È davvero finita?

Salve dottori, vi racconto brevemente la mia storia.
Sto chiudendo una relazione di quasi 2 anni con un ragazzo splendido, che non mi ha mai fatto mancare nulla in termini di attenzioni e affetto e che a questo punto non credo di meritare. Nel corso della nostra storia ho avuto diverse volte dei dubbi sulla nostra relazione; dubbi che oggi mi sento di ricondurre alla mia insicurezza che mi porta a mettere in discussione tutto ciò che mi riguarda. Abbiamo tuttavia grazie al dialogo superato ogni cosa, e vorrei tanto riuscire a superare anche questa profonda crisi che però stavolta forse non è soltanto il risultato delle mie elucubrazioni mentali ma nasconde qualcosa di diverso. A mettermi in allarme è stata l'improvvisa mancanza di emozioni, la sensazione che fosse tutto piatto, il fatto che improvvisamente non cercassi più di rifugiarmi tra le sue braccia durante la notte, che i baci non avessero più lo stesso sapore, il pensiero che fosse ormai per me quasi un fratello. Ho avuto innumerevoli variazioni d'umore negli ultimi giorni, ma quella che prevale adesso è purtroppo la sensazione che l'amore sia finito e che si sia trasformato solo in profondo affetto. Vorrei tanto che non fosse così, e tornare a vivere con lui la storia che mi ha reso felice per 2 anni e a sperare in un futuro con lui, che è la persona più buona che abbia mai incontrato. Probabilmente quello che cerco dalle vostre risposte è rassicurazione, vorrei forse sentirmi dire che potrebbe trattarsi di un periodo, che le cose si sistemeranno o qualsiasi cosa che riaccenda in me la speranza di poterlo riavere con me. Gli ho chiesto qualche giorno di pausa per riflettere, ma mi chiedo se non si tratti soltanto di un modo da parte mia di prendere tempo prima di prendere una decisione così dolorosa che presuppone ricominciare daccapo, sola, senza di lui.
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, a mio avviso la sua relazione si sta dirigendo verso un amore di compartecipazione, basato sul rispetto ed i valori da condividere. Credo che ciò che lei lamenta sia la mancanza di passione e quel desiderio che mette in moto la ricerca del contatto con l'altro e questo, considerati i due anni di relazione, è tendenzialmente normale

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazza,
Come avete impostato il vostro rapporto? Troppa sicurezza, paradossalmente, spegne il desiderio e l'attrazione e rende l'altro troppo conoscibile e piu' simile a un genitore protettivo che a un partner adulto. Cosa vorrebbe di diverso per se', da parte del suo ragazzo? Cosa si aspetta da una relazione a lungo termine? Credo che questi punti siano da chiarire in primo luogo dentro se stessa e, successivamente, insieme al suo compagno. Una pausa di riflessione e' una buona idea perché le consente di mettere a fuoco i suoi desideri e i presupposti sui quali si basa il vostro rapporto.
In attesa di una risposta, le invio i miei cordiali saluti.

