Tradimento?

Sono omosessuale, fidanzato da 9 anni, in procinto di andare a vivere assieme al mio partner.
Una relazione sana, "normale", fatta di alti e bassi. Fatta di sorrisi, giochi, e naturali discussioni. Siamo cresciuti assieme, cambiati, ma conserviamo la voglia di condividere le nostre vite.
Il sesso non é come i primi anni, credo sia normale, ma siamo sempre attratti l'uno dall'altro. Ultimamente ci siamo detti che dovremmo farlo più spesso, ma quando succede é sempre bello.

Mi sono reso conto che in questo periodo, quando mi capita di alzare il gomito, assumo dei comportamenti troppo ambigui con altre persone. É un assecondare impulsi sessuali. È un eccitarsi perché stai vivendo situazioni trasgressive. É un vivere il momento.

É un "gioco" che fermo appena in tempo, ma che ogni volta rischia di degenerare.

Non voglio dare colpa all'alcool, alla mia etá sarebbe stupido, ma se da sobrio mi controllo con serenità, bevuto un bicchiere di troppo mi concedo l'eccitazione del momento.

Il giorno dopo, riacquistata lucidità mentale, mi sento in colpa. Mi ripeto che sono un coglione perché ho tra le mani un ragazzo d'oro che amo e che rischio di perdere per un impulso sessuale momentaneo.

Non so se parlargliene. Non so se quello che ho fatto, per quanto non sia sfociato in un bacio o in un rapporto sessuale, sia comunque un tradimento. Non so cosa pensare di me?

Spero possiate dare un po' di chiarezza a questa fase della mia storia.
Grazie.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Ultimamente ci siamo detti che dovremmo farlo più spesso, ma quando succede é sempre bello.>>

Gentile Ragazzo,
in tante coppie la frequenza dei rapporti costituisce un problema, perché capita normalmente che su questo aspetto non ci si trovi d'accordo, indipendentemente dalla loro qualità e dalla soddisfazione che ne consegue.
Scrive che vi siete detti che dovreste intensificare la vostra vita sessuale: chi dei due ha affrontato per primo il discorso? Quali "soluzioni" avete pensato o attuato per far sì che ciò avvenga? Quali sono, a suo avviso, gli ostacoli o le difficoltà da superare?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve Paola,
penso di essere stato io il primo a parlarne, preso dall'euforia del "dopo rapporto" é stata una frase detta in totale spontaneità. Successivamente si é trovato anche lui a dirla, sempre in uno di questi momenti. É sicuramente una constatazione di entrambi.
Ci siamo però fermati a questo. Sono rimaste parole dette e lasciate lì.

Gli ostacoli possono essere gli impegni professionali, sociali, e la mancanza di uno spazio nostro dove stare assieme. Forse anche il parlare poco di come viviamo il sesso ha la sua incidenza.

Io con lui sto bene, lo amo, e non posso immaginarmi senza.
Ma allora perché in questo periodo mi trascino, se pur da ubriaco, in certe situazioni?

E soprattutto, pur senza essere arrivato ad un tradimento "effettivo", mi sento deluso da me stesso. Sento di aver toccato il mio limite personale. Ho bisogno di metabolizzare questi eventi.

Grazie.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Ma allora perché in questo periodo mi trascino, se pur da ubriaco, in certe situazioni?>>

Secondo Lei il fatto di "flirtare" con altre persone proprio in questo periodo può in qualche modo essere accostato all'essere in procinto di andare a convivere?


<<Ci siamo però fermati a questo. Sono rimaste parole dette e lasciate lì.>>
<<Forse anche il parlare poco di come viviamo il sesso ha la sua incidenza.>>

E allora, dal momento che questa esigenza è di entrambi, perché non parlarne meglio ed in modo costruttivo, soprattutto in virtù della svolta che state per dare alla vostra relazione?

Prego.

