Perch io non riesco a superare l'ansia


Io sono nata nel circa vent'anni fa, al settimo mese di gravidanza, dopo cinque gravidanze andate male.
Alla fine degli anni novanta mia mamma tenta, senza risultati, di avere un secondo figlio: rimane incinta ma non supera il quarto mese di gravidanza, questo per due volte. Dopo il secondo aborto cade in depressione, segue un esaurimento nervoso, viene ricoverata in psichiatria. Io vengo mandata a lontano a casa dei miei zii materni, frequento un anno di scuola lì, il mio rendimento scolastico migliora, trovo delle insegnanti che, probabilmente per via della mia situazione familiare, mi seguono di più; dove vivevo spesso le insegnanti mi prendevano in giro e trattavano con sufficienza perchè non mi piaceva studiare.
Torno a casa l'anno successivo, mamma è nel pieno della sua malattia, mio padre lavorava molto per portare avanti la famiglia. Io ero sempre sola, papà lavorava, mamma dormiva. Per me quegli anni sono il buio più totale, in più il rapporto con mia mamma era pessimo, non ho mai capito la sua malattia, nessuno me l'ha mai spiegata, io non l'ho mai accettata.
Ala fine delle medie le mie insegnanti mi mandano in una scuola professionale, dicono che non ho le capacità per fare un liceo. I miei genitori non si oppongono, loro non avendo frequentato l'università mica sapevano la differenza. Vengo mandata in un Istituto Professionale per i servizi sociali, convinta di essere così stupida da non riuscire nemmeno a diplomarmi.
Qualcosa dentro di me cambia: dopo il primo semestre incomincio a studiare con costanza ogni giorno. La mia media scolastica è stata tra il 9 e 10 per cinque anni, mai un debito. Riesco a vincere anche alcune borse di studio a livello regionale. Gia' dal terzo anno sapevo cosa avrei voluto fare da grande. Stupidamente non ho pensato di cambiare scuola, di trasferirmi in un liceo, di andare in una scuola più adatta alle mie capacità e nessuno dei miei professori a mai pensato di dirmelo. Mi diplomo con il massimo dei voti. Inizio Giurisprudenza nello stesso anno.
Studio da subito anche dieci, dodici ore al giorno. Primo esame, mi siedo davanti all'esaminatore, mi viene una grande ansia, dimentico tutto quello che avevo studiato, come se la mia mente si annebbiasse. Risultato: bocciata. Riprovo e lo passo con 22. Inizio a stare davvero male, studiavo ore e ore, all'esame ero in preda all'ansia e i miei risultati erano sempre mediocri, 22, 23, 24, 26. Inizio sentire il paragone, a rendermi conto che io venivo da un professionale e tutti da un liceo, inizio a vergognarmi da morire, avevo ed ho paura di essere giudicata male per questo. Credo di aver detto realmente che scuola ho frequentato a pochissime persone, nemmeno il mio fidanzato, oggi laureando in giurisprenza sa la verità.
Decido di farmi aiutare, vado da una psicologa e pago una ragazza per seguirmi nella preparazione degli esami.
