Cuore a pezzi tra ragazzo e famiglia.qualcuno mi ascolti

Buongiorno,
ho 23 anni,e non so più cosa pensare e come comportarmi da circa un anno ormai.Ho conosciuto lo scorso gennaio un ragazzo,finalmente una brava persona,buono,gentile,onesto,con la testa sulle spalle,che purtroppo,ha un solo neo:sta a 156 km da me,nella regione accanto alla mia.Ci vediamo la domenica soltanto,una volta a testa prendiamo il treno,e in un'ora e poco più siamo insieme.Facciamo così da un anno,e io onestamente mi preoccupo per il futuro,perchè sono divisa a metà tra lui e la mia famiglia.Mia madre lo odia,solo perchè non vive in una città vicino alla nostra,e dal momento che ha paura che possa andare io a vivere nella sua città,lo tratta con disprezzo,deride me,e lui,lo offende e offende me,con parole che qui non posso ripetere.Ci tengo a precisare che mia madre ha avuto un'infanzia molto brutta e spiacevole.E' la prima di due figlie,ma al contrario della sorella minore,lei è sempre stata maltrattata dalla madre,senza motivo.Ad esempio,appena nata,non l'ha voluta vedere...la lasciava sola in casa,a tre anni,al buio,e lei si svegliava e piangeva perchè era sola...le riempiva la bocca con la spugna piena di sapone quando piangeva per fare il bagno...e una volta le ha preparato il fagotto,quando aveva 5 anni,e le ha detto "vai,io non ti voglio". E' cresciuta sicuramente con queste ferite mai rimarginate,ed è molto attaccata a me e mio fratello.Penso abbia da sempre favorito mio fratello a me,tant'è che oltre le differenze di comportamento,seppur minime,tra me e lui le ho sempre notate,anche quand'ero piccola,ma da quando lui è andato a convivere,con la ragazza tutto è degenerato.Ieri sera l'ultimo litigio.Ho sentito che ascoltava i miei discorsi al telefono col mio ragazzo,e ha cominciato a fare commenti e risatine,come fà praticamente sempre,e allora mi son arrabbiata molto e abbiamo cominciato a discutere.Le ho chiesto perchè con mio fratello,non si è mai permessa di offendere,mancare di rispetto,e intromettersi addirittura nei discorsi al telefono,e lei ha risposto dicendo "tuo fratello,è tuo fratello!" .Per me ormai,è tutto chiaro.Credo che lui,in quanto mio fratello,per lei rappresenti se stessa da giovane,e quindi tende a trattare in modo più aggressivo me,che nella sua immagine sono la sorella che era ed è tanto amata da sua madre,al contrario di lei,che è sempre stata rinnegata senza saper perchè.Ma io non ne posso più. Mi deride quando dico che è il mio ragazzo..ridacchia quando lui mi dice "ti amo" e io rispondo "anche io"...dice che non deve rispettarmi,perchè io sono la figlia e lei la madre...che non durerà nulla,e lei può permettersi di offenderlo perchè non le piace.Solo perchè ha questa paura che possa andar lontano da lei.Io ho provato di tutto per farle capire che resterò sempre sua figlia...ma nulla da fare.Io Le chiedo...cosa devo fare?Come devo comportarmi?Sbaglio io a pretendere ormai,un poca di considerazione e rispetto,a 23 anni?Per favore,qualcuno mi dica cosa devo fare,ho il cuore a pezzi.Grazie.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza il suo problema è quello di essere ancora invischiata con sua madre e lasciare che il suo atteggiamento possa intaccarla. certo è sempre sua madre ma lei (lei che scrive) dovrà farsi una vita, una famiglia e non certo con sua madre. Quindi o consiglia a sua madre qualche consulenza psicologica per rimettere in discussione i suoi atteggiamenti oppure affronti lei (lei che scrive) un percorso psicologico che l'aiuti a fortificarsi e a rendersi più autonoma sotto l'aspetto emotivo.
Questo è quanto di più pragmatico le si possa consigliare o che si possa fare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

sicuramente la mamma ha vissuto un'infanzia terribile, o meglio una "non infanzia", che non le ha permesso di crescere in modo sano ed equilibrato.

