Conflittualità familiari

Ho 61 anni, con 25 anni di matrimonio portato avanti con fatica....maltrattamenti...oppressioni ...marito a volte calmo e normale, ma con attacchi psicotici a volte con urla grida oggetti sbattuti spinte.. pugni, ecc
Ha condizionato tutta la mia vita ma non sono riuscita a lasciarlo...
ora convivo con lui ..ma non provo più nulla per lui...
Ora sembra più calmo, ma perchè io evito di contraddirlo
Il problema è adesso mia figlia che ha 24 anni, autonoma con il suo lavoro ,ma che si è allontanata casa..ha una convivenza con un ragazzo da un anno che io ho visto solo in foto..lei ha sempre sofferto per questo padre anomalo assistendo a scenate e quant'altro..io ho dovuto giustificare la sua assenza da casa dicendo che sta da un amica.
Io sto soffrendo tantissimo praticamente in quanto lei si è isolata con questo ragazzo di cui so solo il nome...e.non potrò a causa i mio marito, avere delle relazioni con lui e la sua famiglia..
E poi non riesco più a reggere questo segreto perchè lui mi assilla con domande e anche parolacce verso mia figlia.
Lo so è difficile sintetizzare una storia, ma io sono doppiamente depressa per mio marito che non amo più e per mia figlia....non ditemi di separarmi perchè non sono in grado di affrontare una separazione...volevo solo qualche consiglio per gestire al meglio la situazione..grazie e cordiali saluti a chi vorrà aiutarmi in qualche modo...
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Nessuno le suggerisce una separazione, ma certo dovrebbe iniziare a fare qualcosa per migliorare la sua convivenza e il rapporto con sua figlia.

Non credo sia utile per lei sottostare ed essere tenuta in scacco da suo marito, potrebbe essere importante una consulenza psicologica, anche tramite ASL.

E' seguito, prende una cura farmacologica?
Che diagnosi è stata fatta?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

sembra che Lei abbia già valutato una eventuale separazione; che cosa non La convince di questa ipotesi.
Cosa pensa di poter fare per gestire al meglio la situazione?
Le è impossibile conoscere personalmente il ragazzo di Sua figlia? Perchè?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< ma con attacchi psicotici a volte con urla grida oggetti sbattuti spinte.. pugni, ecc>

Gentile Signora,
quanto dolore traspare dalle sue poche righe....le posso chiedere se suo marito sia mai stato diagnosticato,assistito da qualche specialista?

Se lei oltre a subire sia mai riuscita a prendere qualche iniziativa per porre rimedio alla situazione?

La sento sola, rassegnata, addolorata...costretta a coprire la scelta di sua figlia ...non ho compreso : ha ancora contatti con lei?

Ha qualche amica, parente, qualcuno vicino con cui parlare confidarsi?

Il suo sopportare una situazione stressante e dolorosa per troppo tempo sembra avere spento in lei ogni speranza di cambiamento, come spesso accade purtroppo in questo genere di circostanze ...non c'è solo la separazione, il suo bisogno ora è quello di essere ascoltata, supportata, accompagnata a scorgere un filo di luce e una possibile soluzione...una mano esperta, un nostro collega la potrebbe aiutare..presso il servizio pubblico, al Consultorio Familiare ASL ad esempio

Intanto può leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1768-quando-il-partner-e-violento-la-violenza-di-genere-nella-coppia.html

