Ossessione sessuale per la fidanzata

Un appuntamento che nasceva come occasionale per entrambi è scivolato in una relazione che dura ormai da 3 anni. Una situazione di quasi convivenza per capirci.

Sapevo che LEI non era la donna adatta a me perché credo che per un rapporto felice e duraturo debba esserci anche una forte complicità professionale e culturale. Libri, film, arte, notizie. LEI non è curiosa ed è poco interessata.
Eppure LEI è una donna molto bella, dolcissima, emotivamente vicina, attenta, intelligente.

Soprattutto però è il nostro rapporto sessuale a essere perennemente idilliaco, ricco, creativo, gioioso. Tutte le mie fantasie sessuali sono indirizzate a LEI. Quando non è con me, mi capita spesso di passare ore a riguardare le foto erotiche che le ho scattato e a fantasticare su nuovi giochi. Anche LEI è fortissimamente attratta sessualmente da me e sempre disponibile a giocare in camera da letto (e altrove).

LEI ovviamente si aspetta di consolidare il nostro rapporto in modo duraturo. Un matrimonio, un figlio, una casa. Io temo che LEI non sia la donna in grado di rendermi felice completamente.

Ho anche provato a fuggire dal rapporto, trovando partner con cui ho trovato la complicità che cercavo, belle, disponibili a proseguire la relazione e anche sessualmente appaganti. Eppure sono tornato da LEI poiché il desiderio erotico verso di lei è potentissimo.
LEI è stata ancor più brava riuscendo a trasformare - pur con qualche difficoltà - i tradimenti che le ho raccontato nell'occasione rilanciare il nostro rapporto e il nostro erotismo.

Non riesco a essere completamente sincero perché ho paura di perderla e soprattutto non sono certo che queste distanze culturali rappresentino davvero un problema alla costruzione di una famiglia.

Come affronto il problema?
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Signore,
mi sa dire che cosa la spaventa di questa forte attrazione che prova per la sua partner, che definisce "ossessione" e che non riesce a vedere come valore aggiunto della vostra unione?
Immagino che per qualcuno, compreso lei, vi possa essere la convinzione che "per un rapporto felice e duraturo debba esserci anche una forte complicità professionale e culturale" e il conseguente timore che " LEI non sia la donna in grado di rendermi felice completamente".
Ma caro signore non pensa che l'amore dovrebbe anche essere scevro da troppi ragionamenti che potrebbero apparire "alibi"? qualcosa di più istintivo?
Posso però essere d'accordo con lei quando si pone il dubbio "non sono certo che queste distanze culturali rappresentino davvero un problema alla costruzione di una famiglia"
Vede caro Signore, io sposterei il focus su sè stesso piuttosto che sui presunti "difetti" della sua e delle altre (i tradimenti di cui parla)partners .Magari potrebbe scoprire di non essere un portatore di desiderio "insieme per tutta la vita".
Talvolta il senso di vita comune ci porta a pensare che per forza occorre dividere l'esistenza perchè "tutti si sposano, tutti si creano una famiglia".
Ma è la ragione ad esserne fautrice, molte volte l'inconscio va in una direzione diversa se non addirittura opposta.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Nunzia,
innanzitutto la ringrazio per la rapidissima risposta.

Lei centra il punto quando mi invita a chiedermi se sono un portatore di desiderio "insieme per tutta la vita". In effetti questa è la domanda primaria che mi pongo e che già condivido realisticamente con la mia LEI. Ma come le dicevo LEI giustamente insiste nell'avere una risposta. Posso procrastinare ancora un poco... ma non mi sembra corretto verso di LEI.

Anche perché non vedo "difetti" in LEI se non etimologicamente come qualcosa che manca a me. Se parlo di ossessione è perché una breve separazione (il tradimento) con un altra donna con cui avevo le complicità che cerco e priva di "deficienze" anche sul piano sessuale non ha retto alla potenza del richiamo sessuale di LEI (o magari non era solo quello?).
Lo sto raccontando freddamente ma anche quello con l'altra è stato un rapporto umanamente molto "caldo" che senza LEI credo potesse proseguire a lungo.
Non ha retto a causa di un desiderio forte che ho chiamato "ossessivo". Per questo mi sto interrogando ora su quest'ultimo e non sul mio inconscio desiderio di libertà relazionale. Perché - indipendentemente dalla presenza di qualsiasi altra partner - quel desiderio rimane e io non voglio mentirle ma non voglio neanche perdere l'oggetto di tale desiderio.

La ragione del mio consulto è la ricerca di una domanda che non conosco e che possa pormi per fare chiarezza con me stesso e nella mia relazione.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, penso che con questa Lei ci sia una straordinaria intesa sessuale , inoltre Lei sembra generosa e intelligente , perche'mai ci deve essere questa condivisione di aspetti professionali? Forse lei ha paura di questo suo sentimento e del legame che questo porta con se' .. Come una sorta di dipendenza..cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Signore,
"La ragione del mio consulto è la ricerca di una domanda che non conosco e che possa pormi per fare chiarezza con me stesso e nella mia relazione"
lei sta problematizzando un qualcosa che da altri, le ripeto, potrebbe essere visto come una fortuna.
Se ciò accade, io ritengo, è perchè il suo inconscio sta bussando.
Può meglio ascoltarlo e interpretrarlo attraverso un consulto vis à vis con un collega della sua zona.
Le faccio tanti auguri.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Scusatemi rileggendo mi accorgo di non avere colto la questione.

Io non sono felice con questa donna.
Sono felice solo nella sfera sessuale. Non solo l'atto in se ovviamente, è bella anche una cena, un week end. Ogni volta che come coppia ci apriamo al mondo il nostro rapporto non funziona, non crea complicità. Amici, interessi sono cose su cui non ci incontriamo. Per questo tendiamo a riprodurre situazioni romantiche ma la cosa a lungo andare non regge.
Così ho provato più volte ad allontanarmene ma ogni volta il richiamo sessuale mi ha ricondotto da lei.
Spero di essere stato più chiaro ora. Grazie ancora.
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro signore,
adesso appare più chiaro.
"Così ho provato più volte ad allontanarmene ma ogni volta il richiamo sessuale mi ha ricondotto da lei"
al di là di quale aspetto la induce sempre e comunque a ritornare da lei, credo, stia cercando di verbalizzarci una sorta di dipendenza da parte sua nei confronti della signora.
E' la prima volta che le capita una cosa simile nelle relazioni, al di là dell'aspetto dal quale si sente più attratto?
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora dottoressa Spiezio.

Tipicamente l'attrazione sessuale diminuisce nel corso di una storia, in questo caso continua a crescere.
Ho già avuto difficoltà a chiudere io le relazioni ma di norma era la sofferenza dell'altra persona a spaventarmi non l'attrazione fisica o la perdita di possesso. Mi è capitato di fare in modo che fosse l'altra a lasciarmi, ma in questo caso è una cosa che temo.
Vorrei esserne libero senza perderne il possesso.
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Le devo reiterare la mia #4 replica caro Signore.
Si affidi ad un collega della sua città e ci faccia sapere come procede.
Le faccio tanti auguri.