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non lo so se inconsciamente l'andare a convivere possa aver insinuato questi meccanismi. Consciamente non credo.
Mi é capitato di pensare piuttosto che lo faccia per insicurezza. Per cercare nell'interesse degli altri delle conferme personali. Ma é sempre stato nella mia natura un comportamento di questo tipo. Quello che mi sta spaventando é che in questo periodo sto coinvolgendo in questo "gioco" il lato fisico, sessuale. E non va bene. Non voglio perdere il mio compagno.


É quello che voglio. Voglio che il sesso sia una nostra prerogativa. Voglio avere con lui non solo un'unicità emozionale ma anche sessuale. E voglio usare comportamenti e parole per raggiungere questo obiettivo.


La domanda che continuo a farmi é se sia giusto dirgli quello che ho fatto. Sapendo che se pur non sia mai arrivato ad un bacio, ad un rapporto orale o altro, ho comunque "lasciato entrare" nella mia eccitazione altre persone.

Grazie di nuovo Paola.
[#5]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<La domanda che continuo a farmi é se sia giusto dirgli quello che ho fatto.>>

La mia risposta -ma, ribadisco, è la mia e dunque gliela propongo come consiglio e non certo come prescrizione- è che non è giusto.
Innanzitutto perché non ha fatto niente e in secondo luogo perché è una cosa privata (<<Per cercare nell'interesse degli altri delle conferme personali. Ma é sempre stato nella mia natura un comportamento di questo tipo.>>) che deve risolvere tra sé e sé, non riguarda i sentimenti o l'attrazione nei confronti del suo compagno, che continuano ad essere vividi e indiscussi.
Sarebbe semplicemente un alleggerirsi di un peso, con l'alibi della sincerità a tutti i costi, ma significherebbe scaricare quel peso sulle spalle del suo uomo, che si troverebbe così lui nell'impaccio di capire cosa fare, senza aver fatto nulla...


<<ho comunque "lasciato entrare" nella mia eccitazione altre persone>>

Quindi non ha fatto nulla di straordinario!
Sarebbe troppo facile non tradire se non ci si sentisse attratti da altre persone e da altre esperienze al di fuori del proprio partner. Ciò che è più difficile è scegliere di restare fedeli NONOSTANTE non si vada in giro per il mondo con il paraocchi.
Capita più o meno a tutti di lasciare o fare volontariamente entrare altre persone nella propria eccitazione, anche quando si fa l'amore con il proprio partner, ma questo a mio avviso resta un fatto intimo e privato che nulla toglie all'atto (rendere l'amore un fatto) che si sta compiendo e ai sentimenti e alle emozioni che lo accompagnano.

Saluti.

[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
<< ...che deve risolvere tra sé e sé, non riguarda i sentimenti o l'attrazione nei confronti del suo compagno, che continuano ad essere vividi e indiscussi.>>

É ciò che ho giá iniziato a fare. Voglio capirne le cause, rielaborarle con l'intenzione di non "scivolare" nuovamente. Voglio risolvere la questione. E se non dovessi riuscirci autonomamente chiederò l'aiuto del mio compagno prima di fare il "tonfo".



<<Sarebbe semplicemente un alleggerirsi di un peso, con l'alibi della sincerità a tutti i costi, ma significherebbe scaricare quel peso sulle spalle del suo uomo, che si troverebbe così lui nell'impaccio di capire cosa fare, senza aver fatto nulla...>>

Ho considerato questa possibilitá, e non é la prima persona a farmelo presente. E penso ci sia un fondo di verità nel loro significato. Ha ragione, lui non ha fatto nulla. Io ho commesso un errore, ma ho anche fatto qualcos'altro: ho saputo resistere. E l'ho fatto per amore.



<<Sarebbe troppo facile non tradire se non ci si sentisse attratti da altre persone e da altre esperienze al di fuori del proprio partner. Ciò che è più difficile è scegliere di restare fedeli..>>

E io ho scelto di restare fedele. Sono passato dalla strada più pericolosa, ma alla fine ho scelto di essere fedele.

Grazie Paola. Grazie alle sue parole che mi hanno permesso di trovare i giusti spunti di riflessione.
Ora ho un po' di lavoro da fare su me stesso.

Buona vita!
[#7]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Altrettanto.
Ne abbiamo davvero tutti tanto bisogno.