Dolori articolari alternati e atipici

Salve,
Sono un ragazzo di 26 anni. Premetto che da qualche mese sto affrontando un percorso psicoterapeutico, iniziato perché allarmato da sintomi somatici inspiegabili apparsi improvvisamente dopo la laurea (tachicardia e cali di pressione improvvisa, anche se per ora sembrano risolti).
Da diversi mesi avverto dei dolori articolari che si alternano in varie sedi. Al momento hanno colpito le seguenti sedi: metacarpo-falangea indice destro; regione lombare sinistra; ginocchio sinistro; polso sinistro; adesso soffro sulla parte superiore delle scapole, vicino alla scapolo-omerale. Caratteristiche del dolore: l'intensità è quella di una dolenzia localizzata ma non puntoria, d'intensità molto blanda a riposo che diventa dolore intenso quando carico (per esempio quando abbasso la serranda nel caso della scapola); i dolori nelle varie sedi durano qualche giorno, esordiscono improvvisamente e improvvisamente si risolvono (non ricordo movimenti "strani" che possano scatenare i sintomi); a parte il dolore non ci sono altri segni, né calore, tumefazione, arrossamenti o gonfiori. L’aspetto più particolare è che la localizzazione è migrante, si risolve in un’unica sede e successivamente esordisce in un’altra.
Ammetto che la ricorrenza di questi episodi atipici un po’ mi allarma, soprattutto perché non capisco se possano sempre riferirsi alla mia condizione psicologia oppure dovrei approfondire perché spia di una condizione patologica organica. Quello che voglio chiedervi è proprio la seguente: secondo voi i dolori articolari sono “soltanto” manifestazioni psicosomatiche oppure ci sono gli estremi per approfondire il problema articolare? E in quest’ultimo caso ci sono analisi o esami mirati che mi consigliate? Vi ringrazio per la risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per approfondire la natura del dolore in prima battuta deve rivolgersi al medico di base che prescriverà le opportune indagini diagnostiche.

Qualora il problema fosse di tipo psicologico è possibile che sia una problematica ansiosa, in quanto la persona ansiosa tende solitamente ad attribuire un peso eccessivo ad ogni piccolo doloretto e fastidio che altrimenti non noterebbe.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Seguirò il suo consiglio. Nel caso in cui, come credo, non risulterà nulla di organico, anche perché in effetti la problematica ansiosa fa parte di quello che sto affrontando in terapia, il percorso psicoterapeutico che sto affrontando può risolvere questi sintomi articolari? Grazie ancora e cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sì, ne parli con lo psicoterapeuta del disagio causato dalla sintomatologia.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il corpo ci parla ed è un contenitore di infinite verità ed emozioni.

Secondo lei il suo cosa le sta dicendo?
Oltre al dolore ed al l'ansia non ci dice nulla di lei, lavora, studia, ha delle passioni, un amore, è felice?

Vedrà che la psicoterapia darà parola al corpo, tradurrà il disagio in parole e la sofferenza in qualità di vita.

Prosegua cin fiducia, si fidi e si affidi al Collega che ha il piacere di occuparsi di lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie per il suo commento.
Diciamo che per 20 anni ho sapientemente rimosso delle problematiche che sono deflagrate tutte insieme dopo la laurea. Ho trascorso un brutto anno, tra sintomi somatici e una sorta di repulsione che ho maturato verso quello che dovrebbe essere il mio futuro professionale, cioè l'ospedale, dato che ho studiato medicina. Dopo molti mesi di inattività e chiusura totale verso il mondo, ho deciso a marzo di iniziare un percorso psicoterapeutico. Adesso inizio ad accettare il nucleo problematico di fondo, cioè una carenza affettiva subita da una madre problematica e fagocitante in particolare che si è di conseguenza tramutata in dipendenza affettiva, la quale ha messo delle "barriere" tra me e i vari aspetti della vita, cioè la medicina e le relazioni amorose soprattutto. Già adesso sto meglio e i sintomi di collasso cardiaco sono scomparsi, ma credo di essere solo all'inizio. Spero di uscirne con la risoluzione dei problemi e soprattutto con una positiva evoluzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
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Utente
Utente
Grazie ancora.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Sembra ci dica che le Sue problematiche sono cominciate molto presto.
Ma già è giunto ad affrontare gli anni infantili con il/la Suo/a psicoterapeuta.

Eppure, nonostante ciò, ha scritto anche a noi qui.
Non si fida del/la Suo terapeuta? O che altro?

Riguardo all'altra domanda:
<<non capisco se possano sempre riferirsi alla mia condizione psicologia oppure dovrei approfondire perché spia di una condizione patologica organica<<
è la classica domanda sull'origine dei disturbi.
Generalmente noi Psy suggeriamo di esplorare l'ambito organico attraverso i Medici, per poi rivolgersi a quello psicologico.


Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, mi sto trovando molto bene con la mia psicoterapeuta, anche più delle mie iniziali aspettative. Soltanto che quando avverto questi nuovi sintomi mi scopro fragile, e a volte la mia "ansia" di risollevarmi eccede la frequenza delle sedute. Mesi fa eseguii tutte le analisi per i sintomi cardiovascolari e non risultò nulla, e non avendo un mio reddito penso molto prima di gravare sulle spese familiari con altri esam. Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non necessitano altri esami, non farebbero altro che nutrire le sue ansie e le sue paure

Prosegua con la sua terapia, é l'unica strada percorribile
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
"Generalmente noi Psy suggeriamo di esplorare l'ambito organico attraverso i Medici, per poi rivolgersi a quello psicologico." #8

Il primo lo ha già fatto a sufficienza, il secondo lo sta facendo.
Tra una seduta e l'altra può cercare di tenere a bada quella che Lei chiama "ansia di risollevarmi".




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Utente
Utente
Grazie immensamente per i vostri consigli. Sì, credo che sui dolori ossei non farò esami e cercherò di affrontare tutto con la psicoterapia. Cordiali saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Ne siamo lieti.

Le auguro un buon percorso.