Andare con una prostituta per fare esperienza può sbloccare

Alla mia età (21 anni) non ho ancora esperienza. Zero totale, anche se da un anno a questa parte mi sono "ripreso" migliorando il mio aspetto esteriore e interiore (sono nella norma, anonimo diciamo, ma né un tipo ideale né da buttare). Possiedo un giro di frequentazioni (gruppo di amici) normale consolidato da tempo in cui ormai son ben inserito e posso esprimermi in modo normale. Sto cercando, con i dovuti tempi o anni che richiederà, di allargare il numero di persone che frequento (frequentazioni, non "conoscenti"). Non ho amiche strette mie pur avendo un rapporto di normale simpatia con ragazze conosciute tramite amici, che ogni tanto escono con noi. Al momento non ho ragazze interessate a me (tra le 'conosciute' sono molto sotto la media, poche, diciamo 2-3 in base ai "segnali" lanciatimi). Dato lo scarso numero di frequentazioni femminili neanche a me ce ne son tante che mi interessano salvo pochi casi sporadici. Rispetto a un anno fa ho però cambiato abbastanza visione delle cose, di tanto in tanto ci ho provato con qualcuna senza farne un dramma se non le andava di uscire e/o ho provato a parlare con qualcuna, quelle poche volte che capita, a feste ecc. Sono cose scontate per praticamente tutti i miei coetanei, lo so, ma giusto per dire che tutto sommato riesco a relazionarmi con gente che non conosco (non ho ancora debellato del tutto la timidezza perché per farlo mi servirebbero nuove esperienze che conto di fare anche se mese dopo mese posso migliorare). Adesso non vivo male la mia condizione di inesperienza totale, la cosa che al momento più mi interessa sono conoscere nuove persone e fare esperienze nuove/proseguire con gli studi. Anche se inevitabilmente sono "diverso" per certi aspetti dai miei coetanei che hanno continuamente nuove ragazze a loro interessate e che li cercano (ciò favorisce il miglioramento anche della loro vita sociale, a parità di impegno, rispetto a me, più opportunità ecc).

La mia domanda è: andare con una prostituta in casa, una o più volte, può aiutarmi a gestire meglio la pressione sociale e avere un linguaggio non verbale/comunicativo più sicuro/sessualmente attraente in seguito? [questa è la domanda] Il mio psicologo mi ha fatto notare in modo indiretto la cosa dicendo che potrebbe essere un metodo per mettermi in una posizione "scomoda" diciamo che mi sblocchi a livello relazionale (emotivamente credo che fare sesso a pagamento non sia per neinte produttivo, ma non lo è neanche aspettare senza motivo se per questo), pur non avendo mai consigliato esplicitamente
Il mio pensiero è che alla mia età e viste le condizioni attuali non avrebbe senso caricare di così grosse aspettative la cosa visto che potrei avere il mio primo rapporto anche tra parecchi anni siccome non sono messo così per scelta mia (sarà anche colpa mia per le scelte passate e carattere che avevo ok), scoprirò tra qualche anno se riesco a relazionarmi in maniera sufficiente a trovare una ragazza con cui mi sento bene

Grazie
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
ci può dire per quali motivi precisi e da quanto tempo è seguito dallo psicologo?
Che tipo di percorso sta facendo, una psicoterapia o altro?
Su cosa state lavorando?

Ha ottenuto benefici finora dal percorso intrapreso?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

innanzitutto come mai sente il bisogno di allargare ad altri psicologi i suoi dubbi e non si da il tempo necessario per esplorare ulteriormente i suoi pensieri in quel luogo nel quale investe tempo e denaro che è il rapporto con lo psicologo?

I rapporti mercenari risolvono tanti problemi ed hanno il vantaggio di avere un costo ben definito nonchè di essere circoscritti ed inseriti in un rapporto professionale.

Poi, se il rapporto sessuale professionale Le porti altrettanti benefici quanti il rapporto psicologico professionale è difficile da predirre. Certo un tempo esistevano le cosidette "navi scuola" che erano donne esperte, sia a pagamento che per vocazione, le quali insegnavano agli inesperti l'arte amatoria.

Delle volte erano i nonni o i padri che accompagnavano in palestra i giovani adulti, dato che c'era il mito che il maschio doveva essere esperto nell'arte amatoria, o più semplicemente, quando si faceva il militare lontano da casa, si compiva il primo passo... tanto rientrati a cas propria nessuno l'avrebbe saputo.

