Il quale mi disse che secondo lui soffrivo

Salve, sono capitata in questo sito per caso e vorrei se possible una vostra consulenza nella speranza che non cestinerete la mia richiesta.
Ho 25 anni e da 5 soffro di Disturbo Ossessivo compulsivo.
Il tutto è iniziato 5 anni fa quando mentre passeggiavo mano nella mano con il mio ragazzo, un uomo sconosciuto si presenta davanti a noi. Io credevo fosse un venditore di folletti e insomma gli stringo la mano e il mio ragazzo fa' altrettanto. Lui ci dice che è un ex tossicodipendente e ci chiede un'offerta per la comunità in cui stava. Qui parte il mio dramma che oramai dura da cinque anni. Ho iniziato a pensare di essermi beccata l'HIV e più di tutti il mio ragazzo perchè aveva ferite nelle mani. Da lì ho iniziato a rinchiudermi in casa, a non voler più stringere la mano a nessuno, anon toccare le maniglie delle porte per paura di infettarmi, a sentirmi schizzi in faccia. Quindi dopo un mese da questo mio malessere vado da una psicologa. Lei dopo 3 sedute settimanali mi manda a casa dicendomi che il mio problema era ilf atto di non aver fatto ancora sesso con il mio ragazzo. Vi spiego: all'epoca erano 2 anni che stavo con il mio ragazz, avevo 20 anni e la convinzione che sarei arrivata vergine al mio matrimonio. Lei prese questa notizia come capo espiatorio del mio problema. Mi mando via dicendomi che sarebbe passato tutto. Non è stato così così dopo due settimane decisi di andare da una psicologa in concomitanza con un neurologo. Il neurologo mi prescrisse Anafranil 25 due volte al giorno. Stetti in cura farmacologica e psicologica 1 anno e anche loro dettero il verdetto: io non avevo assolutamente niente, il mio era solo un problema adolescenziale che sarebbe passato con il crescere.
Dopo un anno mi ritrovai di nuovo sola, io sapevo che c'era qualcosa che non andava, anche perchè ero rpesa dalle solite manie: avevo paura terribile per l'Aids e per lo sporco cosiddetto sociale (barboni, tossici ecc.). Se vedevo rosso in lontananza per me si trattava di sangue, se vedevo qualcosa di lungo in mano ad una persona per me si trattava di siringhe. Decisi di rivolgermi al mio medico curante il quale mi disse che secondo lui soffrivo di un disturbo chiamato DOC. Mi diede allora di nuovo Anafranil 25 due volte al giorno. Andai avanti solo con cura farmacologica per un anno ma senza miglioramenti. Così andai dopo un anno da uno psicoterapeuta ipnologo, riponevo in lui tutte le mie speranze. Stavo sempre peggio, quelle che lui definiva sedute di ipnosi per me erano una perdita di tempo, non mi aiutava assolutamente. Dopo vari mesi presi la decisione di interrompere la terapia. Ora stò girando da uno psicologo ad un altro. Ho perso fiducia in me stessa e nelle mie capacità. I miei familiari mi aiutano fortunatamente, cercano di capirmi ma non ci riescono. Ultimamente le mie ossessioni sono peggiorate. Da un anno a queta parte non ho più paura per me ma per i miei familiari che possono rimanere infettati in qualche modo.
Così cerco da loro sempre rassicurazioni su rassicurazioni. Per esempio vedo che c'ès tato un incidente grave per strada chiedo ai miei genitori se ci si sono trovati, se c'era del sangue, se è schizzato loro in faccia del sangue, oppure mi vengono in mente immagini di quando mi sono preoccupata ma non ricordo perchè. Allora penso: se mi vengono in mente significa che sono importanti e se mi sono preoccupata sarà successa qualcosa di grosso. Per esempio da un pò di tempo mi viene in mente che un giorno che ero con mia madre mi preoccupai molto vedendo qualcosa. Non ricordo assolutamente cosa ho visto ma ciò mi preoccupa perchè penso possa essere accaduto qualcosa di irreparabile a mia madre e che io non ci posso fare niente anche perch non mi ricordo perchè quel giorno mi sono rpeoccupata. Poi nei momenti di lucidità penso che la mia preoccupazione era docuta solo al DOC e che tutti i segnali che in questo momento mi manda il cervello non sono veritieri e che devo star tranquilla perchè non succederà niente.
Non sò da cosa possa essere dipeso questo disturbo in fondo a me non manca assolutamente niente: ho una famiglia fantastica, un ragazzo che adoro, un lavoro stabile insomma mi sento veramente che non mi manca niente.
Da qualche giorno stò cominciando a documentarmi da sola visto che nessuno è stato in grado di darmi una mano e legegndo i disturbi che causa il DOC posso dire di soffrirne. E' proprio la lettura di questo che mi stà aiutando, la consapevolezza di non impazzire, di non essere sola perchè tante persone oltre a me ne soffrono. Ho capito che se mi arrivano questi segnali allarmistici dal cervello è solo perchè soffro di questo disturbo e quindi riesco a catalogarli come irreali. Penso di essere già un passo avanti rispetto a prima quando il minimo segnale di allarme dal cervello mi faceva entrare nel panico più totale.
Vorrei pensare che un giorno potrò vivere serenamente la mia vita. Comunque io non mi sono arresa, tra una settimana avrò un appuntamento da una psicoterapeuta che fa uso della terapia cognitivo comportamentale e che docuamentandomi ho scoperto essere la più efficace per questo tipo di disturbo.
Vorrei sapere da voi se è giusto che tutte le volte che ho paura per i miei familiari chiedo loro rasicurazioni o se è sbagliato coinvolgerli nelle mie fisse.
Vorrei sapere se soffro di DOC
E vorrei delle delucidazioni in merito a questa malattia che mi ha rovinato la vita.
Grazie per l'ascolto e per la vostra eventuale risposta
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Da ciò che descrive e soprattutto dal modo in cui lo descrive, sembrerebbe che effettivamente si tratti di disturbi ossessivi.

