Concludendo mi chiedevo se tutte queste mie paure possano incidere sulla mia salute

salve sono un ragazzo di 38 anni .un anno fa o ricevuto una bella notizia che presto sarei diventato papà e la cosa mi a reso molto felice.ora provo ad descrivere cosa mi e successo,una sera ero sul divano di casa ed o avuto delle contrazioni dei muscoli pettorali e da persona ignorante in materia mi sono spaventato ed ho iniziato a pensare di non veder nascere e crescere mio figlio.dopo sono iniziati i seguenti disturbi cioè lieve dolore fianco sx,e leggendo sul web le possibile cause del fastidio si parlava anche di un brutto male. e da allora faccio sempre gli stessi pensieri ossessivi cioè ogni volta che vado in bagno controllo le feci ,e cerco sul web come devono essere,se ho diarrea ne cerco la causa e il perchè ecc ecc ecc. concludendo mi chiedevo se tutte queste mie paure possano incidere sulla mia salute. spero di essere stato abbastanza chiaro distinti saluti
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile Signore,

Le emozioni intense, comprese quelle positive, possono dare luogo a tutta una serie di pensieri e di reazioni fisiche che, talvolta, vengono interpretate in maniere disfunzionale. Probabilmente, dopo aver ricevuto la notizia della nascita di suo figlio, le sarà capitato di provare ansia per il futuro, magari associata a sentimenti d'inadeguatezza ("Sarò in grado di fornirgli tutto ciò di cui ha bisogno?", "Sarò un buon padre'"), reazione del tutto normale dinanzi a un evento di così grande importanza per la sua vita. Tuttavia, l'aver interpretato un semplice malessere al petto, le cui cause possono essere molteplici, come qualcosa di grave l'ha spinta a ricercare in rete informazioni che fossero in linea con la sua visione delle cose (ovvero con l'idea di avere un problema di salute), le quali hanno ulteriormente contribuito ad alimentare le sue preoccupazioni. Tenga conto che la maggior parte delle informazioni che legge sui vari siti/blog offrono spesso una interpretazione irrealistica e catastrofica di sintomi che, nella maggior parte dei casi, possono rivelarsi banali. Il nostro organismo è costantemente soggetto a diverse sensazioni che, nella maggior parte dei casi, si tende ignorare; tuttavia, in condizioni particolari (per esempio quando siamo in preda a una forte emozione) possiamo attribuirgli una connotazione patologica che si rivela, nella maggior parte dei casi, infondata. Il fatto che un dolore al petto possa essere indice di una qualche patologia non implica necessariamente che lei ne sia affetto. Solo un accurato esame medico condotto sulla sua persona infatti può eventualmente rivelarle la presenza di un problema di salute. Inoltre, se effettivamente avesse avuto un problema di salute così grave come lei sospetta, credo che in un anno avrebbe avuto diversi sintomi e occasioni per accorgersene. Il consiglio che mi sento di darle è quello di prestare minore attenzione alle sensazioni fisiche e di concentrarsi di più sulle sue attività quotidiane e, soprattutto, sull'accudimento di suo figlio. Ciò oltre ad accrescere il suo benessere e il suo senso di efficacia personale, potrebbe contribuire a distrarla dalle preoccupazioni associate alla salute. Inoltre, quando le capita di avere pensieri negativi connessi a problemi di salute, anziché andare a cercare sul web le cause, provi a monitorare l'emozione che prova (dandole un punteggio da 1 a 100) e poi cerchi d'individuare le prove a favore dell'ipotesi che lei abbia un problema di salute e quelle che invece smentiscono questa ipotesi. Alla fine provi a formulare un pensiero che tenga conto sia delle prove a sostegno della sua idea di stare male, sia delle prove che invece la smentiscono (per esempio: "Ho la diarrea e ciò potrebbe indicare la presenza di una malattia grave, ma è pur vero che ieri ho fatto visita a Tizio che era a letto col virus intestinale e quindi potrei semplicemente avere una forma influenzale che si risolverà in poco tempo") e valuti nuovamente quanto l'emozione iniziale è diminuita. Questo semplice escamotage l'aiuterà a ridurre l'ansia e a formulare pensieri meno ansiogeni in merito alla sua salute. Se nonostante questi tentativi le sue preoccupazioni continueranno a interferire con la sua vita quotidiana, potrebbe considerare l'idea di parlarne con uno psicologo. Per ogni necessità, resto comunque a sua disposizione.

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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dopo
Utente
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grazie della risposta credo che faro come lei dice.anche perchè la settimana scorsa ho fatto le analisi e risulta tutto nella norma.