Delusioni d'amore e ansia

Genti dottori buonasera. Sono una ragazza di 24 anni che è appena stata lasciata per la seconda volta dal suo ragazzo. Ci siamo messi insieme a 17 anni, e fin da subito i caratteri erano molto diversi. Lui figlio unico, egoista, prepotente..io innamorata persa, buona e molto fragile. Siamo stati insieme 4 anni, dopo a Dicembre 2011 dopo mille alti e bassi ci siamo lasciati. Ad Agosto 2012 ci siamo ritrovati e siamo stati insieme fino a pochi giorni fa, dove i motivi di rottura sono stati che io non riuscivo a condividere nulla con lui, in quanto abbiamo 2 vite molto differenti.
Lui è stato il mio primo ragazzo, ed è fondamentale nella mia vita, c'era anche quando la vita mi ha privata della mia mamma e senza di lui sarebbe stato impossibile superare. Questo distacco con lui mi sta facendo soffrire tantissimo, in quanto lui dice che sono stati certi miei comportamenti a fargli fare questo gesto, che lui continua a dire non avrebbe mai voluto fare.
Lui ha sempre voluto che io fossi come voleva lui, e ho cercato di cambiare tante volte ma se nasco tonda non posso morire quadrata, percui non riuscivo in toto ad essere come lui chiedeva.
I litigi erano spesso all'ordine del giorno e i rapporti uno o due al mese, in quanto lui viaggiava per lavoro e fa una vita molto frenetica. Molte volte mi domandavo chi me lo faceva fare, ma poi pensavo a quanto era bello vederlo, ricevere un suo messaggio o sentirlo che anche le volte dove mi faceva davvero soffrire, l'amore parlava più delle mie sofferenze.
Sicuramente da un lato la delusione è meno dura della prima volta, ma questa volta il lasciarmi è stato totalmente inaspettato. Inoltre, questa volta ha chiuso tutte le porte dicendomi che non sa se in futuro potremmo riprovarci. Questa volta è molto più deciso dell'altra volta e come motivazione ha usato anche quella che lo fa per me, perchè devo imparare a cavarmela da sola, cosa che è vero, faccio molto affidamento sugli altri e poco su me stessa.
Il problema è che tutti mi dicono che è meglio così visto come mi trattava e il suo carattere molto scontroso. Ma io ora non faccio altro che vedere i momenti belli rispetto alla razionalità. Lo cerco ovunque e non averlo più qui con me mi fa soffrire terribilmente, il solo fatto che in futuro possa avere un'altra ragazza mi devasta. Lui sta molto meglio di me in questi giorni e non me ne capacito! Inolte io ho sempre sofferto d'ansia e lui era sempre lì a calmarmi quando avevo bisogno per quello mi sento persa.
Secondo voi dottori, il fatto di rivolerlo nella mia vita in un futuro e che io soffra terribilmente senza la sua presenza era abitudine? Perchè non riesco a capire se la mia sofferenza è amore o se è solo il fatto di non avere le cose abitudinarie, come un messaggio, un ti amo, un bacio o un buongiorno. Come posso cercare di andare avanti?
Grazie mille!
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..non riuscivo in toto ad essere come lui chiedeva.<<
è esattamente ciò che non dovrebbe fare, ossia provare ad essere qualcos'altro per esaudire il desiderio del suo partner. Probabilmente la mancanza di sicurezza e il timore della perdita giocano un ruolo importante nella modalità con la quale lei costruisce i suoi legami affettivi. E' una modalità collusiva che andrebbe quantomeno riveduta, perché spesso tende a ripetersi nella medesima maniera.

Bisogna dire che essendo la prima relazione affettiva importante, non ha ancora sperimentato qualcosa di diverso e più appagante e magari di meno conflittuale, anche perché le premesse non sono state delle migliori (Lui: "egoista, prepotente..Lei: "innamorata persa, buona e molto fragile").

>>..era abitudine?<<
c'è un bisogno di supporto che merita di essere affrontato, perché la porta a dipendere e gestire male le separazioni, tutto qua. Forse l'aiuto di un Collega potrebbe essere utile, anche per imparare a gestire l'ansia.

Lei è molto giovane e dovrebbe imparare a fare qualcosa prima di tutto per se stessa, per stare meglio e riprendersi quindi quelle parti di se che sta delegando all'altro.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

la sua "delusione d'amore" descrive una modalità relazionale disfunzionale, legata probabilmente ad una " incapacità" di esprimersi "per come si è" in una relazione...

Prima esperienza su cui si è investito affettivamente ed emotivamente e su cui, in particolar modo, si vive quel legame primario e simbolico del " primo amore"...

Ecco che rivive radici arcaiche, in quanto sottolinea un dolore immeso, quello della perdita della mamma, che questo amore ha cercato di "sanare" in qualche modo...

Un amore che ha fatto un po' quel che ha potuto... Nel modo di "essere" e di " sopravvivere"!


Partirei da qui...

Il bisogno di essere " vista e riconosciuta " come Persona... quella che a fatica sono riuscita ad "essere" in modo autonomo e consapevole!

Una " bambina" non ancora "donna", che a fatica riesce a fare a meno del legame più intimo e più sicuro, come quello materno.

Un collega psicologo/psicoterapeuta potrebbe aiutarla a fare luce su questo vissuto.


Provi a riflettere, mentre siamo in ascolto...


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