Restiamo in ascolto, un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara signora, ascolti i consigli dei Colleghi e vada al Consultorio, si sentirà compresa, accolta, sarà meno sola e più forte, questo marito forse potrebbe anche essere un pò curato ,ma ne ha parlato col medico di famiglia..? lo faccia , ed anche non drammatizzi quanto fa sua figlia, la quale qualche volta può anche venire a salutarvi , da sola , perchè , dopo una vita di dolore silenzioso adesso bisogna cambiare la testa a suo marito .?. è importante ritrovare un dialogo con la figlia, che vive con un ragazzo, come tante , cara signora, intanto è felice e poi vediamo..Le cose cambiano, spesso i conflitti si stemperano, cerchi di costruirsi degli angoli sereni di piccole felicità, una al giorno, come una luce in fondo al tunnel..
Come dice giustamente la Collega Rinella "non c'è solo la separazione ", GIà cambiare gli occhiali con cui si guarda il mondo ti cambia la prospettiva..
Cari auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per la vostra sensibilità...io voglio provarci a vedere quella luce in fondo al tunnel...ma non so da dove iniziare...è vero ci sono specialisti che mi potrebbero aiutare..
Sono andata una volta al consultorio, ma la psicologa mi ha detto che era disposta a seguirmi solo se avevo intenzione di avviare una procedura di separazione ..posso riprovarci magari andando in un altro consultorio.
Lo so benissimo che mio marito dovrebbe essere curato...ma lui non si rende conto non si è mai reso conto.
Il mio problema è l'incomunicabilità... non riesco a parlare con lui dei problemi che ci sono. Io posso ripetergli le cose che non vanno bene...ma lui sembra sordo e continua a comportarsi come sempre.
E' vero sono sola...mi sono allontanata dai miei parenti a causa sua... i pochi parenti che ha non hanno mai capito la gravità di certi suoi comportamenti.. .la mia vita sociale è ridotta a causa sua...allo stato attuale ho solo il mio lavoro che mi aiuta ad andare avanti...
Mia figlia continua ad avere contatti con me, ma vuole tenere in disparte il suo rapporto col ragazzo,,,a malincuore devo accettare questa situazione.
Io vivo con mio marito, condividiamo spese e lo stesso tetto.. c'è rimasto solo un po' d'affetto come con un parente. ma niente altro...Lui è solo, ha qualche amico ,ma ci si sente bene e ha volte mi fa pena. Lui vive solo del suo lavoro..è un musicista ...un po' frustrato ..
Grazie ancora per la vostra attenzione, avete compreso il problema,
Cercherò di fare qualcosa ... anche se non scorgo soluzioni...lo farò per me stessa e per i miei figli...Grazie ....


[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,

Provo a comprendere tutta la sofferenza che porta nell'aprircici il suo cuore...

Fatta, a volte, anche di sensi di colpa... (Nonostante il dolore, abbiamo il dovere di stare accanto al marito, anche se violento..).

Il disorientamento e l'"impotenza" di non capire come poter affrontare un disagio familiare così complesso, che appare avere radici davvero molto antiche...

Come le è già stato chiesto dai colleghi, sarebbe opportuno capire se suo marito è mai stato preso in carico da un professionista, anche solo da un punto di vista farmacologico... Se mai gli è stata avvalorata una diagnosi...

Vorrei, però, focalizzarmi sul disagio personale che lei porta ed in particolare il suo bisogno di chiedere aiuto e la difficoltà ad intravedere, almeno, una via di risoluzione... o meglio di mediazione, nel riuscire a muoversi in qualche modo, per poter cambiare questo quotidiano così doloroso.

Necessario, quindi, partire da questi bisogni (voglio ma non posso), confrontandosi con un professionista (si comprende lo sconforto per non essersi sentita accolta dall'esperienza precedente... provi, almeno un incontro, con un altro!).

Iniziare proprio a confrontarsi LEI con queste difficoltà e,di conseguenza, comprendere tutto l'assetto familiare..

Provi a fidarsi, si affidi per un confronto....

Di cuore...

[#7]
dopo
Utente
Utente
vi ringrazio ancora...
la mia situazione è così stabilizzata nelle conflittualità accumulate che non sono capace di cambiarla da sola ...
vado avanti per forza d'inerzia...
io non lo amo più, questa è la verità ...e neanche mi dispiace...e neanche mi va di recuperare questo rapporto...
però so anche che non posso far finta di niente....
lui potrebbe comportarsi meglio, almeno per amore dei figli.. per questo credo che ho bisogno dell'aiuto di qualcuno, da sola non cela potrò fare
cordiali saluti a tutti....

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