Narcisismo?

Buongiorno,
provengo da una famiglia distrutta da una separazione molto lunga e dolorosa, dove molto è stato caricato sulle spalle di noi figli con i conseguenti disagi come ansie, sensi di colpa, rabbia ecc. Su spinta dei nostri genitori abbiamo cercato di fare di tutto per aiutarli a risolvere le cose ma nulla è servito, anzi. Credo che mio padre corrisponda al profilo del narcisista, è sempre stato freddo, poco interessato, irascibile, spesso violento e entrambi i genitori ci hanno sottoposto a ricatti morali che hanno stimolato in noi grande delusione, rabbia, tristezza e sensi di colpa. Ora, ho paura che il modo in cui sono stata cresciuta e trattata abbia fatto crescere in me delle insicurezze e della rabbia che mi portano a non vivere con serenità il presente. Sto con un ragazzo da 10 anni, mi è stato vicino a modo suo anche se non sempre mi ha capita, ma da qualche anno vedo in lui degli atteggiamenti di mancanza di rispetto e irascibilità nei miei confornti che mi preoccupano. Lui dice che mi ama, ma io sto cominciando ad avere dei dubbi perchè non so se queste sue raezioni sono stimoltai da miei precedenti comportamenti (so che sono stata pesante e spesso esagerata e violente nelle reazioni) che lo hanno esasperato, oppure se lui è semplicemente così e me ne sto accorgendo ora. Sicuramente non voglio stare con una persona che mi manca di rispetto ma al tempo stesso riconosco i miei errori e sono pronta a mettermi in discussione per capire se si può migliorare. Il mio ragazzo è una persona molto sensibile, ma fatica a lasciarsi andare e noto che tende a trattare peggio le persone a cui vuole bene, con dure critiche, urli e a volte insulti. Mi chiedo a questo punto se devo fare io un lavoro su me stessa vista la mia storia familiare oppure se l'essere abituata a vivere in un ambiente così mi abbia portata inconsciamente ad innamorarmi di un uomo che ha questo tipo di reazioni. E' possibile da questa situazione possibilmente senza aiuti esterni? C'è ancora speranza di miglioramento?
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
essere immersi e crescere in un contesto familiare con dinamiche complesse e distorte certamente non giova al proprio benessere e rischia di incidere sulla futura vita affettiva dell'individuo, sia in termini di scelte sia in termine del proprio modo di porsi nei rapporti ,essendo poi la famiglia matrice delle nostre future relazioni .
Questo in linea generale, non la regola, ogni caso è a sé.

<Ora, ho paura che il modo in cui sono stata cresciuta e trattata abbia fatto crescere in me delle insicurezze e della rabbia che mi portano a non vivere con serenità il presente. >

In ogni caso se questi sono i suoi timori e se non vive serenamente la sua vita, riferirsi a un nostro collega sarebbe opportuno tanto più che ci espone difficoltà e scontri accesi nella relazione con il suo partner.
Ciò che accade in una coppia è determinato dai contributi di entrambi , la vostra relazione sembra comunque abitata da dinamiche disfunzionali. Bisognerebbe andare più a fondo per comprendere di più in merito alle sue domande, alla scelta compiuta e ai comportamenti di entrambi.

Per questi motivi, le suggerirei dunque di rivolgersi a un nostro collega, da sola oppure anche in coppia (indicherei l'approccio sistemico-relazionale), se desiderate entrambi dare una svolta al vostro rapporto, in un senso o nell'altro.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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