Problema è che ho iniziato a soffrire di attacchi di panico

Gentili Signori buonasera,

Ad agosto sono stato ricoverato per un'embolia polmonare, adesso sotto cura con coumadin. Il recupero fisico è stato abbastanza veloce (ho 30 anni). Ho anche smesso di fumare (sono passato da 20 sigarette al giorno a zero).
Ho ricominciato lavoro, sport e conduco esattamente la stessa vita di prima. L'unico (grosso) problema è che ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. I sintomi improvvisi sono sopratutto sensazione di svenimento, debolezza e affaticamento agli occhi. Accompagnati a volte da tachicardia, sudorazione e vampate. Alle volte preceduti da uno stato d'ansia, altre volte improvvisi e in momenti (almeno apparentemente) tranquilli. Fisicamente sono ok (pressione, saturazione ossigeno, valori sangue, cuore, etc...) Il medico mi ha prescritto 5 gocce di xanax tre volte al giorno. Ho seguito la cura per una settimana e poi ho interrotto improvvisamente perché è un farmaco che mi preoccupa (per via della dipendenza, per il fatto che so essere un palliativo piuttosto che una cura, etc...). Dopo averlo interrotto ho ricominciato ad assumerlo (4 gocce al giorno la mattina). Purtroppo sapendo che è un farmaco che crea dipendenza da un lato mi aiuta ma dall'altro mi preoccupa. Cosa mi consigliate?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente la cure farmacologiche per il panico devono essere prescritte dallo psichiatra. tuttavia un ottimo approccio è quello integrato con psicoterapia.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ho letto l'articolo consigliato ma non mi ci rivedo. La mia non è una paura legata alla mancata (o errata) interpretazione dei sintomi. Tra l'altro, in presenza di un attacco di panico improvviso, riesco a controllarlo e a nasconderlo a chi mi circonda finché non passa... (mi alzo, mi bagno la faccia, cerco di concentrarmi su qualcos'altro e ripeto a me stesso che è solo paura finché non passa e tiro un grosso sospiro di sollievo e sto bene...)

Con questo non voglio certo sminuire la psicoterapia ma io l'attacco in corso riesco a controllarlo e non ho nessun effetto moltiplicatore, quello che non riesco a controllare è la sua comparsa iniziale. Quando mi rilasso perché credo abbia lasciato tutto alle spalle magari torna un attacco improvviso e mi trovo punto e a capo. Anche i momenti non sospetti, senza un motivo apparente.

Grazie dell'attenzione.

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

l'assunzione farmacologica, pur necessaria, non riesce ad individuare l'origine del disagio, il PERCHE' non riusciamo a gestire certe situazioni... così la sua chiarificazione ed elaborazione che, immancabilmente, comportano una ristrutturazione del proprio spazio vitale.

Questo percorso può essere sperimentato solo attraverso la Psicoterapia.

Comprendo, per gli scettici, un punto di riflessione...
...
..... ma l'impegno, la motivazione ed una buona alleanza terapeutica possono permettere una svolta al cambiamento.

Provi a riflettere, mentre rimaniamo in ascolto.


Un caro saluto
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