Ora però, dovrebbe chiarire meglio il concetto di "pressione sociale"... in che senso la Sua verginità genera nella società atteggiamenti pressori?

Non mi risulta che la verginità abbia una scadenza, a meno che non sia Lei stesso ad imporla, ma nel qual caso le pressioni sociali sarebbero soggettive e non sociali...

Che fretta ha?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Un ragazzo con più esperienza è indubbiamente molto più attraente di uno privo e/o poco conteso, a parità del resto. Non mi aspetto che sia la svolta, certo, ma potrei togliermi un peso che mi aiuterebbe a relazionarmi in modo sempre più sciolto, non essendo più "indietro" rispetto agli altri (tranne dal punto di vista dei legami affettivi, ma lì i ritardi non sono solo imputabili a me, molto lo fanno anche le circostanze fortunate).
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

sentirsi "indietro" rispetto ad altri è un tema di cui a mio avviso dovresti parlare con lo psicologo che già ti segue, anche perchè non esiste uno sviluppo uguale per tutti con tappe fisse.

Se tu non hai ancora fatto determinate esperienze, ci sarà una ragione.

Io credo però che il problema sia un altro. Tu scrivi: "andare con una prostituta in casa, una o più volte, può aiutarmi a gestire meglio la pressione sociale e avere un linguaggio non verbale/comunicativo più sicuro/sessualmente attraente in seguito? "

Non vale la pena lavorare in terapia su questi obiettivi, in maniera tale da capire COME FARE per diventare competente, dal momento che tu stesso dici che non sarebbe una svolta andare con una prostituta?
In altre parole che cosa ti impedisce di essere "spigliato" con le ragazze e di fare le tue esperienze sessuali?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Sul fatto che sia indietro eviterei di soffermarmi. A 21 anni non avere fatto esperienza è un caso anomalo. Ciò che mi impedisce un corretto relazionamento è da un lato imputabile a me ovvero amicizie poco stimolanti e intraprendenti da questo punto di vista poche ragazze nei giri di frequentazioni ecc dall'altro alla mia inesperienza in se. Le ragazze alla ma età han gia esperienza e cercano uomini sicuri e che piacciono. Affascinanti.nin credo ci sia altro se non l'inevitabile scarsa esperienza che mi rende più mediocre della media dei coetanei nel tentare un approccio. Negare la diversità, l'esistenza del problema non aiuta Ora può il fare esperienze a pagamento modificare il mio modo inconscio di pormi in modo da risultare più attraente? E se no cosa consigliate di fare oltre a conoscere via via nuove persone con pazienza? Discutero di questo tema col professionista che mi segue
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,
Le prime volte sono sempre cariche d' ansia e di grandi quote di emozioni, anche io, come i colleghi, le suggerisco di discuterne con il professionista che ha il piacere di occuparsi di lei.

Se ha delle difficoltà relazionali/emozionali/sessuali....di certo una escort non sarà nè terapeutica, nè risolutiva del suo disagio......potrebbe anche essere un incontro ansiogeno, oppure andare bene ma non diventare traslabile ad altri incontri con altre donne....


Consideri che ogni relazione, è unica, dipende dai protagonisti della relazione.....non dal bagaglio esperenziale pregresso....

Le allego qualche lettura, le legga e ne riparliamo

Escort
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2671-sono-vergine-ed-inesperto-vado-con-una-escort.html


Prima volta.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

> Ora può il fare esperienze a pagamento modificare il mio modo inconscio di pormi in modo da risultare più attraente?

- dipende da come il suo inconscio reagisce dopo aver fatto un'esperienza a pagamento.

Purtroppo la psicologia non sa essere predittiva quanto sa essere esplicativa, nel senso che non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo capire cosa è successo, dopo che è successo.

Però nella Sua frase di sopra c'è un qualcosa che mi ha molto colpito.
"Essere attraente" mi da l'idea che debbano essere le donne a provarci con Lei, e mi corregga se sbaglio.

Per essere più attraente dovrebbe investire in uno style consultant.

