Mi ritrovo spesso a piangere apparentemente senza senso

Salve a tutti, ringrazio in anticipo per l'attenzione.

Sono preoccupato, è ormai da un anno che mi sento male, strano, distaccato.
Ho perso interesse per tutto, per lo sport, gli amici, le relazioni, lo studio.
Mi ritrovo spesso a piangere apparentemente senza senso.
Mi sento distaccato da tutto quello che ho attorno. L'unica cosa di cui mi interesso veramente è la musica. Suonavo ma ho smesso da quando sto cosi.. Ora ascolto e basta.
Spesso penso alla morte, e mentre una volta mi faceva paura ora la vedo sempre vicina. Orai fa paura vivere.
Spesso penso al suicidio, ma c'è qualcosa che ancora mi lega a questa realtà.
Non so come definire il mio problema.
Non so nemmeno a chi riferirmi. Un aiuto?
Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
dovrebbe rivolgersi ad una struttura pubblica dove troverò psicologo/psicoterapeuta e psichiatra, nel caso in cui il protocollo di cura dovesse prevedere anche l'aspetto della farmacoterapia.

Lei è ancora molto giovane, vedrà che con gli aiuti giusti, potrà recuperare la qualità di vita smarrita.

E' successo qualche episodio che secondo lei ha potuto causare questo malessere psichico?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quello che scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
E' necessario che si rivolga ad uno specialista di persona, psicologo o psicoterapeuta, per effettuare una valutazione approfondita.
Generalmente i sintomi psicologici hanno un legame con aspetti personali (il modo di percepire se stessi, la propria personalità, ecc.), relazionali (rapporti familiari, amicali, sentimentali, ecc.), progettuali (il modo di percepire il futuro, i propri interessi, ecc).
Lei non fa menzione di questi elementi.
Vuole dirci qualcosa di più?
Le allego un link sul rapporto tra problematiche depressive e relazioni familiari:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1815-la-famiglia-del-depresso-origini-familiari-di-una-patologia.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Puo' ricordare un evento accaduto qualche tempo prima dell'inizio dei suoi sintomi?
Un periodo difficile? Un interesse poi dismesso? Anche qualcosa a cui non abbia attribuuito grande rilevanza.
Inoltre anche io le chiedo di dirci qualcosa di piu' di lei. Studia? Lavora? La sua famiglia?
Ci aggiorniamo prossimamente.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Innanzitutto grazie delle risposte e della disponibilità.
Rispondo a tutte le domande..
Studio al liceo, i mie genitori si sono separati circa 6 anni da ma sono riuscito a mantenere un rapporto equilibrato e buono con entrambi. Sono sempre stato un po distaccato dalle altre persone sia fisicamente che mentalmente. Per intenderci dove gli altri vedono bianco io vedo nero. Percepisco me stesso come parte insignificante della realtà, come minuscola parte, perciò inutile, della società. Ho un unica vera amicizia, una ragazza che si sente all'incirca come me, con la quale condivido la passione per la musica e la lettura. L'unica cosa che mi piacerebbe fare nel futuro sarebbe trasferirmi in un luogo freddo possibilmente da solo. Se penso ad un lavoro o qualcosa del genere vedo solo alienazione e non trovo qualcosa che possa essere collegato a felicità e/o passione. Pratico uno sport, la
Boxe, da anni e sono anche abbastanza bravo ma non mi alleno da qualche mese perché non mi interessa più.
Esperienze significative della mia vita forse ce me sono due. Una risale a quando avevo 8 anni: la perdita del mio caro grande amico.
L'altra la separazione dei miei genitori..
Spero di esservi stato utile.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

che cosa è successo un anno fa?
Come hai vissuto questi anni al liceo da un punto di vista relazionale con gli altri?
Secondo me sarebbe importante se tu riuscissi ad aprirti con qualcuno e a condividere come ti senti: può capitare di avere momenti di sconforto, in cui le soluzioni migliori sembrano le più drastiche... in realtà è importante mettere a fuoco le soluzioni più funzionali e magari modificando alcuni aspetti della propria vita, è possibile modificare anche il resto.
Dici che la relazione con i tuoi non è buona: che cosa intendi? Sei più legato ad uno di loro? Con uno solo di loro te la sentiresti di parlare di come ti senti?
A cosa ti serve essere distaccato dalle persone? Sai, talvolta questo distacco può essere utile per tenere quelle distanze di sicurezza, ma alla fine può essere anche vissuto da chi le attua come esclusione e diversità, e pertanto può capitare di non sentirsi capiti e soli...

Hai mai pensato che potresti essere aiutato a cambiare ciò che ti fa soffrire?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Ci indica diversi temi che sarebbero da approfondire.
Tutti importanti e che possono avere determinato il suo malessere.
La separazione dei genitori puo' essere un evento molto stressante e angoscioso per un adolescente e un lutto per la perdita di un caro amico puo' costituire un taglio di una parte di se'.
E' molto interessante anche il suo desierio di fuggire da qualcosa di vicino e sgradevolmento caldo (opprimente?)
"Nel futuro sarebbe trasferirmi in un luogo freddo possibilmente da solo "

Se le fosse possibile qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a mettere un po' di ordine nelle sue emozioni che forse costituiscono una fonte di angoscia.
I migliori auguri. Ci mandi sue notizie

