Chiedo aiuto

Salve, scrivo perchè da anni sto vivendo una condizione di sofferenza per me atroce. Sto buttando al vento la mia vita, possibilità di realizzarmi professionalmente, interessi, costruzione della personalità, tutto. Mi sono innamorata di un uomo, che è molto attratto da me, saremmo compatibili al massimo, ma lui è impegnato, con famiglia. Ha di conseguenza mille freni nei miei confronti (in tutti i campi). Dice di non voler stare con me, ma poi il suo interesse è più che palese. Alterna momenti in cui si manifesta molto preso (in cui io rinasco), a momenti di totale freddezza (in cui io muoio). Da qui parte un tragico loop, arriva la paura di perderlo, inizio a colpevolizzarmi, a pensare che non valgo niente e che sono una donna che fa schifo, come persona. Inizio a cercare del tempo da passare assieme a lui, a cercare disperatamente un contatto, per provare a recuperare quel suo "amore" che seppur per brevi momenti, mi fa sentire felice e importante. Non gliene parlo di questa sofferenza, sarebbe la fine, mi abbandonerebbe del tutto. Di solito accade che non appena tocco il picco massimo di sofferenza (notti insonni, pianti disperati, vomito, alcol, cibo poco salutare, tachicardia) mi calmo, mi blocco... inizio a concentrarmi di nuovo sui miei interessi, la mia vita, mi chiudo. A quel punto lui si riavvicina, e io ci ricado in quel "sogno", a cui poi segue sempre di nuovo "l'incubo", e così via. Sono cosciente del fatto che questa situazione mi fa del male, ma non riesco a chiuderla, ho il terrore di perderlo, perchè questo comporterebbe una sofferenza troppo grande, inaffrontabile, mi sembra peggio di quella che vivo ora... Sono debole e senza energie, si è rotta la mia corazza di donna bella, brava, simpatica, intelligente, colta che ho creato per esorcizzare la "pecora" (definizione di mia mamma) che ero considerata da piccola, quando non ero capace di difendermi dalle amiche "spigliate", o di esprimere i miei giudizi per paura di perdere l'approvazione degli altri. Nel frattempo frequento altri uomini, che mi sollevano per poco tempo nei momenti in cui mi sento morire, mi apprezzano loro, sono tutte persone fantastiche ma che io, purtroppo non riesco ad amare. E sono incapace di rifiutarle perchè mi fa sentire una persona orribile. E perchè significherebbe forse perdere la loro stima. Ma tutto l'insieme mi fa sentire una persona schifosa, senza attributi, molle, vigliacca. Mi odio. Non so affrontare la vita, sono una boa. E sono in gabbia, per colpa mia. Sono sempre cresciuta in un ambiente negativo e giudicante, accusata di essere egoista, menefreghista e cattiva, nonostante nel mio piccolo ho cercato di rendere felici in tutti i modi i miei genitori, che per loro natura felici non lo sono stati mai... Qualche anno fa poi un mio parente si è ammalato di quella malattia orribile, e dopo un anno se n'è andato... da li è iniziata la mia lenta agonia... tutto quello che avevo costruito (corazza compresa): PUFF! e poi quest'uomo... Vi prego aiuto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la sua sofferenza è palpabile e non recente a quanto racconta.
Sembra la sua una fatica dolorosissima, quelladi cercare disperatamente amore da chi non si sogna di volercelo donare, in una relazione tossica e non equilibrata quale quella descritta, di vuoti e assenze colmate stordendosi e facendosi del male.

Ci racconta di una vita volta a compiacere e piacere agli altri, alla ricerca di disperata di amore e conferme affettive, di validazioni alla sua persona,

<...Non so affrontare la vita > sembra piuttosto cercare di tamponare o risolvere percorrendo strade senza uscita che mantengono e alimentano la sua sofferenza e la percezione negativa che ha di se stessa.