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentili Dottori, vi ringrazio per le vostre risposte.
Il nostro rapporto è sempre stato basato sul dialogo e sulla fiducia e sono sempre stata sicura dei suoi sentimenti nei miei confronti. Grazie a lui ho acquisito molta sicurezza in me stessa, nel mio aspetto, e attraverso i suoi occhi vedo in me stessa una persona migliore di quella che a volte credo di essere ( tendo ad essere molto dura con me stessa ). E' per tutti questi motivi che mi sembra inconcepibile che la nostra storia possa finire.
Negli ultimi due anni abbiamo condiviso tutto assieme; abbiamo vissuto ogni esperienza da coppia e non più da singoli. Al nostro rapporto ho davvero creduto profondamente ed è per questo che con lui ho deciso di aprirmi e di parlare anche di questioni che ho sempre badato a tenere per me.
Sicuramente questo momento di crisi è legato alla mancanza di sensazioni, che spero sia dovuta solo ad un momento di stanchezza piuttosto che alla mancanza di sentimenti.
Forse sono venuti a mancare degli stimoli a causa della routine e questo ha reso per me la nostra relazione priva di interesse, come se non ci fosse più molto di cui parlare. Non ne sono soddisfatta appieno. Mi domando se coltivare qualche interesse in comune potrebbe aiutarci.
In fondo credo che da una relazione a lungo termine non potrei volere nient'altro, se non, forse, proprio un pò di vitalità in più. E' solo che in questo momento mi sembra che tutto si sia azzerato, ho come la sensazione di non provare nulla, mi sento... spenta. Spero di riuscire a rimettere in piedi la nostra storia.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentili dottori, per favore aiutatemi a fare chiarezza. Dopo aver detto al mio ragazzo che non avvertivo più emozioni e che forse è finita ho deciso di prendere tempo, ma è cm se da allora sentissi che non posso più baciarlo. Potrebbe essere solo una conseguenza del fatto che non voglio farlo soffrire e comportarmi in maniera sbagliata? Ho paura che con il corpo io stia arrivando prima ancora che col cuore e col cervello alla conclusione che non lo amo, nonostante io gli voglia un bene profondo e l'idea di chiudere la nostra storia mi faccia soffrire profondamente. Secondi voi non c'è più nulla da fare? O posso sperare di tornare ad amarlo?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Quello che trovo un po' contraddittorio e' che, se lei non lo ama più, stia soffrendo per questo. Dovrebbe essere il suo ragazzo a soffrire per essere lasciato. Le chiedo, allora, se lei avverte dei sensi di colpa nei suoi confronti ed e' per questo per cui soffre. Come ha reagito lui quando gli ha chiesto tempo per pensare? E' dispiaciuto, deluso, addolorato? E' la prima volta che succede qualcosa del genere tra di voi?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile Dott.ssa,
non ho dei grossi sensi di colpa, perché sto cercando di comportarmi in maniera corretta facendo partecipe il mio partner della situazione.
Sto male perchè riconosco nel mio ragazzo delle doti rare, purezza e trasparenza, bellezza interiore ed esteriore e perchè ho paura di non incontrare nessun'altro in grado di amarmi come mi ama lui. Può il mio essere solo un momento di crisi? O forse ho solo paura di farmi forza e affrontare la situazione?
Io ho avuto nel corso della nostra storia degli altri dubbi, che però ho superato parlandone con lui e grazie ad un riscontro emozionale forte. Stavolta però ciò che mi spaventa è proprio la mancanza di emozioni.
Il mio ragazzo è molto addolorato e aspetta che io gli comunichi la mia decisione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo ai Colleghi nella mia risposta
L' assenza di emozioni può dipende sia da dinamiche intrapsichiche, quindi soggettive, che da dinamiche che abitano la coppia....in entrambi i casi una consulenza potrebbe aiutarvi nella comprensione di quello che sta accadendo....

L' amore necessita di cure, concime, manutenzione....altrimenti alla launga potrebbe languire....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<dubbi che oggi mi sento di ricondurre alla mia insicurezza che mi porta a mettere in discussione tutto ciò che mi riguarda>

Gentile Utente,
potrebbe spiegare meglio questa sua affermazione?
Oltre al suo rapporto quali altri dubbi la assalgono?
E come li affronta?

<E' solo che in questo momento mi sembra che tutto si sia azzerato, ho come la sensazione di non provare nulla, mi sento... spenta.>

E' solo riguardo alla sua relazione o si riferisce anche ad altri ambiti?

<attraverso i suoi occhi vedo in me stessa una persona migliore di quella che a volte credo di essere ( tendo ad essere molto dura con me stessa ).> Cioè potrebbe dire qualcosa in più?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dott.ssa V. Randone, contatterò uno psicologo per fare chiarezza sui miei sentimenti e anche per affrontare il problema della mia insicurezza.