[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ringrazio anche lei per la risposta
In realtà ho detto che ho un rapporto buono con i miei genitori.. Mia mamma e mio papà sanno che sto così, ma non è particolarmente preoccupante per loro.
A scuola non sono mai stato preso in giro per questo, anzi i miei compagni mi vogliono bene e mi chiedono spesso come sto. Mi invitano alle loro feste e ad uscire. Io però odio i luoghi con tante persone, sembrano fatto apposta per giudicare gli altri, perciò non ci vado quasi mai. Poi c'è da considerare che non sono un brutto ragazzo e non avendo problemi economici mi vesto, seppur diversamente dagli altri, con vestiti di qualche marca e di 'buon gusto'
Questa può sembrare una cosa detta a caso ma ahimè tra ragazzi della mie età ha estrema importanza, perché quelli che stanno come me però sono ritenuti 'sfigati' vengono snobbati e presi in giro.
Io sono solo quello 'strano'. Ciò amplifica il mio senso di distacco perché li odio tutti, non mi interessa di loro, anzi, disprezzo il loro modo di pensare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Forse qualche compromesso, per stare bene con gli altri, va fatto...
Da quanto scrivi sembra che tu abbia idealizzato un po' le relazioni, come dovrebbero essere, ecc... il giudizio che senti, e che trovi fastidioso, fa parte della vita. Il nostro cervello non riesce a non giudicare perchè funziona così; possiamo sospendere il giudizio, ma chiaramente il giudizio che facciamo degli altri viene dai nostri pregiudizi che sono la nostra storia.
E probabilmente anche tu giudichi gli altri, ritenendoli non all'altezza e disprezzando il loro modo di pensare.
Pensaci: tutti funzionano così? Oppure tu stai generalizzando? Ci sarà pur una persona che non funziona così...
Se tu ti lasciassi conoscere per chi sei davvero e se accettassi di avvicinarti agli altri, accettando di diventare più tollerante verso gli altri, magari le cose potrebbero cambiare...
Considera che da adulti non ci si può sottrarre alla vita sociale più di tanto come tu stai facendo ora: che farai al lavoro ad esempio?
Che ne pensi?
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sono perfettamente consapevole del fatto che non giudicare sia impossibile, appunto come dice lei lo sto facendo anche io, parlando in un certo modo delle persone che vedo ad esempio a scuola. Ma non credo che il mio problema derivi da quello. Il mio non è un problema che deriva da questo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
secondo te da che cosa deriva?
[#11]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Credo che il mio problema non sia di natura sociale. Le mie difficoltà relazionali sono sorte dopo essermi cominciato a sentire in questo modo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
"Mia mamma e mio papà sanno che sto così, ma non è particolarmente preoccupante per loro"

Questa sensazione potrebbe avere la sua importanza nell'espressione del disagio che prova.
Potrebbe compromettere i suoi tentativi spontanei di stare meglio pur di continuare ad avere una importanza per loro.
Ci ha mai pensato?
[#13]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Non è particolarmente piacevole sapere che i miei genitori credano che il mio "stare male" sia semplicemente parte dell'adolescenza. Spesso rendono a sdrammatizzare la cosa prendendo un po in giro, ma anche questo è i problema che si è posto dopo l'inizio del cambiamento. Io mi chiedo da cosa derivi.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Questo aspetto dovrebbe essere approfondito.
Il loro "sottovalutare" il suo malessere potrebbe portare lei a mantenere il suo stato di malessere per convincerli.
Il loro "sdrammatizzare" potebbe essere a fin di bene o costituire un meccanismo di difesa per loro.
Ma penso che vada svelato e reso esplicito o potrebbe costituire una zavorra.
Ha mai pensato di chiedere un consulto di tutta la famiglia per potere parlare con l'aiuto di uno specialista delle vostre posizioni? Lo ha mai proposto ai suoi?
[#15]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
I miei genitori non vogliono più vedersi l'uno con l'altra dalla separazione, perciò potrebbe essere difficile incontrarsi con uno specialista assieme ad entrambi. Un altra cosa da non sottovalutare è che mio padre ritiene psicologi, psichiatri ecc persone incompetenti che fanno soltanto più confusione nella testa delle persone.
Non condivido assolutamente la sua posizione, ma credo che proporglielo sarebbe l'equivalente di chiedergli di ridermi in faccia.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
La questione con lui e' delicata percio', la capisco.
Sua madre la pensa allo stesso modo?
[#17]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mia madre non è propriamente della stessa posizione, ma ci si avvicina.
Mia madre è un esemplare strano in quanto è seguita da uno psichiatra da tre anni una volta a settimana eppure sostiene che sia un incompetente.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
E' davvero sfortunato allora ;-)
Guardi, mano mano che spiega il suo contesto familiare diventa sempre piu' plausibile che la sua depressione sia condizionata dall'ambiente che la circonda.
Sua madre e' malata di depressione per caso?.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mia madre soffre di un disturbo del quale ignoro il nome di cui so solamente che la porta a non essere in grado di prendere decisioni autonome o cose del genere
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Ok, Allora penso che la via del consulto familiare non sia praticabile. Dovra' percio' effettuare una terapia individuale che a questo punto le consiglio.
Penso infatti che l'ambiente familiare abbia condizionato in modo significativo il suo modo di percepire ed elaborare la realta.
Lei potra' accedere ai servizi psicoterapeutici di sua iniziativa in quanto maggiorenne.
Ci mandi sue notizie! Auguri
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ci sarebbe un problema. Credevo che ci si potesse registrare essendo solo maggiorenni. In realtà ho appena compiuto 17 anni.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il sistema le chiede di dichiarare la sua maggiore eta' per consentire l'iscrizione.
Lei ha forzato il sistema dichiarando un'eta' che non corrisponde al vero.
Poiche' la legge prescrive di fornire consulti solo ai maggiorenni devo chiudere qui il consulto e segnalare il suo identificativo allo staff.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Chiedo scusa, ero in difficoltà. Arrivederci