Scatti d'ira insensati

Buongiorno,
sono eleonora, ho 30 anni, sono sposata con mio marito da 4 anni, stiamo insieme da 11 anni e abbiamo un bambino di 2 anni.
Mio marito è eccezionale, lavora sodo, mi da una mano in casa e con il bambino e è sempre disponibile, io lavoro molto e lui mi aiuta tantissimo in casa e fuori.
Purtroppo ogni tanto (negli ultimi 4 anni 2 volte all'anno c.a.) ha degli scatti esagerati, discussioni futili, o neanche discussioni, scatenano in lui reazioni esagerate, urla, sbatte antine o porte, tira pugni a muri, si chiude a chiave in locali della casa, scappa, mi dice di andarmene via e se io tento di avvicinarmi mi allontana a forza. Ieri sera mi ha anche urlato di chiamare la polizia e farlo portare via. Il momento peggiore è stato quando si è chiuso in lavanderia e aprendo la porta a forza l'ho trovato che cercava di strangolarsi con un asciugamano...già un'altra volta aveva tentato di tagliarsi le vene davanti a me...in quei momenti credo che non voglia davvero ammazzarsi, è fisicamente molto piu' forte di me e se volesse farlo davvero io non riuscirei assolutamente a fermarlo, voglio credere che sia solo una richiesta d'aiuto o che abbia bisogno di vedere che io sono disposta a fare di tutto per fermarlo...ma questo non mi fa passare la paura che prima o poi possa tentarci sul serio...quando provo a parlargli per farlo tranquillizzare e per capire a cosa sono dovuti questi scatti mi dice che sono dovuti a TUTTO, al lavoro, alla stanchezza, al bambino che è cosi' stressante metterlo a letto la sera, e considerando che questa settima a l'ha fatto solo 1 volta credo che cercasse delle scuse perchè neanche lui sa come mai ha queste reazioni...ogni volta le motivazioni che cerca sono varie e differenti, ma gli scatti sono sempre uguali...
Ho provato a dirgli di farsi vedere in passato, ma mi ha risposto che non è malato, ma io ho sempre piu' paura e non so piu' come aiutarlo...ogni volta che ha questi scatti cerco di tranquillizzarlo, gli dico di guardarmi negli occhi, di respirare, di ragionare, e un po serve a fermarlo, ma poi magari dopo 10 minuti di tranquillità scatta nuovamente senza motivo....Aiutatemi a capire come devo comportrmi e se questa volta è davvero il caso che mi impunti per far si che si faccia vedere...è una brava persona e un bravo marito e non voglio che stia cosi' male
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

purtroppo la situazione che descrive non può essere affrontata solo con il suo aiuto, ma necessita di un intervento psicologico.

Le reazioni di suo marito sembrerebbero legate ad una difficoltà nella gestione dello stress il cui accumulo sfocia in agiti, ma in questi casi il rischio di comportamenti autolesivi (anche se dimostrativi) è indicativo di un forte stato di malessere che suo marito probabilmente non riesce o non sa esprimere in maniera diversa.

Questi comportamenti, seppur sporadici, non andrebbero sottovalutati.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora

In casi del genere è opportuno che sia lei la prima a rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta meglio se di formazione sistemico-relazionale.
In questo modo infatti è più semplice agganciare poi suo marito. Ma direi che la consulenza può essere utile anche a lei per capire cosa fare e come relazionarsi con suo marito quando sta male.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille...è quello che pensavo...un nostro vicino di casa è psicoterapeuta "specialista dei disturbi d’ansia (fobie, attacchi di panico) , dell’umore (depressione, ciclotimia, distimia, disturbo bipolare)", e navigando un po in rete ho visto che molti ne parlano bene. Inoltre mio marito va molto d'accordo con questa persona, magari non essendogli cosi' estraneo come potrebbe esserlo un medico scelto tra tanti potrebbe riuscire con meno difficoltà ad accettare la cosa e a impegnarsi per risolvere questo problema...
Grazie du nuovo a tutti per il sostegno che mi avete dato
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Di solito è preferibile che lo psicoterapeuta sia uno sconosciuto e non una persona che sia simpatica perché si tratta del vicino di casa.

Cordiali saluti,
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Forse Suo marito accetterebbe di recarsi dal medico di famiglia. Come primo passo non è da escludere.

Nel mentre che Lei cerca uno Psicoterapeuta non conoscente.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
dopo
Utente
Utente
Sono riuscita a convincerlo a farsi vedere da uno psicoterapeuta, abbiamo deciso di non affidarci al nostro vicino per le giuste motivazioni che avete avanzato.
Per quanto riguarda il recarsi dal medico di famiglia lo abbiamo escluso, vuole che la cosa non si sappia, credo che in qualche modo senta di mettere in discussione la sua virilità chiedendo aiuto, è disposto a farlo per noi ma non vuole che chi ci conosce lo sappia, e a me sembra un giusto compromesso.
Continuo a ringraziarvi tutti per l'aiuto e il sostegno che mi avete dato.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sono felice di questa scelta.
Non è da escludere che il medico che già conoscete non riesca ad inviarvi da un collega per lavorare più serenamente.
In ogni caso, se vuole ci dia sue notizie.

Cordiali saluti
[#8]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Aver scelto un Professionista esterno alle Vostre conoscenze è importantissimo, come del resto aver deciso di intraprendere un percorso.
Se Suo marito non vuole che si sappia, ha tutto il diritto (e i motivi soggettivi) per farlo, è una vicenda personale.
Siamo lieti di esserLe stati di aiuto e sostegno.




Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto