Difficoltà nel deglutire

Salve, mio fratello ha 13 anni ed improvvisamente (senza nessun episodio specifico) ha paura di deglutire perché dice di avvertire un ostacolo alla gola che glielo impedisce,abbiamo provato a cucinare i suoi piatti preferiti, ma non appena si siede a tavola inizia a sudare, si passa le mani sulle gambe mostrando una grande ansia. Per mangiare mezzo piatto di pasta impiega 2 ore, ma sempre con paura di deglutire...infatti ogni boccone lo mastica per circa 30 minuti...fino a bloccarsi completamente fino a sputarlo! È sempre stato un bravo bambino, ha tanti amici ed è molto intelligente, ma nonostante ciò ha sempre mostrato ansia (un ansia normale da Preinterrogazione scolastica). Ci tengo a precisare che negli ultimi 4 anni abbiamo subito vari lutti in famiglia e alcuni episodi improvvisi che hanno portato allo squilibrio della serenità (incidenti, operazioni improvvise). Il medico di famiglia ci ha detto che il suo comportamento è il risultato di tutto ciò... ma adesso non sappiamo come comportarci perché dopo aver passato due ore a tavola invogliandolo a mangiare...inizia a calare la pazienza. Qual è l'atteggiamento da assumere per far si che questa paura scompaia? Vi ringrazio di cuore
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
il vostro medico di famiglia ha dunque imputato quanto accade ad una problematica ansiosa dopo aver visitato suo fratello, o solo sulla base della vostra descrizione dei fatti?

Comunque, dato il periodo piuttosto delicato sia della vostra famiglia in generale, sia del ragazzino in particolare, a mio avviso sarebbe opportuno che i genitori si recassero presso il Servizio di Neuropsichiatria Infantile della vostra Asl per una preventiva consulenza rivolta a loro.
In un secondo momento verrà, se ritenuto necessario, eventualmente coinvolto anche suo fratello.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
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Il medico essendo a conoscenza dei vari eventi e ascoltata la nostra descrizione telefonicamente, è giunto a questa conclusione. Ovviamente se per Lunedì la situazione non cambia, ci rivolgeremo ad uno specialista...ma intanto come dobbiamo comportarci?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Concordo con la Collega , intanto dato che mancano due giorni a lunedi, sarebbe meglio non essere centrati sul cibo non cibo, sugli spaghetti che deve mangiare mentre voi lo guardate preoccupati, forse bisogna togliere un pò di liturgia ai pasti, il ragazzo sarà teso, magari la merenda a scuola la mangia, un tramezzino con gli amici anche..perchè è distratto..Ma portatelo , dopo essere andati voi a parlare col Neuropsichiatra infantile..appunto in una situazione neutra in cui possa lasciarsi andare..
A volte le famiglie attraversano tempeste e molte persone reagiscono irrigidendosi , per .. fair face.. come dicono i francesi.
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Ringrazio tutti per la vostra professionalità. Vi scrivo per informarvi che dopo una settimana di inferno, mio fratello ha ripreso a mangiare normalmente... ho deciso di non andare da nessuna figura professionale, poiché era una questione di ansia e poca calma interiore. Infatti l ho portato con me in chiesa e avvicinandosi alla preghiera ha riscoperto quella calma interiore che lui non sentiva più e lui stesso ha detto che non si sente più il macigno che si sentiva sulle spalle. Molte volte la miglior medicina è Gesù e non ce ne rendiamo neanche conto.
Grazie a tutti per aver preso in considerazione il mio consulto.