Gentile dott.ssa L. Rinella sono una ragazza molto insicura, che tende a mettersi sempre in discussione e ad essere molto severa con se stessa.
Sono stata bene per 2 anni con il mio fidanzato eppure talvolta avevo dei dubbi legati ai miei sentimenti verso di lui, mi chiedevo se fosse il ragazzo giusto per me ma poi desideravo rimanere con lui, che ho sempre reputato una persona bella e sensibile, e tornare tra le sue braccia, sempre pronte ad accogliermi.
Dicevo che tendo a mettere in discussione tutto ciò che mi riguarda, e in effetti questo riguarda me stessa in primis, il mio comportamento (che spesso misuro sulla base di quello che penso gli altri si aspettino da me), i miei rendimenti all'università ( nonostante io abbia dei buoni voti ho sempre paura di non essere abbastanza, di non essere all'altezza della situazione, di non essere preparata, e, studiando medicina, avverto il peso delle responsabilità che la professione mi porterà a prendere a volte quasi con senso di impotenza, all'idea di non essere capace, piuttosto che in maniera positiva cercando di migliorare), le mie relazioni con gli altri ( spesso penso di non piacere, che le persone con cui mi confronto non siano sincere nei miei confronti ).
Forse quest'ultima cosa è legata al fatto che purtroppo sono stata emarginata e vessata dai miei compagni di scuola tra le scuole elementari e medie ( purtroppo abitando in un piccolo paese ho avuto per 8 anni gli stessi compagni di classe) e questo mi ha portato forse ad essere più diffidente e chiusa nei confronti degli altri. Con l'università ho cambiato città e frequentazioni e purtroppo non sono ancora riuscita a costruire la cerchia di amicizie solide che tanto vorrei e che invece ero finalmente riuscita a costruirmi negli ultimi anni di liceo. Spesso se percepisco il rifiuto da parte degli altri soffro profondamente, chiedendomi dove ho sbagliato, perché ho ricevuto un trattamento del genere, focalizzando il problema su me stessa piuttosto che sugli altri.

Per quanto riguarda la sensazione di non provare nulla negli scorsi giorni mi sembrava che non avesse senso neanche mangiare; oggi mi sento un pò più tranquilla ma ho paura di commettere dei grossi errori con la persona che lo merita meno al mondo.

Il mio ragazzo cerca sempre di incoraggiarmi, di sostenermi, di sdrammatizzare quando gli comunico tutte queste insicurezze, ha fiducia in me, nelle mie possibilità, mi fa sentire una persona buona e bella e credo di avere davvero bisogno di qualcuno che creda in me.
Mi scuso per essermi forse troppo dilungata e ringrazio sinceramente per la vostra pazienza.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<e credo di avere davvero bisogno di qualcuno che creda in me.>

Cara Ragazza,
però la prima a credere in se stessa dovrebbe essere lei, venendo a patti con la sua insicurezza e i dubbi che la attanagliano sulle sue capacità, il suo valore, le sue possibilità di piacere a se stessa e agli altri, accettarsi ed essere accettata così com'è.

Questi pesi che si porta addosso non la aiutano a vivere serenamente, ma la trattengono nel malessere che a quanto riferisce non sembra circoscritto solo al rapporto con il suo ragazzo, ma investe anche altri ambiti della sua vita.

Dunque come già ha compreso e come del resto le è già stato suggerito dai Colleghi, varrebbe davvero la pena di rivolgersi a un nostro collega di persona per percorrere un cammino che la conduca verso un migliore benessere personale e relazionale.

Se le necessitano ulteriori informazioni restiamo in ascolto

Un caro saluto
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie dottori, cercherò di seguire i vostri suggerimenti e di riflettere sulle questioni che mi avete proposto. Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta, unitamente ai Colleghi, di averla ascoltata.

Ci può riaggiornare in futuro se crede.

Cordialità

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