[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
e quindi la soluzione quale sarebbe, a parte aspettare questa fantomatica "ragazza giusta" che potrebbe non arrivare mai, o arrivare molto avanti con gli anni? Non stiamo caricando di aspettative assurde una relazione che non esiste e che non è detto che sia così importante come potrebbe esserla la quinta, la decima ecc (che per ovvi motivi dovrebbero risultare più appaganti in virtù della maggiore esperienza)? La stragrande maggioranza delle ragazze non se la sentirebbero di assumersi così tante responsabilità essendo "le prime", almeno, non a quest'età, dove si da per scontato che un uomo abbia maturità ed esperienza sufficiente...
Un incontro "ansiogeno" non potrebbe essere una cosa positiva visto che affronterei (spero con successo) una situazione di disagio/ansia?
Che poi non sia la svolta ok, siamo d'accordo, infatti la svolta la dovrei dare cercando di allargare i giri di amicizie e facendomi "conoscere", anche se è una cosa che può richiedere molti anni. Nessuno sa se succederà a 22, 23, 26, 30 o più anni...

Non ho detto che devono essere "le donne" a provarci con me, finora a provarci son stato solo io, senza successo (provarci "a caso" ha senso per stimidirsi, ma poi non serve a molto). Ma se non c'è nessuna attratta mi devo porre delle domande?

Devo però dire che, credenti o non credenti, la quasi totalità dei ragazzi con una vita sessuale e sentimentale soddisfacente NON sono mai loro a fare la prima mossa, ma son le ragazze a correr loro dietro. Certo, loro non sono certo impacciati con le ragazze, ma la differenza fondamentale è questa. Posso anche provarci, ma se la maggior parte delle ragazze sono interessate a quei pochi più selezionati diventa un puro "sparare alla cieca" confidando nella legge dei grandi numeri. Cosa c'è di soddisfacente dal punto di vista sentimentale e sessuale in un modo di procedere del genere?

Per attraente intendo dal punto di vista sociale-relazionale. Il mio look e fisico è già buono (nel limite del mio potenziale genetico ovviamente)
[#9]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

la questione si complica... o almeno la fa troppo complicata.
Se il fine è lo sverginamento, la "ragazza giusta" è quella disposta ad avere un rapporto con Lei. E da questo punto di vista, qualsiasi ragazza attiva sessualmente, o desiderosa di diventare attiva sessualmente, è "quella giusta".
Ci professioniste a pagamento, ma anche "donatrici d'organo in vita".
Poi, la genetica aiuta, ma aiuta soprattutto il modo di porsi e di approcciare le ragazze. E quello lo impara provandoci un pò con tutte. E con tutte, s'include anche quelle con l'anello al dito, spesso disponibili ad incontri nonimpegnativi.
Fa esperienza.

POi per il resto il suo ragionamento... non lascia spazio al sentimento ed al trasporto passionale... insomma, per un rapporto occasionale ci vuole passione e trasporto ormonale...

Dove sono passione ed emozione?
[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
sull'argomento ho chiarito.
Sul resto... è che non so CON CHI provarci a quattr'occhi
Conosco numericamente poche ragazze e le più o non mi interessano o non ho la possibilità di vederle abbastanza e provarci dal vivo. Purtroppo quando si passan tanti anni così le ragazze tendono ad allontanarsi, esattamente come al contrario quando hai una vita sessuale attiva si avvicinano e si interessano a te
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

a me pare che il problema possa essere affrontato direttamente in terapia, perchè da qui non è possibile andare oltre; inoltre la tua terapeuta ti conosce bene e sa come impostare il lavoro con te.

"Ma se non c'è nessuna attratta mi devo porre delle domande? "
Probabilmente sì... magari tu parti già sentendoti "indietro" e non adatto e tutte le tue energie sono semplicemente indirizzate a gestire la preoccupazione e l'ansia e non riusci a rilassarti per poterti invece interessare a qualcuno.

Ovviamente questo non significa che tu abbia qualcosa che non va, come mi pare tu sia portato a credere.

Credo che le tue idee (sentirsi indietro, alla mia età le persone devono essere in un certo modo, ecc...) siano proprio il problema.
Discuti di questo con il curante.