Oggi vedo davanti a me altri due anni e mezzo di università, con l'obiettivo di finire entro aprile del 2016 e il terrore di non avere un futuro per via dei miei voti! E mi chiedo perché dato che ho sempre studiato! E' vero ci sono ragazzi che hanno fatto le migliori scuole e nonostante ciò l'università la fanno male, è vero che ci sono persone che prendono voti altissimi e poi nel lavoro e nella vita valgono zero, però io studio con una costanza e una passione tale che mi sembra tutto così ingiusto, cosa sarà valutato di me un giorno?
Le mie amiche sono tutte brave, io mi sento così inutile e stupida! Se sto facendo tanta fatica e poi da grande verrò giudicata per i miei voti ? perché gli altri si e io no! perchè io non riesco a superare l'ansia, a dimostrare quanto studio?
Il secondo anno ero così delusa che mi sono autoconvinta che fare il giudice minorile non fosse il mio sogno, ma invece lo è! Il solo pensiero che il mio voto di laurea non mi permetterà di farlo mi demoralizza da morire. Vivo co il terrore, non ce la faccio più. Studio ogni esame con la paura, pensando che tanto andrà comunque in modo mediocre, che tanto non raggiungerò mai il mio sogno!
Vivo con il pensiero di non essere abbastanza brava, di essere meno degli altri e il terrore che proprio questo non mi permetterà di fare il lavoro che tanto desidero. Non so cosa fare per stare meglio, sono a pezzi. Vi ringrazio di cuore
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Se lei non fosse stata al corrrente di provenire da una scuola di livello "inferiore" ripetto al liceo le sue difficolta' le avrebbe affrontate come fanno tutti. Perche' le difficolta' le hanno tutti. Esclusi i mostri.ma quelli sono rari. E non vanno inclusi nella "media".
E' vero che chi proviene dal liceo ha forse una base migliore dovuta alle materie che ha studiato e per l'approfondiment che ha dovuto fare, ma come vede lei sta facendo la sua universita' con risultati di tutto rispetto.
Si accetti e metta a frutto la sua "contrizione" che la portera' senz'altro a studiare seriamente.
Potra' poi sempre approfondire per suo interesse e scelta personle per suo conto, studiare filosofia e quelle materie che "aprono la mente". Oggi non mancano certo le risorse!
Auguri e in bocca al lupo!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente,le consiglio di prendere con coraggio,in mano la sua vita, si faccia aiutare, anche in strutture pubbliche, ha bisogno di un appoggio de visu, per sentirsi compresa, anche valorizzata per aver saputo superare quegli anni bui da sola, con intelligenza e determinazione..
Una collega , potrebbe , come molto spesso si fa, pensare di chiedere un supporto farmacologico, che l'aiuterà inizialmente a superare l'ansia, lo viva come uno starter , per ripartire con coraggio e poter rendere per quello che vale..
Poi via via il farmaco potrà essere scalato e anche abbandonato.
Lei ha già pagato dei prezzi altissimi alla sua storia..ma ha davanti il tempo sufficiente per avere voti migliori sempre più, pensi anche che la vita le ha affinato una sensibilità che sarà preziosa quando , come giudice avrà davanti a sè, famiglie in crisi e bambini da difendere..
E' stata bravissima, un passo ancora..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

