Paura del futuro

Buongiorno. Ho 20 anni, sono iscritta al secondo anno, appena iniziato, di economia e sono sempre più convinta che questa non sia la mia strada. La soluzione sembrerà ovvia: cambiare. Se espongo il mio problema su un forum per la prima volta significa che non è così semplice. Innanzitutto questa scelta non è venuta da me ma dai miei genitori che hanno visto questa facoltà come una delle poche ancora in grado di garantire un futuro lavorativo. Io volevo fare psicologia, ma mi è stato detto che gli sbocchi nel mondo del lavoro sono pochi.
Non mi piace quello che studio, nonostante il primo anno sia andato sorprendentemente bene. Ma il fatto che io abbia le capacità per finire questo corso di studi non significa che mi piaccia. Adesso ho paura. Dopo l'ennesimo sfogo, i miei genitori mi hanno invitata ancora una volta a cambiare strada, dicendo che se è stato commesso un errore siamo ancora in tempo per rimediare. Sono io ora che mi ritrovo bloccata. Da un lato l'umiliazione di aver mollato, per me stessa e per chi mi conosce. Dall'altro il non avere idea di cosa fare da grande. Il mio sogno è aprire un locale mio, ma richiede troppo denaro per iniziare. Mi piacerebbe molto anche arredare interni, ma il percorso di architettura é troppo matematico per me.
So bene della confusione che ho in testa, non so cosa voglio fare ma so cosa non voglio fare. E la mia paura più grande ora è fare una vita che non voglio e che mi renderà tremendamente infelice. Sono una persona solare, creativa, a cui piace stare a contatto con le persone. La prospettiva di passare la mia vita in un ufficio mi deprime molto.
Adesso mi ritrovo ansiosa, infelice, preoccupata, faccio incubi ricorrenti, dormo male, non concludo niente per intere giornate e questo mi fa sentire ancora più inetta. Divento ogni giorno più passiva e incapace di sorridere. Non sto bene.
Grazie infinite per l'attenzione.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

si definisce una persona creativa, solare, a cui piace il contatto con le persone; forse non è così strano che la scelta del percorso di studi che ha intrapreso non la soddisfi pienamente. Non crede?

Come mai oggi che i suoi genitori si dimostrano disponibili a rivedere con lei i suoi interessi e le sue aspettative per il futuro, lei si definisce bloccata di fronte a un possibile cambiamento?

Si è chiesta quali fattori la tengono legata a questa scelta che non la convince? Amicizie e frequentazioni universitarie? Paura di deludere i suoi genitori? Paura di non riuscire altrettanto bene in un nuovo percorso di studi?
Paure di altro genere?

Ci può dire qualcosa di più della sua vita? Come sono le sue relazioni sociali? A parte questo aspetto di cui parla, come definirebbe la relazione con i suoi genitori?

Ha fratelli o sorelle? Più grandi o più piccoli?

Mi perdoni per le molte domande ma sono utili per poterle dare un'indicazione più puntuale, pur nei limiti di un consulto on line.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo le mie amicizie in ambito universitario sono poche, é un ambiente in cui ho fatto fatica ad inserirmi e questo non agevola il mio percorso.
Una delle mie paure principali è sicuramente deludere i miei genitori, soprattutto mia madre con cui ho avuto un rapporto terribile per anni e che non mi ha mai fatta sentire all'altezza. E poi si, questa esperienza di "sconfitta" mi fa partire prevenuta anche nei confronti di altri percorsi di studio.
In generale le mie amicizie sono di vecchia data, poche persone nuove mentre vedo continuamente i miei amici conoscere gente soprattutto in università.
Ho un fratello che ha 3 anni meno di me. Dal quale i miei genitori si sono sempre aspettati "meno", quella che porta il peso delle loro aspettative sono io, purtroppo.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

<<che non mi ha mai fatta sentire all'altezza>>
<<quella che porta il peso delle loro aspettative sono io>>

credo che sia da queste sue interpretazioni, a cui si associano emozioni, sentimenti, atteggiamenti verso la vita, che bisognerebbe partire per fare qualche riflessione più accurata.

E' evidente che finché il suo timore sarà quello di deludere i suoi genitori, ogni tentativo di una scelta autonoma la farà sentire impaurita, come se lei dicesse a se stessa: "e se poi sbagliassi?", "e se avessero ragione loro?", "e se il mio desiderio non rispondesse alle loro aspettative?"....

Crescere implica anche un processo di individuazione e di separazione dalle figure parentali di riferimento, forse nel suo caso, in particolare da sua madre; mi rendo conto che il processo di cui le sto parlando implica una serie di considerazioni che meriterebbero un maggior approfondimento della sua storia di vita; purtroppo, da qui, possiamo solo darle qualche spunto di riflessione.

Non ha pensato, magari, di consultare un professionista di persona che possa aiutarla a chiarirsi le idee e a guardare con maggiore fiducia alle possibilità che una scelta piuttosto che un'altra possano darle?

Esistono in molti atenei centri di ascolto e/o di orientamento che possono darle un supporto in questo senso.
Uno psicologo potrebbe aiutarla a rileggere i suoi bisogni in una nuova ottica e favorire una scelta maggiormente consapevole che tenga conto dei suoi reali desideri e delle sue inclinazioni.

Che ne pensa?

Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Comprendo il suo blocco ed anche io, come il Collega, la invito a consultare uno psicologo per far luce al' interno di sè.

Non è pensabile fare un lavoro che non le appartiene, nè essere altro da sè....

Rifletta e si ascolti, dopo il malessere, potrebbe scegliere e decidere per il meglio.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio infinitamente per la vostra attenzione e per le vostre risposte molto utili. Seguirò il vostro consiglio e mi farò consigliare da uno psicologo.
Grazie ancora
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
E' un piacere averle dato qualche spunto su cui riflettere.
Se crede, ci aggiorni sugli sviluppi.

Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieti di averla ascoltata, la vita è una, ascoltarsi è il primo passo per viverla a pieno.....