio di per sé è efficace, bisogna prima imparare strategie specifiche *per* l'ansia.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ho capito, magari proverò a seguire il suo consiglio anche se un po' mi spaventa.
Mi rincuora sapere che anche lei ha avuto lo stesso "problema" e vedere che ha terminato brillantemente ed ora ha una sua posizione.
Io ho 37 anni un po' adulta per riprendere gli studi... ma non è' mai tardi per crearsi una posizione e comunque la cultura personale non credo abbia età...
Mi sono rimessa in gioco perché è' un passo che desideravo poter fare, e' il mio Obiettivo e purtroppo non tutti comprendono. Mi è' capitato di sentirmi chiedere cosa te ne fai della laurea? Perché non pensi solo a lavorare? Ma almeno esami ne stai dando?
Ecco queste cose non le sopporto e mi piacerebbe poter dimostrare che se una cosa si desidera veramente tanto si riesce ad ottenerla.
È se non lo supero penseranno di aver ragione e ci resterei male.
Devo imparare a non ascoltare le malignità degli altri ed andare avanti anche se cadrò mi rialzerò. Un esame non passato non credo pregiudichi la carriera.
Ancora grazie!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
No, era solo per dirle che, se sei ansioso, qualunque cosa tu faccia troverai sempre un modo per rigirare i pensieri in modo da dirti: "Oddio, e se poi...??" Agli esami io mi regolavo come mi sentivo: se avevo voglia di studiare fino all'ultimo lo facevo, altrimenti no.

Però qualcosa in comune l'abbiamo: anch'io mi sono iscritto all'università abbastanza in là con gli anni.

Segua il consiglio e ne parli con uno psicologo psicoterapeuta, meglio se ad approccio attivo e focalizzato come breve strategico o comportamentale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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