Rabbia e tristezza

Sono una ragazza di 25 anni.
Da quando sono piccola, spesso per cose banali, capito in uno stato prima di rabbia e poi di tristezza. La rabbia spesso è violenta e mi trovo a rompere oggetto (le prime xose che ho davanti).
Mi sono sempre sentita molto sola da un punto di vista familiare. Godo del disinteresse dei miei genitori, che mi vivono vicino ma sanno ben poco di me. Con loro ho un rapporto per di piu burrascoso.non credo si siano mai complimentati con me x qualcosa e di me tirano fuori i lati negativi,spesso anche alla presenza di sconosciuti. Mi dicono da quando sono piccola che gli manco di rispetto, ed ho vaghi ricordi di percosse da parte di mio padre di quando ero piu piccola. Ora non più da una decina di anni.. Questo mi cala in uno stato di impotenza. La mia parola nn vale nulla,io nn valgo nulla. A volte anche con i miei mi "ribello" e la mia rabbia fuoriesce, per subito dopo afociarr im un lungo pianto spesso x qualche ora.
Siccome la situazione per me è normale ( la vivo da quando sono al mondo), vorrei capire quanto è normale? O si può fare qualcosa? Si tratta di depressione? Dovrei rivolgermi a qualcuno?
In alcuni casi penso che siano i miei genitori la fonte del problema, ma loro non seguirebbero mai una terapia. Ma il mio futuro? da un paio di anni ho un rapporto di coppia, e spesso la rabbia si rperquote sulla persona che mi ama.
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Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Gentile Utente,
è importante che Lei si faccia tutte queste domande rispetto ai momenti di rabbia alternati a quelli di pianto.
Penso che sotto il Suo racconto ci sia una storia di dolore.
Perchè Suo padre la picchiava? per quanto tempo l'ha fatto?
Il suo ragazzo cosa Le dice?

é opportuno che Lei ne parli con uno psicologo: sicuramente riuscirà ad aiutarLa!

Dr.ssa Giuseppina  Ribaudo

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
il suo malessere sembra arrivi da lontano, ci descrive una relazione con i suoi genitori nella quale non si è sentita e non si sente considerata, riconosciuta, supportata... si sente impotente e il suo dolore diventa rabbia che esplode anche nel suo rapporto sentimentale.

Le dinamiche familiari in cui è immersa, di cui lei è partecipe attiva, sono a mio avviso un punto importante da cui partire.
Non è possibile purtroppo cambiare i genitori, ma regolare diversamente il nostro rapporto con loro si.

<si può fare qualcosa?Dovrei rivolgermi a qualcuno?Ma il mio futuro? >

Certo che si può fare qualcosa, può fare molto per se stessa.
Un nostro collega la potrebbe certamente aiutare ad affrontare la sua sofferenza, a gestire con modalità più efficaci le sue relazioni affettive, a maturare un rapporto differente con i suoi genitori e svincolarsi emotivamente da loro, in vista di un futuro autonomo.

Noto dalla sua scheda una condizione di sovrappeso, ce ne vuole parlare? E' seguita da qualche specialista?



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, certo che si può spendere la rabbia diversamente dal rompere cose e dal piangere, la rabbia è fatta di aggressività soffocata , non spesa costruttivamente per cambiare, per migliorare la situazione, anche per ottenere ciò che si desidera, si sogna..
L'aggressività è una forza buona che non ci fa arrendere, che ci fa cercare e trovare le soluzioni, che ci fa cambiare obbiettivi, diversi da quelli che ci appaiono frustranti..Faccia un progetto su sè stessa, un progetto ambizioso, ma possibile e ce ne parli o cerchi un collega che la faccia sentire compresa e appoggiata..
Usi la sua intelligenza, costruttivamente, per sè, per il suo futuro..Se, come sembra, ha avuto un passato triste ora cerchi appunto di voler cambiare la sua vita.
Cari auguri !!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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