Sindrome dell'abbandono

Gentile dottore,
Soffro della sindrome dell'abbandono che mi attanaglia e mi impedisce di vivere un rapporto di coppia serenamente. Ho perso mio padre all'etá di 16 anni, e mio fratello 2 anni fa. Mi sono fatta carico dei problemi della mia famiglia dopo la perdita di mio padre, la qual cosa mi ha reso piú forte, ma la perdita di mio fratello e tutti i problemi connessi ai due gravi lutti che ho subito mi hanno devastata. Ero tanto legata a mionpadre da cui mi sentivo protetta e perdere mio fratello é stato come perdere un figlio.
Ho avuto una storia d'amore importante, durante la quale lui mi ha trattata come una donna oggetto. Ero succube di quest'uomo, ma l'abbandono di quest'uomo ha rappresentati la mia fortuna. Mi sono rialzara subito e dono tornata a vivere anche se spaventata dall'amore.
Sono una ragazza molto bella e intelligente,ho sempre avuto tanti corteggiatori e sono stata molto contesa. Nonostante tutto mi sento sempre brutta e inferiore e autostima zero.
Mi sono innamorata di un ragazzo che per avermi ha fatto l'impossibile, e che mi dimostra giorno per giorno quanto sua legato a me.
Nonostante io non abbia nessun motivo per temere un abbandono o un tradimento, sono gelosa e possessiva in maniera compulsiva. Sono gelosa delle mie amiche, della sua gentilezza nei loro confronti, e mi vergogno a dirlo, a volte mi é capitato di esserlo anche dei suoi nipoti. É quest'ultima cosa che ha fatto scattare in me l'idea che in realtá il problema sono io e non il suo modo di fare con gli altri estremamente amichevole ed affettuoso.
Quedto atteggiamento ce l'avevo anche verso il mio ex, ed in realtà anche verso qualche amico a cui voglio particolarmente bene.
Dottore, io ho 25 anni, e so perfettamente che i lutti subiti mi hanno segnata profondsmente. Spesso temo di gioire perché credo di non potermelo permettere. Sono stata in terapia, ma la dottoressa mi ha detto che non avevo bisogno di lei, ma di training autogeno.
Ho superato tante cose e situazioni, sono stata tanto forte, ma non ho mai avuto nessuno vicino a sostenermi.
Come posso superare anche questo?
Io non riesco a vivere il rapporto con la persona che amo in modo sereno...
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

che tipo di psicoterapia ha fatto?
Non ha chiesto spiegazioni alla dottoressa sulle ragioni per cui non aveva più bisogno di aiuto?

Ci sono delle memorie antiche che possono tornare a galla, più o meno consapevolmente, e che ci permettono di leggere ciò che ci succede in un determinato modo.
Con la dottoressa avete visto tutto ciò?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
mi accodo a quanto scrive la mia collega, dr.ssa Pileci.
Gli eventi passati ci consentono di spiegare parte del nostro presente.
Come lei afferma è possibile che i lutti di cui ha avuto esperienza condizionino il suo rapporto con le persone care. Allo stesso tempo però non sovrapponiamo i piani.
Forse lei teme di perdere il suo compagno ma allo stesso tempo è possibile che i segnali che lui le manda la allarmino in parte "giustificando" la sua gelosia.
Le relazioni si costruiscono in due, sempre.
Non si attribuisca tutta la responsabilità.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
alle indicazioni dei Colleghi, aggiungo due letture che potrebbe esserle utile e correla con la sua paura.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Beh, in pratica la dottoressa mi disse che dovevo sfprzarmi di credere in me stessa e accompagnare il tutto con una terapia faemacologica che ho rifiutato. Ho cominciato un lungo processo con me stessa, abbandonato la terapia e sino stata meglio per parecchio tempo.
Il mio compagno é un ragazzo molto espansivo con tutti, e ultimamente il suo interessamento alle vicende sentimentale di una mia amica mi ha allarmato. Credo di non poter temere un tradimento, ma il suo interessamento mi ha destabilizzato.
Mi é già capitato di ingelosirmi fortemente di situazioni in cui il marcio non esisteva neanche per sbaglio. Il punto é che fin quando non stavamo insieme tutte le attenziini di questo mondo erano riservate unicamente a me. Ad obiettivo raggiunto lui è più rilassato e sta vivendo la vita di coppia com'è giusto che sia....dice lui.
Io sono tormentata da tutto ciò.
Sono un po' capricciosa, lo ammetto. Il tutto derivante dalle attenzioni di mio padre, e da quella sicurezza che mi dava, che di punto in bianco sono venute a mancare, mi disse la dottoressa. Grazie infinitamente a tutti.