Questo suo vissuto non le permette, sicuramente, di avere un approccio equilibrato con i propri figli...
a questo punto sposterei l'attenzione su di lei: come mi fa sentire questa situazione?

Posso, in modo autonomo, cercare di svincolarmi e diventare indipendente, sia affettivamente che economicamente?

Mi chiedo se studia o lavora e, indipendentemente dalla storia sentimentale, riflettere su un possibile spazio vitale da dedicarsi!

In questo modo potrà iniziare a prendersi cura di se' è, forse, a distanza migliorare anche il rapporto con questa mamma?!


Provi a riflettere...


Un caro saluto
[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Vi ringrazio di cuore per la vostra risposta.
Io dottoressa,ho trovato da poco un lavoro come segretaria nell'ufficio di un mio amico...ho una paga piuttosto bassa,perchè ho un contratto a chiamata,ma di questi tempi ringrazio Dio di aver trovato almeno questo! Io capisco benissimo mia mamma,in fondo abbiamo anche molto dialogo,lei si sfoga spesso parlando con me anche di cose non inerenti il rapporto col mio ragazzo,e io la sostengo sempre,perchè so bene la vita che ha avuto...però accidenti,io ho 23 anni,vorrei cominciare ad avere più stima di me,più fiducia in me! Però lei mi vede ancora veramente come una bambina! Le riporto un esempio...giorni fa,dovevo spostare una pentola piena d'acqua da un fornello a quello subito accanto,perchè dovevo preparare l'acqua per la pasta perchè avevo il turno di pomeriggio a lavoro...lei voleva che non lo facessi,perchè effettivamente era pesante...mi ha detto "ora arrivo io,lascia stare" ... io ho preso la pentola,e chiaramente l'ho spostata...lei quand'è arrivata,si è meravigliata che l'avessi fatto io...mi ha chiesto "come hai fatto?!" ...io le ho risposto "ma mamma,è una pentola con dell'acqua! non ho 4 anni,riesco a spostarla!" ...capisce? Per lei io non sono abbastanza grande da imparare a cavarmela da sola anche nelle situazioni più banali! E questo per me è frustrante,perchè di conseguenza essendo anche io piuttosto sensibile,penso che forse davvero non sono in grado di fare nulla,neanche le cose più elementari! E mi sento piccola! Ma non sono più piccola!! Io la adoro,adoro la mia famiglia,ma mi fanno sentire così inadeguata e bambina che mi disarmano! Mi scusi per il commento che le sto per riportare,ma è per darle un'ulteriore idea... Guardavo la televisione poco fa,c'erano i Simpson..cartone americano! In questa puntata la figlia piccola,conosce un bambino,e prende una cotta,si frequentano...ad un certo punto,la mamma le dice "preferisco che lo vedi di meno...!altrimenti potrei pensare che vuoi allontanarti da me!" e qui in questa scena,riportano ad alta voce il suo pensiero,della madre,in quel momento,che dice " così lui non la vorrà più vedere!" ...mia madre mi ha guardata,si è avvicinata e mi ha stretta forte ed è scoppiata a piangere chiedendomi scusa... perchè è esattamente quello di cui ha paura lei! Io lascio correre sempre...ma anche se davvero,come pensa mia madre,questa storia finirà,perchè lui è lontano e io non so se mai troveremo un modo per convivere,comunque io ho diritto di vivere questa storia serenamente! Non può farmi vivere così! Io le ripeto che sono sempre sua figlia,e mai smetterò di esserlo e di starle vicina,ma è più forte di lei!
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
dimenticavo...mia mamma ha avuto due depressioni...tutte e due sconfitte..ma che han lasciato chiaramente paure ulteriori,oltre questi traumi avuti da piccina
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

la situazione è complessa e, particolarmente, invischiante per entrambe...!

L'autonomia, soprattutto quella affettiva, si conquista e la si permette...


