Emetofobia

Salve a tutti.
Vorrei esporvi il mio problema in merito al mio stato di salute. Sono emetofobica da che ho memoria. Come ben sapete è la fobia legata all'atto del vomito. Il problema è che mi crea stati di ansia altalenanti: alterno giorni in cui conduco una vita "normale" e sono felice a giorni in cui non esco di casa con una nausea perenne prendendo digestivi o leggeri farmaci per la nausea. Mi capita di avvertire questa sgradevole sensazione subito dopo i pasti. 5 minuti dopo aver mangiato penso che starò male, il pensiero raggiunge lo stomaco e il 70% delle volte ho realmente la nausea. Credo anche di aver maturato un lieve problema con il cibo. Mangio poco e male e spesso confondo appetito con nausea. Prendo la macchina solo quando è strettamente necessario. Insomma ansia e nausea sono sempre correlate. Sto cercando di combatterla soffocando gli attacchi di ansia e cercando di convivere al meglio con la fobia anche perchè a settembre inizierò l'università (ostetricia neanche a farlo apposta) e sarò una studentessa fuori sede. Voglio studiare ma non so se sto facendomi del bene convivendo con questi disturbi oppure dovrei aiutarmi con gocce ecc ecc. Ho paura di avere momenti, specie quando non sarò a casa, in cui avrò bisogno di aiuto perchè quando arriva l'ansia legata alla fobia riesco a non uscire per giorni e questo non potrò permettermelo. Voi cosa mi consigliate? Sperando in una Vostra risposta. Distinti Saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il suggerimento è quello di rivolersi a un nostro collega in presenza dato che i suoi disagi si trascinano da parecchio tempo e si ripercuotono sulla sua qualità di vita.

E' necessaria una valutazione specialistica diretta per poi riflettere sule percorso da seguire per far fronte in modo efficace ai suoi sintomi,
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/700-emetofobia-la-paura-del-vomito.html

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

ben ritrovata!

Avevamo già suggerito in passato una consulenza psicologica ed eventuale psicoterapia... l'ha poi fatto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio Dottoresse della vostra risposta tempestiva.
Dottoressa Pileci non ho effettuato alcuna visita/consulenza con alcun tipo di professionista (dottore,psicologo ecc.) Economicamente non potrei permettermi sedute ed inoltre sono un tantino "scettica" (parlo della terapia cognitivo-comportamentale) a causa di esperienze passate non andate a buon fine. (Una persona a me vicina ha affrontato la terapia cognitivo-comportamentale senza esiti, anzi il suo stato di ansia è addirittura peggiorato con il passare del tempo). Io mi trovo in alto mare. Basta una piccolezza, un notizia negativa o un semplice mal di pancia per far scoppiare ansia e fobia. Credo fortemente che la prima persona che può aiutarmi sono io stessa. Ci sto provando e dei risultati anche se minuscoli li vedo. Ho paura però di ricadere in uno stato grave del mio "disturbo". Il farmacista mi ha consigliato solo delle gocce a base di erbe naturali per l'ansia lì dove si dovesse manifestare più prepotentemente. Sono consapevole che avere una "sicurezza" come gocce, pillole ecc ecc mi farebbe stare psicologicamente più tranquilla.Il mio cervello penserà -tranquilla, se starai male hai sempre la soluzione in borsa!- Ed è buffo e inquietante allo stesso tempo che la mente sia tanto potente. Voi cosa mi consigliate? esclusa la terapia ovviamente.
Grazie alle Dottoresse Laura Rinella ed Angela Pileci per la Loro disponibilità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
" Credo fortemente che la prima persona che può aiutarmi sono io stessa."

Gentile Utente,

questo è un buon punto di partenza, ma è anche vero che se Lei avesse saputo da sola come stare bene, lo avrebbe senz'altro già fatto.

Comprendo il desiderio di avere una "sicurezza" sempre con sè, ma il farmaco da portare sempre nella borsa è solo una rassicurazione che non Le risolve il problema, semmai lo accentua perchè Le dà l'illusione di una rassicurazione temporanea.

Quanto alle perplessità sulla psicoterapia, dovrebbe provare e non affidarsi a ciò che Le dicono gli altri. Un giorno sennò troverà anche l'amico che Le dirà che le gocce non funzionano....

"Voi cosa mi consigliate? esclusa la terapia ovviamente. "
Lei che cosa si aspetta da uno psicologo?
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