Marito gay?

carissimi dottori,
sono sposata da 7 anni con un uomo splendido, conosciuto in pochi mesi.
da subito lui ha manifestato difficoltà nell'erezione ed eiaculazione precoce.
ho ascoltando il suo passato: storie brevi terminate sempre subendo le corna, a causa della sua difficoltà nell'erezione.
ho deciso comunque di sposarlo pensando che avremmo superato tale difficoltà.
invece, la cosa è peggiorata: dopo i primi mesi in cui, con pazienza e giochini, riuscivo ad attirarlo un paio di volte al mese, con la speranza di riuscire almeno in una gravidanza, ora siamo al punto che da 7 mesi non mi bacia neanche più.
da chiarire che non è mai stato affettuoso, sono sempre stata io a cercare le coccole, ma siamo al punto che quando mi vede nuda mi ignora.
ogni tanto affrontiamo l'argomento e le sue risposte sono: è un periodo stressante, sono stanco, non mi sento bene...fino a l'ultima: non lo so, forse sono gay.
sono certa del suo amore, del rispetto, è impossibile che mi tradisca!
non so se è il caso di parlare con uno specialista o approfondire la cosa con lui.
essendo molto introverso, vorrei un consiglio su come affrontare l'argomento, su cosa chiedergli perché, secondo me, lui non vuole conoscere il suo vero problema: teme la reazione del padre, dei fratelli, degli amici con cui deride sempre gli omosessuali!
io lo amo e mi rendo conto di aver aspettato troppo!
ma ora voglio aiutare lui ed anche me perché, potete ben capire, che non è facile essergli fedele.
grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
quella di suo marito voleva essere una boutade o Lei ha qualche elemento per ritenere che parlasse seriamente, ossia per pensare che possa essere confuso rispetto alla sua sessualità?
Che cosa la frena nell'approfondire con lui il discorso?
Pensa che il suo compagno sarebbe disponibile ad effettuare una consulenza di coppia?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile utente spesso il timore di un difetto nella prestazione porta ad allontanarsi e ad essere sempre più freddi. L'idea di essere Gay è tipica di chi non riuscendo ad avere rapporti soddisfacenti si interroga e trae conclusioni QUASI SEMPRE scorrette! ed ecco il circolo vizioso che allontana ancora di più dai rapporti!
é necessario un intervento psicoterapico.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per l'attenzione.
Credo che seriamente lui si sia posto il quesito sulla propria identità sessuale ma, conoscendolo, so bene che non cercherà mai una risposta per timore di scoprire che possa essere positiva.
E' molto introverso, difficilmente esterna i suoi pensieri e sentimenti, tranne se non viene messo alle strette!
Prima di sposarsi, sin dall'infanzia, ha condiviso sempre il tempo libero con un gruppo di amici tutti di sesso maschile. Tra loro io ritengo ci sia un omosessuale non dichiarato, per timore sempre dei giudizi e, credo, sia anche innamorato di mio marito.
Quando ad esempio mi capita di partire per lavoro, noto da entrambi la gioia data dalla possibilità di trascorrere più tempo insieme.
Di un consulto di uno specialista, non ne parliamo... Ho dovuto aspettare 5 anni prima di vederlo fare dei semplici esami per verificare se la sua disfunzione erettile dipendesse dalla salute!
Ma ho deciso di intraprendere con lui il discorso.
Avete consigli su come posso iniziare ad offrirgli la possibilità di meditare sull'argomento, senza mortificarlo? E magari fargli capire l'importanza di fare un percorso, anche di coppia?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<ho deciso di intraprendere con lui il discorso>>

Ritengo questa una saggia decisione.

Qui ha trattato la cosa con chiarezza, delicatezza ed equilibrio, perciò penso che non le sarà difficile farlo allo stesso modo anche con suo marito.