Poi potrebbe essere utile un training specifico di competenze relazionali. Che tipo di psicoterapia stai facendo?
[#12]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
un lavoro più orientato al ripulire diverse idee sbagliate e dare consigli (non so come lo potrei definire. Psicoterapia, coaching, non saprei), vedendo se si registrano miglioramenti. Non ho traumi o che, son solo costantemente 'indietro" rispetto agli altri nonostante un po' migliori nel tempo e con un giro relazionale non sufficientemente ampio (servirebbero più amici, più amicizie femminili ecc). Adesso mi verrà detto "ma non è una gara", questo è vero, ma neanche fregarsene perché se il livello medio è alto rispetto a te diventa difficile risultare interessanti ad una ragazza, a meno di prendere casi umani. Con questo nessuno dice che non ho qualità e quant'altro, solo che l'inesperienza e il non avere un ampio giro incide abbastanza
quella frase non era una domanda, ma un'affermazione
[#13]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La cosa importante è che il professionista che ti aiuta sia uno psicologo iscritto all'albo (eventualmente anche psicoterapeuta), lo puoi verificare qui: www.psy.it

Magari potrebbe esserti utile un training di competenze relazionali, ma chiaramente la valutazione deve essere fatta di persona per capire che cosa sia più utile e indicato per te.

Certamente non hai traumi, è possibile che tu non abbia imparato alcune abilità relazionali e che ci sia una componente (es timidezza eccessiva) che magari crea qualche problema in più.

Mi pare però una situazione risolvibile.
Parlane col curante.

Saluti,
[#14]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
non ho sufficiente 'giro'. Quello è il problema alla base: tutti quelli che hanno una vita setnimentale/sessuale soddisfacente sono inseriti bene. Non sono il re degli estroversi che tutte le ragazze voglion conoscere, ma neanche un asociale.
[#15]
Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente,
da quanto scrive, un percorso di crescita e miglioramento personale, già l'ha iniziato. In lei è in atto non solo un cambiamento fisico ("da un anno a questa parte mi sono "ripreso" migliorando il mio aspetto esteriore e interiore") ma una maturazione intellettiva e pulsionale. Questo percorso l'ha portata a porsi numerose domande sulla sua attuale condizione sessuale, differente da tanti, ma non da tutti.
In lei leggo uno spiraglio di orgoglio proprio suggerito dalle prime righe della sua descrizione. Coltivi questo sentimento perchè la porterà ad implementare l'autostima e quel pizzico di sicurezza in più che sta cercando. Mantenga le sue amicizie ma continui a mettersi in gioco, il rapporto con gli altri ci fa crescere... Si dia ancora un po' di tempo prima di prendere una decisione certa e ne parli ancora con il suo terapeuta.

Saluti

Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it

[#16]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Alla fine ho deciso.

Ho scelto di non andare per ora con una prostituta. Non mi servirebbe. Sarebbe solo un farlo per dire "l'ho fatto" pur rimanendo nell'indole e agli occhi delle ragazze uno sfigato; conosco molti che han fatto così e in effetti non han risolto nulla. Andrò con una prostituta solo dopo essermi sbloccato e/o inizierò ad avere il mio "giro". In vista dell'atto vero e proprio insomma (supponendo che questo avvenga con tempi relativamente lenti). Se, invece per assurdo mi capitasse l'occasione 1-2 sere dopo che ho conosciuto una eviterei di aspettare la prostituta.
Mi son consultato con lo psicologo e diciamo che ho "frainteso" il messaggio: la sua preoccupazione è che caricassi di troppe aspettative ed esigenze l'esperienza di lei (ovviamente superiore, ma a meno di casi estremi senza questo abisso totale), trovandomi inevitabilmente impacciato mentalemente ancor prima che fisicamente al momento dell'atto.
[#17]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Con lo psicologo quale tipo di lavoro è stato impostato?
Una psicoterapia? O altro?
[#18]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
come detto:

<<n lavoro più orientato al ripulire diverse idee sbagliate e dare consigli (non so come lo potrei definire. Psicoterapia, coaching, non saprei), vedendo se si registrano miglioramenti>>