La prima delle psicologhe che descrive, mi spiace doverlo dire, ma potrebbe aver preso una grossa cantonata: lei non ha iniziato ad avere i suoi dubbi e i suoi pensieri ossessivi perché non aveva fatto ancora sesso con il suo ragazzo. Casomai è vero il contrario.

Mi rammarica che dopo essersi rivolta a tanti professionisti non sia ancora riuscita a trovare beneficio per il suo disturbo.

Se ancora non l'ha fatto, potrebbe rivolgersi a un terapeuta d'indirizzo breve strategico. Il modello breve strategico dispone di protocolli precisi per il trattamento dei disturbi come il suo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Andrea Antonelli Psicologo, Psicoterapeuta 89 2
Gentile ragazza,

se soffre di DOC dovrebbe stabilirlo solo uno psicologo o psichiatra attraverso un colloquio e una valida psicodiagnosi (test scientificamente validi), quindi una volta accertato il disturbo psicopatologico generalmente viene inviata da uno psicoterapeuta; la scelta dell'approccio psicoterapeutico per questi disturbi cade generalmente su quello cognitivo-comportamentale; si affidi intanto al suo medico di base e al consultorio a lei più vicino, coraggio.

Cordialità

Dr. Andrea Antonelli

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Scusate se mi permetto di rispondere al vostro consulto così tempestivo. Cmq io mi sono già rivolta al mio medico di base ed anche al consultorio più vicino. Il mio problema non è stato affatto preso in seria considerazione. Anzi no, posso dire che il mio medico di base ha preso un pò più seriamente la cosa ma i risultati sono gli stessi: mi dicono che un giorno passerà tutto da solo. Per non parlare di quello che mi hanno detto al consultorio (mi ero dimenticata di scriverlo). Ho parlato con una psicologa e la stessa mi ha detto: sei così giovane...che problemi dovresti avere...cerca di vivere la tua vita....
Come se fosse una mia scelta stare male...
Mi dite di affrontare una etrapia breve, io l'ho provata con l'ipnoterapeuta che mi aveva assicurato la guarigione entro un mese di sedute. Ne sono passate 7 ma ecco il mio problema.
Solo il mio medico di base si pronunciò in merito: secondo lui soffro del DOC.
In voi però leggo qualche perplessità, come se dovesse dipendere da qualche altra cosa tutto qeusto malessere.
[#4]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Cara utente, mi sembra di capire che è veramente stanca delle preoccupazioni che a volte l'assalgono e delle quali sente di non avere controllo. Mi sembra anche stanca di non aver torvato nessuno specialista (indipendentemente dal suo approccio)in grado di capirla veramente e di comprendere insieme a lei quanto questo disagio le complichi la vita. Tuttavia non mi sembra che abbia perso le speranze!
Anche io non so dirle con precisione se quello che la fa soffrire sia proprio DOC, non perchè ci sia qualcosa sotto, ma per i limiti di una consulenza on line, che non permette un'accurata e condivisa valutazione.
Spero dunque che la sua speranza e voglia di stare meglio non l'abbandoni nella ricefca di un professionista che, indipendentemente dall'approccio, la comprenda e l'aiuti a recuperare quelle risorse che oggi sente di aver perso.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
La terapia breve strategica non è ipnoterapia, che ha fatto lei, ma una cosa diversa. Può trovare informazioni in merito nel mio sito e anche nel sito principale del Centro di Terapia Breve Strategica:
http://www.centroditerapiastrategica.org/index.html

E ad ogni modo, diffidi da chiunque le assicuri in anticipo la guarigione.

Quanto a quella che lei definisce la nostra perplessità, si tratta solo del fatto che a distanza, come in questo caso, senza conoscerla, senza averla davanti, il condizionale è d'obbligo. Quindi non è perplessità, ma cautela.

Tutto il contrario che garantirle la guarigione entro un mese.

Cordiali saluti
[#6]
Dr. Andrea Antonelli Psicologo, Psicoterapeuta 89 2
Gentile ragazza,

la perlessità che potrei esprimere sta nell'assenza di validità scientifica nel definirla affetta da DOC (come se il mio medico nell'osservare un mio neo mi dicesse che ho un melanoma e io mi precipito a cercare un'ospedale per sottopormi ad una chemio), quindi continuo a sostenere la necessità di molta molta cautela specie nella diagnosi di disturbi psichiatrici, ma aldilà di sterili polemiche, come la collega le suggerisce, non perda le speranze, aldilà di passate consulenze fallimentari ha il dovere di garantirsi una migliore qualità di vita.

Se vuole avere maggiori info sul DOC, nell'ipotesi di una conferma diagnostica ed affidarsi ad un approccio cognitivo comportamentale può rivolgersi a:

http://www.aidoc.it/
AIDS-HIV

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