Ciò che è più importante, a mio avviso, è che sia ben chiaro dentro di Lei quali siano le sue intenzioni e i suoi obiettivi, riguardo se stessa e riguardo la coppia (tenendo presente che potrebbero anche essere in conflitto....).
Avere una direzione l'aiuterà ad "orientarsi" in qualunque scenario si troverà catapultata.

[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott.ssa Scalco.
Il mio atteggiamento è maturato in questi anni.
Ora, il mio obiettivo è la verità, a qualsiasi costo! Credo sia la cosa migliore, o no?
Nella peggiore delle ipotesi, lo perderò...ma sapere che finalmente è libero da quella frustrazione che gli leggo negli occhi, che gli impedisce di dare e ricevere amore perché non "si comprende", sia la cosa migliore.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Ora, il mio obiettivo è la verità, a qualsiasi costo! Credo sia la cosa migliore, o no?>>

Non so se esista la cosa migliore in assoluto, ma penso che ciascuno deve valutare in base al proprio sistema di valori, alla propria storia e ai propri progetti di vita.
Di sicuro, secondo il mio modo di vedere, alla base della sua decisione c'è l'amore.
Non sarà forse facile, ma entrambi (e anche la vostra relazione) ne guadagnerete in autenticità.
Se le può far piacere, può in futuro aggiornarci su come vanno le cose.

Le faccio tanti auguri.

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara signora,
non vorrei che lei, su una battuta di suo marito, fatta magari en passant, si facesse delle convinzioni sbagliate.
Sono d'accordo col dott. De Vincentiis sul circolo poco virtuoso che si può innescare nella psiche di un uomo che presenta difficoltà nelle prestazioni sessuali. Difficoltà del genere potrebbero avere decine di eziologie perchè deve pensare che la ragione sia proprio quella? certo lei ha messo insieme tutti i tasselli che ha creduto per formare il suo bravo mosaico ma non sempre il tutto è matematica somma delle parti.
Sono d'accordo con lei nel volergli parlare francamente anche e soprattutto perchè è una donna giovane, ha un sacrosanto diritto ad una vita sessuale appagante e ad esaudire il suo desiderio di maternità, per cui, le cose si devono pur sbloccare.
Ma ciò che mi sentirei di consigliarle e di non intraprendere il franco confronto con suo marito con l'intenzione di " coscientizzarlo sulla sua vera identità sessuale".
A lei, in questo momento, interessa la coppia matrimoniale e la vita sessuale che non trova gratificante, l'eventuale resto, sarà materia di confronto di suo marito con lo psicoterapeuta. Credo piuttosto che dovrebbe porre le sue energie a convincere suo marito ad intraprendere insieme una terapia. Il resto verrà da sè.
In bocca al lupo.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#8]
dopo
Utente
Utente
Ho tenuto presente tutti i vs preziosi interventi e, poche ore fa, ho affrontato il discorso.
Mio marito ha cercato di evitarlo, dicendomi che aveva impegni, ma vista la mia insistenza si è fermato ad ascoltarmi, con un ghigno d'imbarazzo.
La sua conclusione è stata "stavo scherzando, sono sicuro di non essere gay" e "non so perché non voglio baciarti, non mi capisco, ma so che ti amo e mi piaci".
Ho provato a fargli capire che continuare così non è giusto, né per ognuno di noi singolarmente, né per il ns essere coppia. Abbiamo bisogno d'aiuto ed io sono dispostissima a condividere un percorso in terapia.
Spero rifletta e accetti la mia proposta che per ora ha nettamente rifiutato.
Non so...per tutti questi anni ho pensato a lui e ho creduto in noi.
Ma ora, qualcosa è cambiato. Mi sono resa conto che, come dice la Dott.ssa Spiezio, ho il diritto ad una vita sessuale appagante! Rifiutare le proposte giunte fin'ora è stato difficile...e, sinceramente, non so se si dovessero ripresentare quale sarebbe la mia reazione.

