Sono scoraggiata

Gentili dottori, sono una ragazza timida e in questo periodo sono molto scoraggiata, e anche gli altri iniziano a notare qualcosa di diverso in me.
Ero una ragazza che si mostrava solare, ora sono diventata pessimista e vittimista.
Prima avevo qualche amica di convenienza che mi usava quando servivo, e dato che ora non servo a niente non vengo più considerata, semmai giudicata.
Avevo qualche amica vera, che apprezzava il mio lato buffo, ironico.. anzi che tirava fuori la mia ironia e simpatia e grazie alla quale ero quasi uscita da quel blocco che è la timidezza. Ma dopo alcuni fraintendimenti molto è cambiato, e ora so per certo di aver perso la sua stima, e anche la stima di altri amici che credevo veri. Tutti si allontanano da me alla fine, ed è sicuramente colpa mia.
Non ho la stima di nessuno, nemmeno autostima (ora mi direte che le due cose sono interdipendenti).
Inoltre non riesco a terminare gli studi, nonostante sia piuttosto brava nello studio, ma l'ansia mi ha bloccata.
Cosa devo fare per andare avanti?
Mi sento fallita, inutile, scoraggiata, sola, negativa.
Vorrei vivere il presente ed essere felice, ma così.. sola contro tutti, senza un vero obiettivo.. come faccio?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, descrive una situazione di sconforto in almeno due ambiti importanti della sua vita, ovvero lo studio ed i rapporti interpersonali.

E' possibile che ci sia qualcosa nel suo comportamento che non l'aiuta a mantenere dei rapporti sereni con gli altri, così come è possibile che alcuni rapporti semplicemente finiscano, senza una vera ragione.

Da qui, non è facile comprenderlo. Ma una cosa risulta evidente. Ovvero che lei tenda molto a colpevolizzarsi da una parte, e a descriversi come una vittima delle persone dall'altra. Non dev'essere facile rapportarsi con gli altri, se li viviamo così.

Ha difficoltà a far valere il suo parere, a confrontarsi con gli altri, ad esprimere dissenso e difendere i suoi diritti?

In passati consulti le era stata prospettata l'idea di un consulto con uno psicologo "dal vivo", per lavorare concretamente sui problemi che ci proponeva, tra cui anche il blocco negli studi. Ha preso in considerazione questa opportunità?

Altrimenti, corre il rischio di cadere nella "trappola della lamentela": ovvero, concentrarsi tanto sui problemi (e poco sulle soluzioni), e convincersi magari che non si possono affrontare...

Che ne pensa?
[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
anche io, come il collega, le dico che da qui è difficile sapere cosa le stia capitando, oltre a leggere la sua tendenza alla commiserazione.

Lei parla di modifiche comportamentali recenti, mentre prima era solare e sorridente….

E' successo qualcosa di recente?

La sua infanzia come la ricorda?
E' stata amata, rinforzata in autostima e sicurezza in se stessa?
Che rapporto ha con i suoi genitori?

Ha un amore, un ragazzo…?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Cosa devo fare per andare avanti?<<
il suo disagio non può essere affrontato on-line, ma solo consultando un Collega di persona, meglio se specializzato in psicoterapia.
Si è mai rivolta ad uno psicologo di persona?
Come mai ancora non non lo ha fatto?







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it