Crescere?

Buonasera, sono una ragazza di 26 anni.

Sana, senza deficit alcuno, vivo con mio padre e sua moglie, lavoro con mio padre, lui ha aperto una ditta per me, per permettermi di lavorare in questi tempi di crisi.

D'estate faccio 2 lavori, finchè posso;inoltre curo la casa, faccio la spesa, cucino, pulisco, esco poco, faccio di tutto per essere una brava persona. Faccio volontariato, non bevo e non mi drogo. Io devo essere BRAVA. perchè?

Perchè non riesco a fare a meno di fare le cose solo perchè sono quello che gli altri si aspettano da me? Perchè a chiunque mi chiede un favore lo metto al primo posto ed all'ultimo ci sono sempre io? alle volte arrivo alla sera che non ho mai pensato a me, neanche una sola volta. Con la conseguenza che spesso sono trasandata, mal curata. Non lo faccio perchè mi odio, semplicemente non ne ho tempo. Non ho tempo di andare dal parrucchiere, a fare shopping. Passano mesi prima che mi compri anche un solo paio di pantaloni.

Perchè sono così severa nei miei confronti, ogni errore anche il più banale va severamente punito, non mi autoinfliggo dolore, ci mancherebbe ma mi mortifico mentalmente.

Perchè devo sempre dimostrare agli altri che vale la pena essere mio amico, quando non pretendo lo stesso dagli altri nei miei confronti? Penso spesso che le persone possano fare a meno di me.. e allora mi carico dei loro problemi pensando che così nessuno mi abbandoni.

Ma ogni volta mi perdo il bello e mi rimane solo il lavoro....
Non ho Hobby.. so solo lavorare.. essere seria composta e mirante verso quella perfezione che non mi appartiene. Perchè diciamocelo io non sono perfetta,anzi, sono smemorata, distratta, goffa e cicciottella..
Alle volte mi scopro gelosa degli altri, per come ottengano quello che vogliono senza sforzi apparenti.. e io rimango sempre più indietro ad arrancare.

Ho sempre voluto essere Adulta, seria.. ora invece sono vecchia, superata.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, questa severità viene da lontano , dalla bambina brava che lei è stata.. Brava per non deludere, per meritare l'amore, per essere all'altezza, forse.
Non ci dice niente della sua famiglia di allora, di suo padre, di sua mamma..
la mamma ?, sembra che lei abbia subito un trauma, un grande dolore.. separazione, lutto .. e che si sia sentita sola e tenuta a meritarselo l'amore e la cura.
Per poter meglio aiutarla dobbiamo sapere qualcosa di più della sua storia..intanto faccia , di obbligo una cosa per sè ogni giorno, tempo o non tempo..
Rivedere le priorità bisogna, che oltre tutto ad essere così brave, troppo, la gente si abitua e non basta mai..
L'aspettiamo per restare in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare che Lei sia molto lucida sul Suo disagio, sulle modalità relazionali che utilizza e sulle finalità (più o meno inconsapevoli) per le quali sceglie di essere così.
A questo punto allora, poichè il consulto on line ha dei limiti, il mio suggerimento è quello di rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta esperto che possa aiutarLa a modificare questo schema relazionale che Le rende la vita più pesante.

In altre parole dovrebbe imparare a dosare meglio ciò che fa per gli altri: sia Lei, sia la Collega dott.ssa Muscarà avete ben delineato e ipotizzato le ragione che possono spingere una persona ad essere così propensa verso gli altri, trascurando se stessa.
E' dunque necessario liberarsi di questa modalità o almeno renderla più flessibile (in quanto molti aspetti sono carini, ad esempio la grande sensibilità che ha verso gli altri) per poter vivere più serenamente.

"Ma ogni volta mi perdo il bello e mi rimane solo il lavoro...."
Visto che ne è consapevole e dal momento che tutto ciò potrebbe minare la Sua autostima, non esiti a contattare uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la vostr rapida risposta,

La mia famiglia... Mio padre è stato spostato 2 volte, la prima con una signora con la quale ha avuto un figlio, poi è stato con mia madre per anni con la quale ha avuto 4 figli compresa me, e negli ultimi 20 si è risposato con la donna con la quale vive.

Mia madre non è morta, semplicemente non siamo compatibili, lei non ha mai avuto occhio per la casa o per i figli, che c'entra ci ama alla follia, semplicemente non era brava ad allevarci.

Io dei 4 figli sono l'unica che è rimasta a vivere con mi padre, carattere non semplice, autoritario.

A volte non so se per scelta di mio padre, che pretende che un giorno lo sostituisca in oppure del pessimo carattere che ho, sento il dovere di caricarmi anche dei problemi che hanno i miei fratelli, in special modo di mia sorella.. tutti più grandi di me e non di poco.

La realtà vera è che continuo a fare errori, degli stupidissimi errori e molte volte sento di meritarmi il tipo di vita che ho.

Vorrei essere indipendente, vivere da sola, autogestirmi più che gestire.. vorrei poter dire un giorno.." oggi vado al mare.. non faccio nulla", a casa non è concesso.. si lavora tutti i giorni,, anche la domenica... se non si è in ufficio... c'è la casa a cui badare.

Riesco a malapena a trovare del tempo per il mio ragazzo.. solo 4 ore il sabato sera.. e a volte neanche quello..

Sono stanca.. di tutto e di tutti



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sembra che la mission a casa Sua sia quella del dovere e lavoro.
Tuttavia Lei che cosa fa? Rafforza con il Suo comportamento questa tendenza, oppure vuole svincolarsi per poter essere davvero libera?

Lei scrive: " sento il dovere di caricarmi anche dei problemi che hanno i miei fratelli"
Ok, ma questa dinamica va spezzata, comprendendone bene i meccanismi.
Grazie ad una psicoterapia.

Cordiali saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
Recentemente ho litigato con mio padre,

ho risposto male una volta, oppure ho fatto qualcosa e non me ne sono accorta, fatto sta che ora esco di casa alla mattina e rientro alla sera.

Non sono più presente come prima, niente spesa, niente cucina.. nulla..

mi sento in colpa.. mi sento un essere senza scopo...
inutile..
non ho motivo per alzarmi alla mattina.

Il lavoro alla mattina va bene.. mio padre non c'è.. poi al pomeriggio vado in ufficio con mio padre.. che non mi rivolge la parola..
quando lo fa è solo per insultarmi..
per mettermi in difficoltà..

aspetta che mi tradisca.. che faccia qualche errore.. qualche dimenticanza.. (considerando che ne faccio di continuo) e via a trattar male..


Dovrei essere felice.. meno obblighi.. eppure mi sento male.. sto pensando sempre più spesso al senso della mia vita.
Che poi tanto senso non ce l'ha..

E allora mi rifugio in una mia fantasia, mi trovo spesso a sognare ad occhi aperti, una mia vita parallela, irreale ed irrangiugibile dove per carità, non esiste la perfezione... sono io solo che sono inscalfibile, una roccia. Pilastro della propria vita.

Inutile dire come il continuo confronto tra la mia immaginazione e il mio reale sia frustrante e demotivante.

Mi sto facendo del male da sola. Eppure so che se non mi arrendessi a certe fantasie probabilmente non arriverei a fine giornata.

perchè il tunnel è sempre più nero.. e di speranze ce ne sono poche.. cosa ne sarà di me? non lo so..