Passato mia ragazza

Gentili dottori
sono fidanzato da circa un anno e mezzo con una ragazza con cui fino a poco tempo fa le cose scorrevano decisamente bene. All'inizio della nostra storia, ma non subito, diciamo dopo un 3/4 mesi un po' per curiosità un po' per reciproca conoscenza ci siamo indicati davvero per sommi capi, onde non alimentare gelosie inutili, le nostre storie passate, anche perché vivendo non in metropoli di qualche storia reciproca già eravamo a conoscenza. E devo dire che nel corso del rapporto è capitato di parlare di esperienze passate sempre in modo diciamo leggero non alimentando reciproche gelosie...penso un po' come capiti in tutte le coppie e ovviamente anche lei raccontava "determinati fatti".
Quando ci siamo messi insieme lei mi ha detto che era single da circa 9 mesi, mentre io solo da un mesetto poco più e questo l'aveva un po' infastidita, dicendo che lei era più libera nel cuore e mente e che temeva di essere un chiodo scaccia chiodo. Il rapporto vissuto ha eliminato questi suoi diciamo dubbi. Adesso dopo un anno e mezzo come un fulmine a ciel sereno mi dice che dopo la storia terminata 9 mesi prima di mettersi con me ha frequentato una persona, così senza rendere pubblica la storia, fino ad un mese prima di cominciare a frequentare me, ma che lei quando ha iniziato a frequentare me si sentiva libera nel corpo e mente. Leggendo nei miei occhi una certa delusione ha prima sostenuto che comunque non c'era stato nulla di intimo, ma dopo miei dubbi avanzati nei giorni a seguire, dove le ho detto chiaramente che uno o parla e dice tutto oppure non fa il vago con un comportamento omissivo che genera ancora più dubbi e incertezze, ha ammesso che ha vissuto il rapporto completamente anche se per poco e che non me lo ha detto all'inizio del rapporto per paura del mio giudizio e di fare una brutta figura ed in seguito perché non ce l'ha fatta...
La cosa mi ha ferito molto in quanto mai e poi mai ho mostrato segni di giudizio su sue storie passate e non capisco davvero questo suo comportamento, dove non solo mente per un anno e passa, continua a mentire per giorni raccontando una storia per poi giungere sotto mie insistenze alla verità.
Ora mi sento davvero deluso, umiliato per la menzogna subita, per la fiducia persa e per non avere avuto la possibilità che ha avuto lei di valutarmi per ciò che ero realmente. Ciò ha portato in me anche una profonda gelosia retroattiva difficile da gestire. Insomma ora vedo tutto falsato, la vedo diversa, mi sento diverso e sembra che la storia passata sia un film che osservo dall'esterno.
Trovare chiavi di lettura non è facile e quindi chiedo a Voi indicazioni non su soluzioni, ma su come poter approcciare questa situazione...che on so bene dove può portare. Grazie
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
non credo ci siano approcci che possono far cambiare la situazione. Certo la sua compagna è sempre la sua compagna. Più che sul suo comportamento passato può concentrarsi su quello che fa adesso.
Inoltre una persona può anche pensare: "Non me lo ha detto perché teneva a me, aveva paura di perdermi, ecc."; Non necessariamente l'iniziale silenzio può essere spiegato con il fatto che si trattava di una storia importante.
In ogni modo comprendo la sua frustrazione, certo piacerebbe a tutti che i nostri compagni/e siano assolutamente sinceri su tutto....

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
comprendo la sua delusione, ma probabilmente la sua ragazza aveva paura di perderla, per lo stesso motivo che imputava alla sua storia (di lei che scrive) appena trascorsa, dopotutto all'inizio di un rapporto ognuno in genere cerca di mostrare il suo volto migliore.

Pur comprendendo la sua posizione, devo dire che la gelosia retroattiva avvelena i rapporti e rischia di farli peggiorare.

Certo la fiducia nell'altro e nel rapporto è importante e occorrerebbe ricostruirla, ascolti le motivazioni della sua ragazza, cercate di chiarirvi e di capirvi e poi cercate di lasciare il passato là dove si trova.

