Atteggiamenti ragazzino

Buonasera,
mio figlio di 12 anni ha degli atteggiamenti che definirei poco maschili. Non compete mai in modo fisico con gli altri nonostante sia anche abbastanza robusto, neanche con il fratello più piccolo. E' molto affettuoso con la mamma, con le nonne, con la madrina, ma non con me o con altre figure maschili della famiglia. Per il resto, veste in modo normale, è studioso, gli piace la tecnologia. La mia impressione è che sia poco "mascolino" nei movimenti, nel correre, nell'andare in bici ecc.
Come ci consigliate di comportarci ?
saluti.

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, ci sono molti modi di essere " maschili" non è necessario essere competitivi, aggressivi, il ragazzo .." è studioso , gli piace la tecnologia e non compete in modo fisico ".. Ci sono molti modi di essere competitivi nella vita, si può " battere l'altro" in modi più sottili, essere più intelligenti, più capaci, più pronti.. cerchi di non preoccuparsi troppo.. e cerchi anche di valorizzarlo questo ragazzo, gentile,che dell'approvazione del padre ha bisogno.. come tutti i figli.. meno ansie e più rinforzi positivi, sono secondo me i comportamenti efficaci..
Cosa ne pensa.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
sono dello stesso parere della collega. Ad ogni modo, analogamente a quanto avviene con i medici e dentisti, anche con gli psicologi si possono fare e anzi sono auspicabili delle visite di controllo a fini di prevenzione.

Nel caso sarebbe bene che tutta la famiglia o almeno anche i genitori si rechino dallo psicologo, anche perchè eventuali terapie dei minori necessitano solitamente della collaborazione dei genitori.

Se ci fosse uno psicologo nella scuola potrebbe essere consultato.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Francesca Orlando Psicoterapeuta, Psicologo 7
Gentile utente,
in accordo con le colleghe mi sento di consigliarLe un atteggiamento più benevolo nei confronti di suo figlio, meno esigente rispetto alle tematiche espressive di genere, come Lei cerca di far intendere.
L'atteggiamento di suo figlio sembrerebbe infatti dimostrarLe di temere il suo giudizio e forse anche un suo qualche atteggiamento, poichè tende in maniera esclusiva a rivolgersi alle figure femminili della famiglia.
Forse suo figlio la percepisce una persona dominante e per questo difficile da poter avvicinare e con cui aprire una relazione.
Lo aiuti a credere di più in se stesso, ma soprattutto cominci Lei ad accettarlo per come è. Anche con le sue paure.

Cordialmente

Dr.ssa Francesca Orlando
Psicologa Psicoterapeuta
www.francescaorlandopsy.altervista.org

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Di concerto con le Colleghe, anche io le dico che non esistono modi universalmente riconosciuti ed omologabili di essere "maschi"
Essere mascolini non equivale a fare a botte o essere dominanti e scontrosi, anche la dolcezza e la gentilezza appartiene all' universo maschile, così come le ansie e le paure.
Eviti di pensarlo come inadeguato e di catalogare come giusto o sbagliato i suoi comportamenti. Forse una figura partenza più vicina, accogliente e meno giudicante, lo aiuterebbe ad avvicinarsi anche a lei.

Le riposto qualche spezzone di alcuni miei articoli sulla importanza delle figura paterna e le allego alte letture, potrebbero orientarla

" Anticamente la figura paterna, era abbondantemente ingessata, rigida, quasi anaffettiva, era correlata al ruolo lavorativo, sempre e comunque fuori casa. I papà di oggi, sono tattili, accuditivi, cambiano i pannolini, passeggiano insonni durante le lunghe notti, sbadigliando e cullando ritmicamente il piccolo, sperando che il sonno possa prendere il sopravvento al pianto. Per le donna, diventare madre, è un percorso sicuramente più semplice, facilitato dall’ossitocina, l’ormone dell’accudimento e dal processo di imitazione del comportamento delle loro madri e nonne..."

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4405-genitori-e-figli-maschi-istruzioni-per-l-uso.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3143-19-marzo-festa-del-papa-si-festeggia-il-padre-biologico-o-il-padre-acquisito.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2438-diventare-maschi-adulti-il-difficile-percorso-dell-identita-sessuale-maschile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/389-il-padre-in-psico-sessuologia.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio vivamente della considerazione ricevuta e dei preziosi consigli dei quali in famiglia terremo certamente conto, ma gli amici e compagni? Le nostre paure sono soprattutto che venga magari deriso e si isoli dal gruppo.
Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La " base sicura" si forma in famiglia, il resto è fuori da voi è da lui.
Un bambino/ragazzino sostenuto ed amato in casa, sarà sicuramente meno permeabile a critiche ed attacchi dei coetanei.
Offritegli, soprattutto lei che è il genitore " omologo" (dello stesso sesso), uno spazio di ascolto attivo ed empatico, i problemi si affrontano in corso d' opera.
Cari auguri