Provi ad ascoltare i suoi bisogni e provi a confrontarsi in modo sereno con questa mamma, chiedendo spazi accurati.


Di cuore
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
L'essere piccoli ed il sentirsi piccoli o grandi, non correla con l'età anagrafica, ma con la spinta - sana- all'autonomia di ognuno di noi.

Il lavoro è già il primo step da cui partire, poi il percorso verso la "crescita psichica" passa da tanto altro.

Un nostro collega potrà aiutarla nella disamina emozinale di quello che le ha fatto compagnia, come un macigno, fino ad adesso.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Ringrazio per le vostre risposte e i vostri consigli! E cercherò di mantenere anche io la calma e di pormii con più tranquillità!
Cordiali saluti,
Sara
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Vi prego...la situazione è peggiorata...con i miei non è cambiato nulla...ma il mio ragazzo penso cominci a essere stanco...sono a pezzi..da ieri sera è tornato sul discorso di andare a stare insieme...ma io non ho coraggio di pensare nemmeno a una cosa del genere,dopo solo un anno che stiamo insieme e che ci vediamo una volta a settimana...lui dice di aver paura che non prenderò mai una decisione per paura di come potrebbero reagire i miei,e che sarebbe disposto a "sacrificarsi lui pur di non farmi soffrire"... mi diceva sempre che avremmo trovato una soluzione insieme,ma da un mese ormai,che abbiamo fatto un anno insieme,è un poco cambiato..lui dice che è il lavoro,ma non mi rassicura più come prima...e infatti ora ha detto praticamente che se non sceglierò io,mi lascerà lui...io sono a pezzi,mi trattengo dal piangere da ieri sera e faccio fatica a mangiare... con che coraggio può ora spezzarmi il cuore così? io capisco tutto,anche perchè i miei non mi hanno nemmeno mai chiesto di portarlo a cena per conoscerlo...per loro è fuori discussione perchè sta a un'ora e mezza da me...non capisco perchè si comportano così...e capisco che lui sia frustrato..ma perchè nessuno si mette nei miei panni invece? ora non so nemmeno più se mi ama come diceva,o se si era solo dato un tot d tempo,un anno,e se poi non avrei preso la decisione avrebbe cominciato a cambiare e a lasciarmi...che cosa posso fare? come posso scegliere di lasciare tutto e tutti per andare a vivere non so nemmeno come? io lo amo da matti,ma anche la mia famiglia... ho solo voglia d piangere e tanta paura...cosa posso fare?
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,
non capisco se il suo ragazzo si riferisca a una situazione di concreta scelta di allontanamento dalla Sua famiglia d'origine, oppure ad una separazione psicologica da loro. In questo secondo caso Lei rimane lì, ma diventa impermeabile ai loro commenti sulla Vostra relazione e su di lui.
Questo fin quando Lei non avrà trovato un lavoro nella città di lui.

E' chiaro che i dissidi con la famiglia d'origine appesantiscono oltre modo la relazione. Se crede può fare in modo che non la distruggano. e questo vale per questa relazione, ma anche per le prossime!

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta dottoressa...
Si parlava del fatto che se andassi io da lui,a circa un'ora e mezza da qui,lui li avrebbe la casa in affitto dal compagno della madre,e lui già ha lavoro fisso...e che molto probabilmente potrei lavorare anche io perchè mi ha parlato di posti di lavoro in uffici e quant'altro...chiaramente non mi muoverei se non fossi sicura che effettivamente è una cosa plausibile tutto ciò...io molte volte sono tentata di provare..anche perchè sento il bisogno di crescere,di mettermi alla prova,di provare a me stessa che non sono quella cosa misera che sento di essere...ma molte altre volte ho tanta paura e ritorno a non avere per nulla le idee chiare...oltretutto oggi ho avuto una bruttissima discussione in cui è stato coinvolto anche io mio ragazzo,con mia madre...e lei prima mi spingeva a chiudere,perchè dice che io sono come lei e non ce la farei in una situazione del genere..e poi mi ha detto che posso fare come voglio,ma che se vado non torno più a casa e che sono da sola... mi sento a pezzi..ho il cuore in mille frammenti...non so cosa fare...ho paura di non farcela come dice lei,e anche di farla soffrire e che davvero non mi voglia più..ma il pensiero di lasciare il mio ragazzo perchè lei ha paura che me ne vado non riesco a tollerarlo...e mi sento impazzire al pensiero di perderlo...soffro tantissimo
[#11]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Ho l'impressione che la pressione materna sia vòlta a mantenerLa dipendente.
Non so se questa con questo ragazzo sarà la storia della sua vita, ma può essere l'occasione per affrontare le Sue paure di non farcela.