Se vi volete bene, se state bene insieme, perché non tentare di guardare al futuro con uno sguardo differente, positivo e vivervi il presente con serenità?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori
vi ringrazio per la celere risposta ....certamente uno spirito costruttivo non ancorato al passato, come da voi evidenziato, ma a sentimenti ed emozioni in genere positive che accompagnano una relazione possono essere la giusta via di uscita.
Penso ci vorrà un po' di tempo per sgombrare il campo dalle nubi e permettermi con maggiore forza interiore e lucidità di continuare in un rapporto nel quale ho creduto molto e credo molto.
Al momento attuale tuttavia la mia richiesta di consulto psicologico non deriva tanto nella necessità di sfogo e di una qualche parola buona, ma dalla circostanza che che tengo a focalizzare i miei pensieri sulle sue parole (della mia ragazza), sulle sue rivelazioni, le quali "pensa e ripensa" scatenano non solo fastidio, ma anche momenti di gelosia davvero sofferenti in quanto impossibili sia con la ragione che col cuore da sopire.
Il mio disagio psicologico deriva proprio dall'approccio a questa situazione in cui sembro non accettare la menzogna o meglio sembra che tale menzogna sia di tale gravità da mettere in crisi il rapporto intero, Non so se ciò sia dovuto alla circostanza che una volta accaduto il fatto la mia ragazza si sia chiusa in un atteggiamento di altrettanta sofferenza dove sono stato costretto nuovamente io a muovere i primi passai, cercarla, andarla a trovare, dandomi una impressione di persona poco matura e inconsapevole della necessità di affrontare la situazione anche con forza e determinazione.
Insomma non nascondo un disagio psicologico che mi porta a ridondare parole e pensieri nella mia mente in un circolo se vogliamo vizioso in cui i pensieri sofferenti sembrano autoalimentarsi e acquisire sempre maggior forza, il che mi sta portandoa rifiutarmi fisicamente a lei, avvertendo quasi un senso di sporcizia, a vivere il sentimento con distacco quasi solo dentro di me, senza esternarlo...impendendo di focalizzare l'attenzione su aspetti più utili...
Seppur nei limiti di consulti online non nascondo che avverto anomalie nel mio modo di procedere e ho timore che questo tipo di strada possa portare sicuramente più danni che benefici.....e seppur di fronte a tale consapevolezza mi sembra impossibile fermare i pensieri e incanalarli in strade più lineari.
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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori
vi ringrazio per la celere risposta ....certamente uno spirito costruttivo non ancorato al passato, come da voi evidenziato, ma a sentimenti ed emozioni in genere positive che accompagnano una relazione possono essere la giusta via di uscita.
Penso ci vorrà un po' di tempo per sgombrare il campo dalle nubi e permettermi con maggiore forza interiore e lucidità di continuare in un rapporto nel quale ho creduto molto e credo molto.
Al momento attuale tuttavia la mia richiesta di consulto psicologico non deriva tanto nella necessità di sfogo e di una qualche parola buona, ma dalla circostanza che che tengo a focalizzare i miei pensieri sulle sue parole (della mia ragazza), sulle sue rivelazioni, le quali "pensa e ripensa" scatenano non solo fastidio, ma anche momenti di gelosia davvero sofferenti in quanto impossibili sia con la ragione che col cuore da sopire.
Il mio disagio psicologico deriva proprio dall'approccio a questa situazione in cui sembro non accettare la menzogna o meglio sembra che tale menzogna sia di tale gravità da mettere in crisi il rapporto intero, Non so se ciò sia dovuto alla circostanza che una volta accaduto il fatto la mia ragazza si sia chiusa in un atteggiamento di altrettanta sofferenza dove sono stato costretto nuovamente io a muovere i primi passai, cercarla, andarla a trovare, dandomi una impressione di persona poco matura e inconsapevole della necessità di affrontare la situazione anche con forza e determinazione.
Insomma non nascondo un disagio psicologico che mi porta a ridondare parole e pensieri nella mia mente in un circolo se vogliamo vizioso in cui i pensieri sofferenti sembrano autoalimentarsi e acquisire sempre maggior forza, il che mi sta portandoa rifiutarmi fisicamente a lei, avvertendo quasi un senso di sporcizia, a vivere il sentimento con distacco quasi solo dentro di me, senza esternarlo...impendendo di focalizzare l'attenzione su aspetti più utili...
Seppur nei limiti di consulti online non nascondo che avverto anomalie nel mio modo di procedere e ho timore che questo tipo di strada possa portare sicuramente più danni che benefici.....e seppur di fronte a tale consapevolezza mi sembra impossibile fermare i pensieri e incanalarli in strade più lineari.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)ci siamo indicati davvero per sommi capi, onde non alimentare gelosie inutili, le nostre storie passate,(..)
gentile utente, grande errore, dal momento in cui, come lei sta già osservando, il passato è causa di problemi praticamente creati dal nulla. Il passato va lasciato nel passato se questi non fa sentire la sue presenza nella serenità di una coppia, e dal momento in cui lei scrive:
(..)
sono fidanzato da circa un anno e mezzo con una ragazza con cui fino a poco tempo fa le cose scorrevano decisamente bene (..)

