separazione e accuse di aver fatto fallire il matrimonio

Sono in fase di separazione (ho tradito mia moglie cercando altrove la comunicazione emotiva e di conseguenza una sessualita' viva che con "noi" non sono mai riuscito a trovare). La relazione extraconiugale e' durata due mesi a cavallo dell'estate per poi scemare nel nulla.Sebbene in questi ultimi tempi abbia io fatto di tutto per trovare un dialogo riparatore e maturo con mia moglie lei e' ovviamente troppo ferita ed umiliata dal mio comportamento e bugie e 3 giorni fa mi ha detto chiaramente che la cosa non e' riparabile. Alche' quando io le ho chiesto in tutta tranquillita' se avesse voluto procedere con la separezione ho avuto una risposta affermativa. Quello che pero' mi ferisce molto e' come lei dopo avermi dato questa risposta ha cominciato a coprirmi di accuse orribili di come le abbia fatto passare 8 anni di inferno,addossandomi tutte le responsabilita' di averle procurato un matrimonio infelice. Davanti a queste parole io mi blocco,sono parole che risuonano durissime nel mio io e mi feriscono profondamente,soprattutto mi sorprende come lei si ricordi di avvenimenti e situazioni di parecchi anni prima e me li sbatta in faccia con cattiveria e lacrime negli occhi. E improvvisamente mi vedo come unico responsabile del fallimento del mio matrimonio dato che ovviamente come ultimo atto ho anche tradito.Mi e' stato impossibile far capire a mia moglie che il mio tradimento altro non e' stato che un modo sbagliato di urlare i nostri problemi e che ero dispostissimo a ricominciare su basi nuove perche' la amo profondamente,tuttavia questo non potra' accadere e lo accetto. Ho provato qualche settimana fa a reagire a questi suoi attacchi stufo di essere un "incassatore di colpi" ma la cosa e' sfociata in una mia reazione emotiva e a sua volta accusatoria che non ha portato a nulla. Morale : e' veramente possibile elaborare i sensi di colpa generati da queste accuse anche alla luce del gesto del tradimento da me compiuto ? Il distacco sta ormai avvenendo,mi sto riappropriando della casa vuota,sto dormendo bene e riesco a dedicarmi ai miei hobbies di sempre,tuttavia il senso di colpa mi lacera ( non quello del tradimento che ho comunque gia' elaborato grazie ad un percorso di terapia). Ho anche chiesto scusa alla mia famiglia per aver fallito il mio matrimonio,forse l'aver chiesto scusa alla mia famiglia denota un senso di colpa originato all'interno della mia educazione ? Figlio unico,genitori con carattere molto forte e passionale,amanti della vita e professionalmente realizzati.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
conocrdo con lei nel pensare che non è stato l'unico responsabile del naufragio della sua relazione. Ci si sposa in due, si "vive" in due. Allo stesso tempo è lei che gli ha dato il colpo di grazia. Quindi ne è responsabile, e la responsabilità crea colpa. Inoltre il dover "scusarsi" con la famiglia ha un senso, dato che il matrimonio è anche un accordo, un patto, tra famiglie e la sua decisione di rompere è ricaduta anche su di loro sebbene in misura minore.
Adesso sua moglie è ferita ed è probabile che desideri distruggere la vostra storia per vedere in lei il colpevole. Gli servirà per stare meno male.
Adesso non può pretendere chiarezza e razionalità.
Le scelte come quella che ha preso sono complicate.
Si faccia coraggio

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signore,

pare proprio che fra voi non ci sia comunicazione: sua moglie ha tenuto dentro di sè per anni un malcontento che ora è sfociato nell'esternazione di accuse e rivendicazioni che le sta portando a ritenersi unico responsabile del fallimento del matrimonio, mentre lei l'ha tradita come "modo sbagliato di urlare i nostri problemi".
invece di affrontarli direttamente.

Forse non tutto è perduto e potreste chiedere una consulenza psicologica di coppia per chiarirvi e capire se tenete ancora o meno al vostro rapporto e, in questo caso, ricevere un aiuto a ricostruirlo su basi diverse.
Cosa ne pensa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
In un primo momento mia moglie sembrava disposta ad accettare un incontro in terapia di coppia ma ora pare che non ci siano proprio i presupposti perche' a detta sua la fiducia e' ormai impossibile da ricostruire. Per assurdo sua mamma con la quale ho mantenuto un bellissimo rapporto di dialogo e' la prima a dire che la fiducia andrebbe ricostruita in due e non rimanendo cosi' in un limbo. Purtroppo pero' l'ultima parola spetta sempre a mia moglie che trovandosi "vittima" del tradimento ha tutto il diritto di procedere come meglio crede.
La mia preoccupazione e' ora fare il possibile per me stesso e capire se posso lavorare sui terribili sensi di colpa scaturiti dalle accuse di mia moglie,dato che per i sensi di colpa per il mio tradimento li ho elaborati a dovere.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
purtroppo le problematiche che aleggiano in vario modo nella coppia, se non affrontate efficacemente a tempo debito, diventano montagne.

Sembra che entrambi negli anni abbiate accumulato insoddisfazione e malcontento, senza trovare il giusto modo per comunicare e far fronte alle vostre difficoltà di coppia, in vista di una possibile soluzione.

Il tradimento, dunque, appare come una conseguenza di un malessere relazionale trascinato nel tempo, al quale entrambi avete contribuito.
Rovesciare le colpe uno sull'altro fa parte delle dinamiche disfunzionali agite dai partner in situazioni come la vostra.

Sua moglie ora è molto ferita, il tradimento è un evento traumatico e oltremodo destabilizzante, è comprensibile la sua reazione.

Quello che sembra mancare tra voi sembra comunque la comprensione profonda e l'accettazione delle reciproche responsabilità e delle dinamiche che vi hanno condotto alla messa in crisi del patto coniugale.

Non so se, data la situazione in cui vi trovate, sia possibile proporre a sua moglie una consulenza presso un terapeuta di coppia.

Ma, dato il suo sentire e i sentimenti che prova ancora verso sua moglie, sarebbe indicato si rivolgesse lei a un terapeuta (in questi casi elettivo l'approccio sistemico-relazionale).

Potrebbe anche darle eventuali indicazioni per coinvolgere sua moglie in un consulto.

Sarebbe importante capire se sia possibile continuare il vostro rapporto su rinnovate basi, chiarendo ogni problematica che fa da sfondo alla situazione attuale oppure se porre fine alla vostra unione.

In entrambi i casi l'apporto di una mano esperta sarebbe davvero opportuno.

Ci faccia sapere se crede

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo ai colleghi nella risposta.
Il tradimento, non è mai dalla facile lettura e non è mai facile distinguere chi tradisce, da chi viene gradito....le motivazioni sono spesso tante e tali da essere difficilmente te analizzabili.

Un matrimonio non naufraga mai solo per la responsabilità di un solo partner ma di entrambi...
È sempre consuetudine di tutti effettuare la caccia alle streghe e cercare il colpevole, ma non è mai una scelta consona alla coppia.


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"La mia preoccupazione e' ora fare il possibile per me stesso e capire se posso lavorare sui terribili sensi di colpa scaturiti dalle accuse di mia moglie"

Perchè non si fa aiutare dallo psicologo da cui è stato già seguito, visto che è soddisfatto dei risultati?