Il problema principale è che CON LE RAGAZZE non registro miglioramenti concreti (essere meno timido ecc non significa miglioramento... per miglioramento io intendo un +1 tra quelle a cui piaccio, questo è migliorare). Magari miglioro anche, ma ogni anno mi si registrano sempre meno possibilità. La maggioranza dei ragazzi single della mia età escono almeno con 3-4 ragazze alla volta, sono contattati da loro ecc. A me ciò non succede. Per il momento sto cercando di allargare il mio giro di amicizie in modo che mi si presentino più possibilità e appaia un po' meno sfigato agli occhi delle ragazze (che se vedono che ho una buona vita sociale sono più disposte a conoscermi). Perché provarci dal nulla con tutte, anche quelle con l'anello al dito, se non si ha un ambiente in cui si è ben inseriti, non serve a niente, sono tutti due di picche che ok serviranno anche a desensibilizzare, su questo non ne dubito, ma in termini di risultati concreti rimaniam sempre lì. Sicuramente ci vuole molto più tempo, per entrambe le cose, rispetto a chi invece ha una vita sessuale più attiva.
So che per molti è scontato uscire, ci provano la sera stessa che escono e lei accetta... oppure escono e vengono fermati da ragazze che conoscono, ci scambian due parole e poi magari il giorno dopo si sentono e ci escono... Per me no, ma non per problemi di "timidezza", ma perché non ho abbastanza conoscenze/esperienza come loro. Per questo penso sia più utile un lavoro del genere rispetto ad una psicoterapia.
[#19]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

<<n lavoro più orientato al ripulire diverse idee sbagliate e dare consigli (non so come lo potrei definire. Psicoterapia, coaching, non saprei), vedendo se si registrano miglioramenti>>


questo non mi sembra il modo di lavorare di uno psicologo...
Per questa ragione avevo indicato sopra di verificare che la persona che ti segue fosse uno psicologo: www.psy.it è il sito sul quale si può verificare se si tratta di un collega o di un coach, counselor, ecc...

A parte che lo psicologo prepara un contratto col proprio pz. sul quale deve essere indicato che tipo di lavoro si sta portando avanti e tutti gli accordi presi, ma gli obiettivi per giungere al cambiamento sono condivisi col pz.

Mi lascia perplessa il fatto che tu abbia scritto "... vedendo se si registrano miglioramenti...".
In realtà, dopo la valutazione e visto il problema da risolvere, si segue una precisa strategia.
Qui mi pare non ci sia nulla di tutto ciò... Forse è questa la ragione per la quale non ci sono miglioramenti.
Se tutto è lasciato al caso, è chiaro che il pz. tende a rifare esattamente ciò che faceva prima. Per modificare gli schemi cognitivi e comportamentali disfunzionali e problematici del pz. è infatti indispensabile impostare un lavoro diverso.

Cordiali saluti,
[#20]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Forse mi spiego male. Comunque sì è nell'albo degli psicologi-psicoterapeuti (psicologo psicoterapeuta)

Quindi lei cosa mi consiglia di dire al prossimo incontro? Cambiare strategia ma in che senso? Fare diciamo degli 'esercizi' precisi? Io al momento sto pensando a fare le seguenti cose: allargare la mia vita sociale, sforzarmi di esser più estroverso e socievole ecc. Provarci a caso con tutte non mi darà risultati. Provarci con tutte ha senso se si han già tutte queste cose. Che poi se la tua vita procede bene e sei interessante non hai bisogno di provarci, verranno loro a conoscerti. Almeno così risulta osservandomi intorno
[#21]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che tipo di psicoterapia eroga questo collega?
Cambiare strategia significa che se un determinato modo di comportarsi non funziona, lo elimino e scelgo qualcos'altro. Non a caso, ma mirato e specifico per risolvere quella certa situazione che è problematica.

Provarci a caso certamente non funziona, proprio per le ragioni che ho già spiegato sopra (post n. 19).

Cordiali saluti,
[#22]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ti è stato chiarito che l'unico modo per vincere una paura è affrontarla, e non illudersi di crearsi ambienti ancora più protettivi, come i "giri"?

Se non ti è stato chiarito questo, si tratta di un intervento che probabilmente ha già dato tutto quel che poteva dare.

>>> Per il momento sto cercando di allargare il mio giro di amicizie in modo che mi si presentino più possibilità e appaia un po' meno sfigato
>>>

No, è proprio il contrario.

Prima devi cambiare tu, e in tal modo il giro si allargherà. Altrimenti, anche se riuscissi a inserirti in un "giro" ampio e con tanta scelta, restando come sei adesso sembreresti PIU' sfigato. Saresti l'ultima ruota del carro negli occhi di maschi e femmine, e i maschi più intraprendenti ti soffierebbero ogni occasione.

Quello del "giro", del nido caldo e protettivo, è un mito che devi sfatare, altrimenti continuerai a cercare nel posto sbagliato e a illuderti senza nemmeno rendertene conto.