Ma potrebbe percorrere una strada davvero più opportuna rivolgendosi a un nostro collega che la potrebbe accompagnare a volersi più bene, ad affrontare i nodi che la trattengono in una condizione di malessere e sofferenza, a tutto ciò che si frappone ad una vita affettiva e relazionale più appagante.
Ci ha mai pensato?




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la Sua risposta, per quanto riguarda il rivolgermi ad un Vostro collega in realtà già lo faccio da tempo, mi aiutato finora ad arrivare ad essere più consapevole dei miei problemi, ma nonostante i suoi strumenti siano illuminanti a volte, emotivamente non riesco a staccarmi da questa situazione, è come se avessi un cervello che capisce tutto e traina in un senso e un "cuore" che lo trascina dalla parte opposta. di conseguenza continuo a soffrire perchè sono in lotta con me stessa e sono terrorizzata all'idea del distacco... Paradossalmente mi rendo anche conto che se fossi più sicura di me, e con più autostima probabilmente quest'uomo starebbe con me. Forse mi colpevolizzo proprio perchè in questa fase non riesco ad essere così indipendente emotivamente. Ho la sensazione che io stia trascinando questa situazione riproducendo questi meccanismi per darmi sempre una nuova chance di dimostrare a me stessa che sono in grado di essere indipendente, ma puntualmente fallisco... E soffro... E vedo che lui invece lo è molto più di me... E allora mi sento di valere poco. Inizio a temere altre donne, di essere mediocre o inferiore. E' come se mi dicessi "non devo mollare, riprova, stavolta ce la puoi fare a conquistarlo definitivamente, e a quel punto ti tranquillizzerai anche". Lotto, cado, mi rialzo e ricomincio. Il motivo di chiedere comunque un consulto qui è perchè non capisco ,tra le tante cose, se il fatto che non riesco a risolvere è perchè non c'è il feeling giusto con lo psicologo o se il blocco è solo mio... Grazie
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, a mio parere, il punto è che Lei non . vuole. rendersi conto.. che la sua . è una battaglia perduta.. e mi dispiace dirglielo.. sono legioni le donne che si buttano in questo tipo di storie, sempre pensando che il Lui in questione è diverso, che della moglie non gli importa nulla..
Legga il blog della dottoressa Randone e anche mio .. Sono innamorata di un uomo sposato, ma lui non lascia la moglie...
Se quest'uomo fosse innamorato di Lei , farebbe le scelte necessarie per averla..
Cerchi di trovare la forza di girare pagina, così spreca la sua vita .. si tormenta , in cambio di nulla
, si rende conto come è difficile per gli uomini separarsi.. difficile a tutti i livelli.. Coraggio, la sua terapeuta le sarà di grande aiuto ,guardi più in là..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Che tipo di percorso sta facendo e da quanto tempo? Il suo curante è anc he psicoterapeuta?
Come si trova con lui?
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dopo
Utente
Utente
Ci vado da 9 mesi... Mi trovo bene con lui, lo stimo molto, mi da moltissimi spunti di riflessione, non consigli, ma domande. E mi piace molto questo, però se dal punto di vista cognitivo so bene che dovrei fare esattamente come dice la Dottoressa Muscarà Fregonese, dal punto di vista emotivo mi sento male, letteralmente. Leggendo le Sue parole pensavo "ha ragione, ha ragione, ha ragione" ma interiormente mi sentivo morire... Tra l'altro quest'uomo lo vedo molto spesso perchè siamo costretti a frequentare lo stesso luogo. Forse è anche questo che mi spaventa tanto...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Bene, allora riporti ogni suo eventuale dubbio o domanda al suo curante. Abbia fiducia nel percorso intrapreso , occorrono tempo e lavoro congiunto in attesa di maggiori benefici..
Ogni sovrapposizione da qui, dato che è già seguita , sarebbe del tutto inopportuna.

Cordialità e auguri
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto, davvero.

Cordiali saluti