Sintomi di pre-depressione

Salve

Sono un ragazzo di 20 anni, da un anno a questa parte sto attraversando un periodo pesante della mia vita.

Cominció tutto un anno fa appunto quando fui lasciato da una ragazza.
Fu la mia prima storia seria e nonostante fossimo innamorati le cose non riuscivano a protrarsi per piu di qualche mese, con svariati tira e molla.

La rottura definitiva avvenne quando scopriì, dopo un mese che la ragazza in questione aveva iniziato un rapporto di solo sesso con un altro, la cosa fu come una pugnalata per me visto che si era sempre spacciata per una brava ragazza, con un etica, e che mi accusava di pensare solo al sesso ( motivi che portarono alla rottura iniziale ) quando eravamo insieme.

Fatto sta che dopo una 15ina di mesi continui a pensare spesso a lei e a come sono andate le cose con una rabbia e un rancore molto forti.
Ho provato durante tutto quest anno a cercare di perdonare e di andare definitivamente avanti, ma spesso ci sono state ricadute.
Ho avuto successive storie e avventure con altre ragazze ma non ero mai emotivamente coinvolto come in questo caso, spesso e volentieri finivo per disinteressarmi di tutto, arrivando a volte ad uno stato di apatia e di tristezza, passando per pensieri ossessivi.
Il tutto ha contribuito anche ad abbassare la mia autostima e la mia sicurezza fuori.
Purtroppo a casa l atmosfera non ha aiutato minimamente: mia madre è mancata anni fa e adesso come adesso la sua assenza si fa sentire e con mio padre ho un rapporto di scarsa comunicazione, quasi pari a zero, visto la sua personalità molto negativa e pesante.

Per fortuna ho tanti amici, i quali mi consentono di passare delle belle serate, faccio attività fisica durante la settimana, e anche economicamente in famiglia le cose vanno bene.
Avrei tutti gli ingredienti per essere tranquillo e felice, anche se la vita ha riservato qualche colpo basso, peró non riesco, alterno giornate normali a momenti in cui sono completamente "assente" mentalmente con un vuoto, una amarezza e delusione dentro per l accaduto.
Mi sono spesso isolato, e ho avuto quindi piccoli peggioramenti in alcuni ambiti della vita ed ho paura che se le cose continueranno peggiorerà tutto ancor di piú.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
da quanto dice sembra che abbia vissuto molto male l'abbandono da parte della sua ex ragazza e la scoperta del tradimento che fatica ad accettare complice la forte idealizzazione e l'importante coinvolgimento emotivo.

Quanto è accaduto ha certamente toccato corde sensibili in lei, come forse la tematica dell'abbandono...in effetti nonostante gli amici e una vita a quanto riferisce con buona qualità, sembrerebbe sovrapporsi forse una certa solitudine affettiva per quanto riguarda i rapporti più intimi e stretti...il rapporto con suo padre, la perdita della mamma...

Dato il periodo trascorso dalla rottura della sua relazione, la fatica a dimenticare, la ricaduta sulla sua autostima, il continuo rimuginare sull'accaduto, i piccoli peggioramenti in alcuni ambiti di cui ci parla e il timore che la situazioni si aggravi, le suggerirei di incontrare un nostro collega direttamente.

Che ne pensa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, concordo con quanto propostole dalla mia collega. Purtroppo le storie d'amore che finiscono nel modo in cui ci ha descritto lasciano inevitabilmente degli strascichi negativi, che mettono in dubbio lo stesso sentimento dell'amore. Si rischia di perdere la fiducia nella possibilità che si possa ancora amare e che si possa essere ancora amati.

Credo che lei abbia tuttavia le risorse per risorgere dalle macerie del suo passato, avendo tentato altre storie, cercando di andare avanti ed avendo delle amicizie sulle quali poter fare affidamento.

Ciò non può che venirle in auto, come fattori propedeutici al cambiamento, qualora decidesse di consultare uno psicologo

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori

Vi ringrazio per le risposte.

Sicuramente qualche colloquio con un professionista gioverebbe molto sopratutto per rimuovere alcuni miei comportamenti/pensieri erronei.

Tuttavia come persona, anche prima degli avvenimenti da me descritti, sono sempre stato un tipo piuttosto insicuro, niente di eccessivo, ma spesso nel socializzare e nel creare rapporti interpersonali faticavo.

Mi sono aperto di piu questi ultimi anni e sono migliorato, ma alcune mie tare mentali sono rimaste, vuoi per la vecchia timidezza vuoi per la passata bassa autostima.

Da quando poi è finita la storia mi sono accorto che ce stato quasi un ritorno alle vecchie insicurezze, paura del giudizio, forse non se ne erano mai andate e sono riuscite fuori in un momento di difficoltà.
In questi ultimi mesi mi capita spesso di sentirmi come "assente", non riesco a interessarmi, ad "esserci", a sentirmi coinvolto in qualcosa, ad avere entusiasmo per progetti o avvenimenti di cui di norma un 20enne si gode.