Chi ci sa fare con le donne può benissimo uscire da solo e rimorchiare ugualmente, non ha alcun bisogno dei "giri".
[#23]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Quindi per "cambiare" io cosa dovrei fare?

Cambiando frequentazioni non pretendo che mi venga servito tutto, no. A me interessa frequetnare anche nuove persone perché così posso provarci più tranquillamente senza venir giudicato
Perché diversamente dall'uscire con 2-3 altri ragazzi come ci provo? Facebook e/o quando vado a studiare, mi vengono in mente solo questi...

Nel senso. Teniamo per buono che io al momento mi stia inserendo in un gruppetto di alcuni compagni d'università. Nel frattempo come mi muovo sapendo che le amicizie attuali che frequento non hanno interesse a uscire per conoscere delle ragazze? Mi rimane solo facebook ma tanto per far pratica, è difficile che riesca a costruire qualcosa così.
[#24]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Devi chiedere aiuto nel mondo reale, non qui. Noi ti possiamo orientare e informare, ma non devi sperare di poter risolvere il tuo problema con consigli online, perché non accadrà.

Se proprio non vuoi andare da uno psicologo (o cambiare quello attuale), almeno fatti amico un ragazzo che di donne ne capisce davvero. Pagagli qualche birra ed eleggilo a tuo insegnante, dicendogli chiaramente che di donne non ne capisci nulla e che saresti lieto d'imparare qualcosa da lui.

Le persone sono disposte ad aiutare, più di quel che sembra, se si riesce a fare un atto di umiltà e a riconoscere apertamente le loro capacità.

Perciò impara l'umiltà, invece di cercare di proteggerti troppo.
[#25]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Ok, farò esattamente così. Dirò che non ci so fare ma che mi farebbe piacere uscire siccome ha più esperienza ogni tanto non appena ci liberiamo dagli esami. L'avevo già buttata lì, solo che al momento avendo da studiare una serata come si deve non l'abbiamo ancora organizzata.
[#26]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bravo.

Però evita di cadere nella tentazione di fare il "succhiaruote", come quei ciclisti che prendono la scia di quello avanti a loro, cioè non aspettare che sia lui a presentarti qualche ragazza. Fatti insegnare a pescare, invece che farti dare pesci. Osservalo quando è in azione, ruba con gli occhi e poi... vai tu stesso in prima linea. Sbaglia, accetta che sbaglierai - perché tanto sbaglierai, farai figuracce e sarai rifiutato - e vai avanti lo stesso.
[#27]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
No non mi permetterei mai, anzi sarei disposto io a presentare, solo che ne conosco numericamente poche. Più che altro un gruppo diverso mi aiuterebbe a esprimermi a pieno. A provarci con una con gli amici con cui esco di solito mi sento in imbarazzo perché temo che mi giudichino (tranne giusto 1-2 più navigati). In loro assenza sento che sarei diverso.
[#28]
Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6 11
Leggendo tutti i suoi interventi non mi sembrava si stesse parlando di qualcosa che avesse a che fare con ciò che dovrebbe essere vissuto come un momento di godimento, di libertà, di appagamento ma quasi di un progetto ingegneristico o non saprei cosa.

Sembra quasi che lei calcoli le cose con esattezza millimetrica. Uno stratega che prepara una battaglia. Anche l'analisi che fa di se stesso sembra molto lucida, neutra, come se riuscisse a guardarsi dall'esterno e si dipinge a tinte grigie, si definisce un anonimo. Nè bello, nè brutto, nè sociale, nè asociale. Un comune mortale ma non ci trasmette una minima tinta emotiva.

Detto questo mi sembra anche che lei stia attraversando una fase in verità di transizione di se stesso, di riscoperta e di crescita. Sta cercando di capire i suoi limiti e di tirare anche qualche punizione da fuori area per vedere se ne è in grado e comprendere meglio le sue risorse.

Sono convinto invece che stia facendo un percorso terapeutico valido che le sta dando una maggiore sicurezza in se stesso (probabilmente di quella che aveva in passato) e si sta buttando sempre di più nella "mischia". Ad esempio, ci ha rivolto una domanda precisa ma in pochissimo tempo da solo o meglio con l'ausilio del suo psicologo ha trovato una sua risposta, adatta per quello che lei sente in questo momento.

