Recidiva disturbo di somatizzazione

Buongiorno, e' possibile o normale che dopo circa un mese e mezzo di sospensione dei farmaci che mi avevano fatto guarire, ci sia stata una recidiva , una ricaduta di questi sintomi? E' un disturbo cronico ad andamento altalenante? O si può eliminare del tutto ?

Faccio già psicoterapia cognitiva comportamentale.

Grazie


[#1]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
relativamente alle spiegazione sui farmaci questa non è la sezione migliore a cui chiedere ma è psichiatria.
In ogni caso i farmaci agiscono sui sintomi quindi è ipotizzabile che al momento dell'interruzione ci sia una piccola ricaduta. La psicoterapia dovrebbe aiutare a superarla.
Il suo terapeuta che cosa ne pensa?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Che valuteremo tra gennaio e febbraio se eventualmente assieme alla psichiatra riprendere una terapia farnacologica. Che adesso sto bene a livello psichico ! Io mi chiedevo solo fosse un disturbo di tipo cronico . Come gestirlo?
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

di che tipo di disturbo si tratta? Se si tratta di una somatizzazione non credo si possa parlare di "cronicità", soprattutto se viene trattata con un intervento integrato.
Come mai ha pensato che si possa trattare di un disturbo cronico?

La definizione di "recidiva" è un termine medico che mal si adatta alla clinica in psicologia. Credo sia necessario discutere la questione con lo psicoterapeuta.

Da quanto tempo sta facendo la psicoterapia?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Da un anno !! Si tratta di un disturbo di somatizzazione con associato un disturbo di ansia generalizzato e un calo del tono dell umore. Può essere allora una ricaduta ?
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

deve chiederlo alla psicoterapeuta e allo psichiatra che la stanno seguendo.







[#6]
dopo
Utente
Utente
Ok ma se io ora sento vuoto di stomaco nausea reflusso e nodo in gola come faccio a capire se è un disturbo vero ? Se può servire ho voglia di piangere
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se è stata fatta una diagnosi di somatizzazione probabilmente i sintomi che lei lamenta sono di natura psicosomatica, ma questo non significa che non siano "disturbi veri".

Le somatizzazioni sono reali e diagnosticabili tramite l'esame obiettivo, solo che la loro causa è psicologica e non organica. Soffrire di somatizzazioni non significa inventare i sintomi, ma usare il corpo (in maniera inconsapevole) come mezzo per esprimere il disagio psichico.




[#8]
dopo
Utente
Utente
Si è stata fatta ! Ma il fatto di voler piangere e correlato ?
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

il pianto è una risposta correlata ad un vissuto emotivo e dovrebbe sapere lei la motivazione per la quale si sente di dover piangere, indipendentemente dalle somatizzazioni.






[#10]
dopo
Utente
Utente
Piango perché sono spaventato dal ritorno di questi disturbi e perché è appunto una reazione di paura !!
[#11]
dopo
Utente
Utente
volevo chiedere il perche del ritorno di questi disturbi somatici? sono ad andamento fluttuante?
[#12]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

i sintomi se non curati in maniera adeguata si ripresentano, a volte si fanno sentire di più a volte di meno, dipende dal momento che sta vivendo.






[#13]
dopo
Utente
Utente
Un po' l'ansia sta salendo rispetto a prima certo in maniera meno forte e intensa rispetto a prima ! Il momento in sintesi e' questo . Diciamo che va a momenti anche durante la giornata !
[#14]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

credo sia utile che lei si concentri di più sugli aspetti importanti della sua vita come le relazioni affettive, amicali ecc. analizzando questi aspetti in psicoterapia, altrimenti rischia di pensare ai sui sintomi come a delle patologie strettamente "mediche", quando in realtà non lo sono.

L'ansia non si può misurare con il termometro come se fosse "febbre", bisogna analizzare cosa sta sotto questa sua difficoltà a gestire gli stati ansiosi e quindi le somatizzazioni stesse.