Vi ringrazio tutti per l'interesse al mio caso, la vostra professionalità, la capacità di "centrare il problema" nonostante le numerose cose non dette.
Mi avete molto aiutata a far chiarezza in me e ad iniziare quello che, credo, sia il mio ultimo tentativo per superare questo problema.
Spero di aggiornarvi presto con un riscontro positivo.
Grazie di cuore.
[#9]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
"Mi sono resa conto che, come dice la Dott.ssa Spiezio, ho il diritto ad una vita sessuale appagante! "
Cara Signora,
io le ho anche detto che, oltre alla vita sessuale appagante, lei ha diritto anche a soddisfare la maternità che ci dice di volere.
Ne avete mai parlato con suo marito? lui come si è posto?
Fermo restando il suo diritto ad avere un marito che la desidera non vorrei che lei diventasse pedina di un copione sempre uguale che, per l'ennesima volta, si compie nella vita di suo marito: l'essere sostituito con un altro.
Credo che il problema debba essere risolto con un buon percorso psicoterapico e magari, se lui è troppo coriaceo, le consiglio di iniziarlo da sola. All'interno di esso potrebbe anche acquisire i mezzi per convincere suo marito dell'opportunità di segurlo insieme a lei.
Le faccio tanti auguri.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa, secondo lei avrei aspettato 7 anni se avessi voluto sostituire mio marito?
E' proprio perché non permetterò che subisca la stessa, terribile, situazione...sono ancora qui!
Lui è certo che non lo tradirò mai, perché sa benissimo che sono fedele prima a me stessa, e poi a lui.
Le tentazioni che mi sono capitate, numerose, le ho superate proprio per la fiducia infinita che lui ripone in me.
Ma vorrei sapere quante donne ci sono al mondo che restano fedeli per tanti anni...

Per quello che riguarda la gravidanza, non voglio che lui mi desideri solo per quello.
I figli sono importanti ma non devono essere il legame di una coppia.
Prima vorrei "ci unissimo". Poi...magari, sarebbe fantastico, se ci "moltiplicassimo".
Grazie.
[#11]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara Signora,
" Rifiutare le proposte giunte fin'ora è stato difficile...e, sinceramente, non so se si dovessero ripresentare quale sarebbe la mia reazione"
io non ho fatto altro che leggere ciò che lei scriveva.
Non vorrei che avesse frainteso in me un benchè minimo giudizio: conosco donne che per molte ma molte meno trascuratezze da parte del partner sono state portate , non solo a tradire, ma anche a dare un calcio all'intera relazione.
Rispetto a questa evidenza e fedele al mio scetticismo sull'omosessualità inconfessata di suo marito, le volevo solo trasmettere la riflessione sul un' ipotetica (perchè un consulto on line, lei lo sa, solo su quello si può muovere)dinamica di sabotaggio del rapporto da parte del suo partner che, dato che un rapporto è sempre co-costruito, inevitabilmente invischia anche lei.
A mio avviso una psicoterapia di coppia potrà disvelare le collusioni fra voi due e portare benessere alla vita familiare.Le rinnovo il consiglio di iniziarla da sola qualora non riesca a convince suo marito.
Le faccio tanti auguri.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Credo proprio che inizierò il percorso da uno specialista da sola, visto il suo rifiuto.
Non mi sembra di avere alternative.
Grazie.
[#13]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
effettuare diagnosi difensive, mi sembra oltre che vano, molto doloroso per entrambi.
Il deficit erettivo, così come tutte le disfunzioni sessuali, ha sempre una variabile intra psichica, diadica, cioè di coppia, che dev'essere analizzata, qualunque sua l' etiologia.
La diagnosi è andrologica e la terapia si stabilisce di conseguenza

Le allego delle letture sulla complessità del d.e ed un canale salute sull' argomento

La sessualità non è mai avulsa dalla psiche e dalla coppia in cui abita



https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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