fai un'analisi lucida e dettagliata della situazione, ma poi sembri perderti in un bicchiere d'acqua, perchè mi pare abbastanza evidente che il problema non sia il voto, tantomeno la stupidità, ma l'ansia.
Vai nel pallone all'esame quando sei davanti al prof, pur avendo studiato tantissimo.
Allora non ti pare il caso di semplificarti la vita risolvendo il problema d'ansia? Infatti è l'ansia che ti fa venire tutti questi dubbi: se avessi fatto il liceo...., se lo dicessi in giro che non ho fatto il liceo...., se un domani qualcuno sapesse quali voti ho preso.... ecc...
Ma tu stessa, molto saggiamente, dici che nel mondo del lavoro non sempre chi ha avuto voti altissimi funziona meglio e infatti tutti sappiamo che ci sono diversi tipi di intelligenza.
Perchè non riesci a superare l'ansia? Perchè ti ci vuole un aiuto specialistico per questo, anche perchè -con tutta il rimuginare che fai- la stai solo amplificando.

Hai detto di esserti già rivolta allo psicologo in passato: come mai?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio di cuore per la tempestiva risposta. Grazie a tutti voi! Grazie!

Dott.ssa Pileci, mi sono rivolta a una psicologa dopo il primo anno di università, per cercare di superare questo problema, ma non mi è servito a niente.. Sono stata in cura più di sei mesi.
Io ho paura di studiare tanto e poi un giorno essere giudicata solo per i miei voti. Tengo moltissimo all'università e' il mio futuro.. Vorrei farla bene, vorrei che i miei sforzi siano proporzionati ai miei voti. Anche le persone che studiano meno di me vanno meglio! E poi ho paura di essere giudicata perché non riesco a fare meglio.. Questa cosa mi sta logorando! Non riesco a risolverla. Mi è capitato di studiare esami benissimo, saperli meglio di altri e andare peggio.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Le prestazioni agli esami risentono in altissima misura dell'ansia. Ci sono persone nel momento in cui si trovano davanti al professore non ricordano piu' nulla. La mente viene invasa dal vuoto. E cio' accade a prescindere dalla scuola di provenienza.
Si supera con l'allenamento, con teniche di rilassamento.
Non si senta la sola a sperimentare questa emozione. Se si confrontera' con altri colleghi se ne rendera' conto. E questo l'aiutera'.
Di nuovo auguri!
[#6]
dopo
Utente
Utente
Quando andavo dalla psicologa mi faceva parlare di mia madre ma tecniche di ansia non me ho mai sperimentate, mi ha fatto rendere conto di quanto mi sia mancata mia madre a tal punto che tornavo a casa sempre nervosa e puntualmente litigavamo.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

non so sei hai fatto una terapia o un trattamento di sostegno psicologico, in ogni caso quando si imposta un trattamento si concordano degli obiettivi che devono essere sensati, cioè percorribili e raggiungibili per quel pz.

Parlare della mamma... tu sai già bene com'è andata la storia: la mamma ha avuto delle difficoltà e il papà ha fatto tutto ciò che poteva in quel momento per provvedere dal proprio punto di vista, probabilmente trscurando -ma non certo per cattiveria- altri tuoi bisogni.
Ora da adulta tu sai leggere bene questa storia, guardarla da un'altra prospettiva, dico bene?

Il problema resta allora la performance agli esami, ma credo che il nocciolo della questione sia la tua PAURA di "essere giudicata solo per i miei voti.".

Questa è una paura che devi sconfiggere: razionalmente sai bene, anche perchè l'hai scritto, che non è così e il voto di laurea non compare da nessuna parte, neppure per sostenere esami in futuro o concorsi. Allora io credo che il pesante giudizio sia solo tuo: tu tendi a giudicarti malissimo, perchè non ti senti come gli altri.
Forse non c'entra molto il voto in sè, forse c'entra davvero il passato, non so... ma adesso è il caso di imparare a gestire l'ansia per prima cosa e superare gli esami, ma direi anche di comprendere e modificare il timore del giudizio, che forse tradisce una bassa autostima.

Per tutte queste ragioni potresti sentire uno psicologo nella tua zona e lavorare su piccoli obiettivi concordati.

Che ne dici?
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Forse la tua psicologa cercava di farti elaborare le emozioni negatiive fino in fondo affinche' non rimanessero celate in una profonda e nociva rimozione (e' particolarmente difficile percepire e consapevolizzare la propria rabbia riguardo una persona malata!) e non riteneva di fornirti delle "tecniche" per darti solievo in alcune circostanze. I metodi terapeuticI vengono calibrati in modo individuiale e personalizzato.
Esistono tuttavia queste tecniche psicofisiologiche che in occasione di momenti dii tensioni come quelli dovuti dell'ansia da esame possono essere utili. E' bene tuttavia che vengano apprese e messe in pratica all'interno di un setting psicoterapeutico per avere un risulutato.
COrdiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Scusate per il ritardo.
Se io adesso mi sforzassi e mi facessi passare tutta questa paura di essere giudicata per via dei miei voti, se da adulta mi ritroverò a dover far davvero i conti con questa cosa, perché non troverò lavoro, o per qualsiasi altro motivo.. Come farò? Io ci tengo all'università ...
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Ecco , cara ragazza, si sforzi, un passo alla volta, un esame alla volta, qualche volta avrà paura, ma tutti quelli che ce l'hanno fatta hanno avuto paura e poi non pensi di essere al centro dell'attenzione e del giudizio di tutti.
Ciascuno di noi ha una vita, gioie, problemi, famiglie complicate anche, ma appunto si vuole crederci e si va avanti..
Chiamalo coraggio, chiamalo forza d'animo,proviamo intanto..
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