Vaginismo

Sarebbe opportuno far scrivere la richiesta di consulto alla parte interessata, non credo sia utile dare informazioni per interposta persona.

Tenga presente che la sua compagna sta già facendo due percorsi e quello di psicoterapia individuale è comunque il più idoneo per il trattamento del disturbo sessuale, ma se la ragazza ha dei dubbi dovrebbe comunque chiedere al professionista che la sta seguendo.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

In realtà sono proprio io che scrivo, sto usando l' account del mio ragazzo. Si, è vero, ma volevo ricevere altri pareri. La ringrazio per la sua risposta dottor Del Signore.

>>psicoterapia individuale e di gruppo da più di un anno, ancora non sta avendo risultati..<<
che tipo di terapia sta facendo?
E' stata fatta una diagnosi?

Il suo modello si riferisce prevalentemente nel Pluralistico integrato. In particolar modo utilizza tecniche Umanistiche, Gestaltiche, Cognitivo - comportamentali, Psico - Corporee.
Si, ha detto che nella mia vita soprattutto in vissuti che sono accaduti nella mia infanzia, mancanza di una persona al mio fianco con uno stile di attaccamento sicuro e mancanza di fiducia verso gli altri, ci sono state tutte le caratteristiche per riscontrare questa patologia.

>>ci sono state tutte le caratteristiche per riscontrare questa patologia. <<
si riferisce al disturbo sessuale?
In tutto questo tempo di terapia non ha avuto nessun miglioramento?

Si, mi riferisco al disturbo.
Purtroppo no.

Un anno di psicoterapia è un periodo troppo lungo senza apprezzare miglioramenti, ne dovrebbe parlare con la Collega.

Come mai ha affiancato una terapia di gruppo a quella individuale?

Gentile Utente,

per i dilatatori deve sentire il medico ginecologo, meglio se anche psicoterapeuta, perché chiaramente non possono essere usati su una ragazza che ha problematiche di questo tipo senza affiancare anche un trattamento psicoterapico.

Io Le suggerirei comunque di chiarire col terapeuta il fatto che non riscontra miglioramenti, precisando bene che cosa intende (ovviamente non mi riferisco solo al fatto di non poter fare la penetrazione) per "nessun miglioramento".

Poi, certamente, potrebbe scegliere di cambiare psicoterapeuta, ma prima di tutto ciò vorrei chiederLe se e quali obiettivi terapeutici avevate fissato e quali difficoltà nello specifico aveva incontrato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Gentile Utente,
aggiungo qualche nota a quelle già ricevute dal Colleghi.

Lei scrive per la sua ragazza, ma se ho ben capito, non partecipa alle sedute..


Il distirbo sessuale, qualunque esso sia , ha sempre una componente relazionale da dover analizzare, che trattasi di cause d'insorgenza che di mantenimento della disfunzione

Le allego del materiale, un canale salute " tutto sul vaginismo" ed una video intervista, da poter consultare

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4106-l-intimita-impossibile-donne-vergini-adulte-e-matrimoni-bianchi.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Gentile utente,
Il collega mi ha fatto notare che è lei che scrive.
A questo punto le chiedo se il suo ragazzo ha partecipato alla terapia o meno?

Dottor Del Signore perchè la mia dottoressa l' ha reputato utile, anche per superare la mia insicurezza.
Dr Angela Pileci potrei andare dalla ginecologa e continuare ad andare dalla mia dottoressa? L' obiettivo principale era di superare il vaginismo e la fobia per il rapporto sessuale visto che sto male se leggo in un romanzo o vedo in un film alla tv scene attinenti al rapporto, ma anche una mia eccessiva ansia e un po' di depressione.
Le difficoltà incontrate in terapia sono che le situazioni appena citate, sono rimaste invariate e faccio fatica ad avere una completa fiducia nella mia terapeuta, perchè lei stessa ha diagnosticato che il mio problema verso il vaginismo è mancanza di fiducia verso gli altri e anche che è molto difficile consolarmi, sto male con ansia per cose vecchie.
Dr Valeria Randone la ringrazio, ma poi ho specificato di essermi collegata con profilo del mio ragazzo. Inoltre fare una terapia insieme è impossibile visto che viviamo distanti e che oltre ad avere problematiche di coppia, abbiamo difficoltà già prima di stare nella coppia. Il mio vaginismo ora che so cos' è, mi rendo conto che ce l' avevo già nell' adolescenza.

Certamente può rivolgersi alla ginecologa e alla psicoterapeuta contemporaneamente, a patto però che le due figure professionali possano parlare della situazione.

In ogni caso, faccia chiarezza con il curante su tutte le Sue perplessità, soprattutto per quanto riguarda i risultati della terapia.

Se vuole, dopo il colloquio successo con la terapeuta, ci faccia sapere.

Cordiali saluti,

Legga il materiale, troverà parecchi spunti di riflessione

La ringrazio dottoressa Pileci.
La ringrazio dottoressa Randone, ho letto i link ma sono cose che più o meno conosco. Però mi ha fatto piacere leggere in una delle pagine da lei consigliate, c' era scritto che dal vaginismo se ne esce perchè a volte non è sempre facile crederlo, visto che sembra una situazione che nn finisce mai.

È una condizione complessa dal punto di vista psichico, fisico e di coppia(elemento da non sottovalutare)

Fa paura e spesso le pazienti che giungono in consultazione o addirittura al centro di fecondazione assistita perché "infertili", ma in realtà vergini......non sanno nemmeno cosa sia il vaginismo.

Solitamente è un percorso che arricchisce la donna ed il suo partner, che li lega indissolubilmente e da finalmente "corpo" al loro amore.

Quel "muro" che da sempre accompagnava la donna, nel tempo lascia spazio ad una nuova sensibilità vaginale e psichica....
Cari auguri.

"Solitamente è un percorso che arricchisce la donna ed il suo partner, che li lega indissolubilmente e da finalmente "corpo" al loro amore."
Una situazione così brutta, alla sua soluzione, addirittura potrebbe portare all' amore eterno con lo stesso partner che si sta frequentando?

Non capisco la sua domanda, cosa intende dire?

Sono rimasta stupìta in positivo al fatto che questo percorso che io definisco (molto problematico per il singolo e per la coppia) possa portare invece qualcosa di molto positivo alla coppia.
Grazie tante per la disponibilità, le info e gli auguri!

Vedrà....nel tempo.

Il mio sito e' in rifacimento, ma se le fa piacere a breve troverà nella home una voce con scritto " testimonianze", contenenti tante lettere di donne ex vaginismiche, ora madri.

Che bello! Questa è una delle cose che cercavo. Lo visitero'!

Le testimonianze di cui le parlavo.

Ancora auguri per il suo percorso.

http://www.valeriarandone.it

Il mio non è solo un problema psicologico. Ho fatto la visita ginecologica. E la ginecologa mi ha detto che ho l' orefizio piccolo come quello di una bambina, devo fare una cura e degli esercizi, ma ha detto che i dilatatori non sono indicati, sono pinze che si usano per il raschiamento.

Psiche e soma non sono scindibili.

Comprendo le sue resistenze e paure, ma ogni donna vergine ha l'ingresso vaginale piccolo, è normale.

Quindi la diagnosi della ginecologa potrebbe essere errata?

Non si possono fare diagnosi online e tantomeno dissentire su quanto detto dal medico che l' ha visitata

Legga il materiale, troverà tanti spunto di riflessione.

Un rapporto sessuale non dipende certo dall'ampiezza della vagina....ma da tantissimo altro.