Probabilmente i tempi adesso sono maturi e alla prima occasione riuscirà a "segnare il goal": non mi sento di aggiungere nulla se non dirle di godersela quando sarà e non vivere questa situazione con un carico di ansia troppo elevato.

Cordialmente

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

[#29]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Devo programmare in modo ingegneristico perché per me, anche se per gli altri sembra una cosa banale, non è banale tutto ciò, troverei molto più facile preparare esami difficili, fare un lavoro (non intellettuale ovviamente vista la mancanza di competenze), costruirmi un fisico superiore alla norma o cose del genere. Per me trovare anche una sola ragazza richiede uno sforzo notevole e anni di lavoro, mentre ci sono molte persone che escono e la sera stessa vengono approcciate o approcciano con percentuali di successo anche alte, oppure riescono ad aver sempre qualcuno interessato negli ambienti che frequentano o tramite amicizie in comune. Vista la mia condizione di partenza sarebbe un risultato già ben più che soddisfacente. Se non programmassi nulla e "non ci pensassi" perderei anni e basta. Di figuracce, approcci e di rifiuti comunque ne ho già fatti/ricevuti, non è che cada totalmente dalle nuvole, anche se è vero che non ho lavorato in modo sistematico e continuo come consiglia il dottore Santonocito, né avuto "supporto" altrui. Quando mi descrivevo in modo anonimo è perché effettivamente è così. Non che la cosa sia necessariamente negativa, però sì, non è che spicchi per una qualità, fisica o caratteriale o economica, particolare. Alla mia età esserne sprovvisti fa calare di molto le possibilità, siccome le ragazze, essendo a quest'età molto corteggiate, hanno molto l'imbarazzo della scelta, tra coetanei, uomini più grandi ecc. Dall'altro riconosco di non avere difetti/impedimenti, estetici/caratteriali/fisici ecc, repellenti o comunque che obiettivamente rendono difficile il relazionarsi con gli altri. Seguirò il consiglio del dottore e aggiornerò.
[#30]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

...e farsi avanti con il target 17/19 anni?
[#31]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Potrei solo tramite faceboo. Gli ambienti che frequento sono formati da studentesse
[#32]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

anche le 17/19enni sono nella maggior parte studentesse.
Se le vuole lavoratrici, deve frequentare negozi di tendenza che solitamente assumono quel target.
[#33]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
No intendevo che in genere gli ambienti che frequento sono popolati da 20 25enni. Non mi interessa che lavorino. E salvo certi limiti neanche l'età
[#34]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

il fatto che lavorino o meno rappresenta invece un dettaglio non da poco, dato che rappresenta quela differenza tra le sue possibilità economiche e quelle dell'altro.
Nonchè tra ciò che è raggiungibile e ciò che non lo è, cio che è minimo atteso e ciò che è gradito dono.
Economicamente parlando, si può essere povero tra i ricchi, o ricco tra i poveri.
[#35]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Alla mia età non conta la posizione economica, e le ragazze che lavorano sono talmente poche che anche se fosse il campione che mi perdo è praticamente trascurabile (inoltre non capisco perché una ragazza che lavora dovrebbe escludermi perché non lavoro, come pure non succede il contrario, o ci sono un sacco di uomini con una buona carriera lavorativi completamente inadeguati sul fronte sentimentale). Ciò che conta è la bellezza e la popolarità. Seguendo il consiglio del dr. Giuseppe mi conviene trovarmi un gruppetto di 2-3 ragazzi e andare a provarci con chiunque. E, nel frattempo, continuare a migliorare l'aspetto (mi manca poco e ho più o meno raggiunto il mio potenziale massimo "naturale" per la mia età e genetica) e fare quell'esperienza sufficiente perché poi possa di tanto in tanto anche qualcuna si interessi a me e non solo il contrario, questo velocizzerebbe molto il miglioramento della vita sociale, come detto dal dottore, piuttosto che andare inserendosi per ambienti (che richiede un sacco di tempo per inserirsi, trovarsi bene ecc ecc). E magari con una vita sociale molto attiva riesco anche a trovare una ragazza invece che accontentarmi di andarci e basta (chiaro nelle condizioni in cui sono non ho speranze, pur essendo "psicologicamente" pronto a mandare avanti un rapporto). Dopo che riesco a farmi quel po' di esperienza e ad avere almeno una storia di media durata mi sento soddisfatto su quasi tutti i piani, mi manca solo quello lavorativo.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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