Purtroppo è da settembre che a causa di un episodio di extrasistoli, aritmia consecutive sono

Salve Dottori, volevo un vostro consiglio. Purtroppo è da settembre che a causa di un episodio di extrasistoli, aritmia consecutive sono diventata ipocondriaca con attacchi di panico. Fino a dicembre sono uscita (a fatica) ma da dopo non riesco ad uscire per paura appunto di questi sintomi che a casa sono gestibili, se avverto un'extra o aritmia e mi prende l'attacco di panico mi sdraio e sto tranquilla, ma quando sono per strada è molto, molto più complicato. So bene che comunque non posso barricarmi in casa e che prima o poi questa paura va affrontata soprattutto dal momento in cui comincio ad avere il periodo d'esami e devo per forza uscire per andare ad affrontarli. Sto cercando un lavoretto proprio per iniziare una psicoterapia e pagarmi le sedute ma volevo un vostro consiglio perché sicuramente mi ci vorrà un po' di tempo prima di trovarlo e guadagnare abbastanza, nel frattempo cosa posso fare per evitare questi attacchi di panico quando devo uscire ed andare in università a fare gli esami?
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
se non ha possibilità economiche può rivolgersi al servizio pubblico, come ad esempio al Consultorio Familuiare ASL del suo territorio, i riferimenti li trova anche su internet.

E' opportuno che si prenda cura di sé, data la sintomatologia riferita che sta limitando la sua qualità di vita.

Intanto legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

si, segua il suggerimento della Collega, in quanto gli attacchi di panico rischiano di renderla "schiava" del tempo che passa...


Al momento potrebbe, anche, chiedere una valutazione farmacologica da parte dello Psichiatra e, quindi, rivolgersi al CSM (Centro di Salute Mentale) della sua città, per un consulto in équipe, dove trova sia la figura dello Psichiatra che dello Psicoterapeuta.


Si attivi, facendosi aiutare da un amico o famigliare e si affidi.


Un caro saluto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

anche io suggerisco le strutture pubbliche della Sua zona, perché in casi di disturbi d'ansia/panico è molto importante agire subito perché il tempo peggiora il problema e la sintomatologia.

Comunque, considerata l'età giovane e il tipo di problematica, è possibile risolvere molto velocemente.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentili Dottoresse, grazie mille per le vostre risposte. Volevo però darvi qualche informazione in più così che possiate indirizzarmi meglio.
Al Consultorio Familiare della mia città ci sono stata a Ottobre, proprio perché i sintomi erano iniziali e volevo subito risolvere questa cosa. Purtroppo con la psicologa che "ricevetti" (a quanto ho capito è lei la "direttrice" ed è anche lei a dover gestire per il momento le cose perché un'altra collega è in maternità) non mi sono trovata bene perché più che aiutarmi per l'ansia, sviava con i miei problemi familiari che poco c'entravano (l'inizio inizio solo dell'ansia si ha circa due anni fa con la rottura con il mio ex ragazzo) inoltre quando le dicevo "guarda, ho sentito questo sintomo quindi non riesco a stare tranquilla e vado in panico" sminuiva o attribuiva tutto all'ansia quando (parere del cardiologo) ho una tachicardia parossistica sopraventricolare che da settembre in poi mi sta dando diversi problemi perché c'è qualche spina irritativa, forse lo stomaco.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Il cardiologo che cosa ha suggerito di fare?
[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Purtroppo sono extrasistoli e aritmie che non ho in maniera continuativa (di solito solo se sono tante e continuative si decide di intervenire o con i farmaci che però hanno molte controindicazioni o direttamente con l'ablazione) il cuore poi dall'ecografia mi ha detto che sostanzialmente è normale, anche se queste aritmie si hanno anche in soggetti con il cuore sano infatti la tachicardia parossistica sopraventricolare è un'aritmia benigna. Al massimo posso mettere qualche holter ogni tanto per vedere quante extrasistoli ho ma diciamo che il succo è stato "se sono poche non ci pensi e basta". Una parola...
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< se sono poche non ci pensi e basta". Una parola... >

Se questo per lei è difficile, allora il farmaco lo prenderei in considerazione, ma associato ad un percorso di Psicoterapia.


Si prenda cura di se', altrimenti rischia di non vivere la sua vita!


Di cuore.
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