tutto andava bene finchè le cose sono state intaccate dal quell'inutile gioco di conoscenza passata.
Come risolvere? o si fa finta di nulla e si ricostruisce la realtà come se il tutto non è fosse mai accaduto o si continuerà a rimuginare fino al logorio del rapporto.
a voi la scelta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#6]
dopo
Utente
Utente
gentile Dott. De Vincentiis
La ringrazio per la risposta, forse nei limiti dell'online non sono riuscito a chiarire bene...qui il problema non è tanto il passato che ognuno di noi ha.
Ciò che è stato intaccato è che Lei (la ragazza) si sveglia un bel giorno e mi dice scusa certe cose non stavano così, ma in modo diverso, volevo darti una impressione diversa, avendo paura del tuo giudizio (all'inizio del rapporto forse non conoscendomi aveva paura di chissà cosa??) e ora ritengo sia giusto tu lo sappia.
Come dice Lei il passato va lasciato nel passato se questi non fa sentire la sue presenza nella serenità di una coppia e infatti se n'era parlato, almeno così a torto o ragione si era deciso...magari era meglio di no...era un capitolo chiuso almeno per me, per poi a ciel sereno ed a scoppio ritardato sentirmi dire a no scusa le cose stanno diversamente.
Accettare una menzogna portata avanti per oltre un anno e soprattutto l'idea di avere a fianco una persona che ha cercato di proporsi, seppur in buone fede, in modo diverso da quello che era mi genera un certo fastidio, una certa sfiducia, generando a sua volta pensieri che a loro volta si autoalimentano, anche perché mai e ripeto mai c'è stato giudizio su storia passate.
Certo far finta di nulla va bene, a riuscirci, ci penso spesso a seppellire tutto e guardare avanti ma la menzogna inquina e forse prima bisognerebbe ripulire, se possibile, perché indipendentemente dall'oggetto della bugia, una bugia genera criticità nella coppia soprattutto quando ancorata alla sfera intima dell'individuo.
Avverto anche ciò che dice Lei che andando avanti su strade senza uscita il rischio è uno solo "logorio del rapporto" e su questo La ringrazio per la franchezza.
La mia domanda è se dalla vostra esperienza mi pongo problemi inutili, di irrilevanza psicologica per Voi esperti, oppure se vi sono presupposti per affrontare un utile confronto con uno psicologo che possa aiutarmi in reindirizzare i miei pensieri.
Cordialmente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente, se lei sente il problema allora un confronto con uno psicologo può starci. Per esperienza e, prettamente, dal mio punto di vista, è un NON problema, ma se lei lo vive come tale allora è corretto confrontarsi con un terapeuta.
saluti