<<perchè dice che io sono come lei e non ce la farei in una situazione del genere..e poi mi ha detto che posso fare come voglio,ma che se vado non torno più a casa e che sono da sola..<<
Ricatti affettivi, minacce, dubbi mirati a causare in Lei insicurazza.

Da un lato mi chiedo quali vantaggi secondari ha sua mamma a mantenerLe presso di sè
Dall'altra quale motivo profondo ha Lei per non staccarsi da una figura materna così ingombrante.

Ma per dare risposte adeguate forse occorrerò l'aiuto di un collega Psicologo.
[#12]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Lei ha capito esattamente il motivo per cui da un lato vorrei fare questo passo...
Io capisco mia mamma,perchè come dal primo consulto che ho chiesto,ha avuto un'infanzia molto turbata e due depressioni...e so che la persona che è adesso è il risultato di quello che ha subìto...io non solo ho preoccupazioni e pensieri miei vari,perchè mi rendo conto che sarebbe una cosa difficile da fare,ma inoltre ho pensiero per lei,che possa soffrire e stare di nuovo male...e mi sento a pezzi perchè sono divisa in due...il mio ragazzo mi dice che non può ovviamente decidere per me,e che dovrò scegliere quello che penso sia meglio,ma pensando a me stessa e non agli altri...ma se scelgo di restare,ho paura di avere rimorsi per me stessa e di non crescere mai...e soffrirò terribilmente per averlo perso...se scelgo di andare,ho paura di perdere davvero la mia famiglia e che mia mamma stia male...e non sarò felice e in pace ugualmente...io anche preferirei che lui vivesse qui...averlo accanto...ma non è così...capisco mia mamma,ma capisco anche lui...e capisco me stessa...so come mi sento,soltanto io,e sono tra due fuochi immensi...ho 24 anni e non riesco e non so prendere una decisione...mi sembra di impazzire
[#13]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<se scelgo di andare,ho paura di perdere davvero la mia famiglia e che mia mamma stia male.<<

Sì, è vero, spesso le mamme stanno male quando i figli/e vanno.
Eppure anche loro stesse lo hanno fatto; è secondo natura che quando i figli crescono diventino autonomi.
Un figlio che è incapace di andare per rendersi autonomo, sancisce il realtà il fallimento dell'azione educativa genitoriale: la scuola guida non lo ha reso capace di guidare ... la propria vita.

Non Le dico di scegliere, perchè in questa situazione non se ne è capaci: soppesare i pro e i contro porta a rimanere immobili.

Proprio per qs motivo le suggerisco di chiedere aiuto.
Penso di aver espresso il mio pensiero. Ora sta a Lei.

[#14]
dopo
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Il fatto è che ho gli stessi pro,e gli stessi contro da entrambe le parti..e sono pro e contro di un certo valore...mi domando,se una persona come me,sensibile,ansiosa,senza fiducia in se stessa,possa riuscire ad allontanarsi così tanto da casa e a ritrovarsi praticamente da sola in un altra regione,con solo accanto il proprio ragazzo...Lei pensa che il carattere in una storia a distanza sia determinante? Che serva avere un carattere di un certo tipo? Il mio ragazzo quando mi parla mi dà sicurezza...perchè ha un senso di protezione grande verso di me...ma non so se basterebbe...se sono all'altezza di una cosa del genere...la ringrazio ancora dottoressa