disforia di genere

Sono un ragazzo di 30 anni, vivo e lavoro negli Stati Uniti e da circa 6 mesi vedo uno psicoterapeuta. Ho deciso di cominciare una terapia perche' e' da quando ero bambino che provo rabbia e senso di frustrazione, profonda insoddisfazione generale, ansia, incapacita' di provare emozioni e piacere. Ho anche una quasi totale mancanza di interessi e non sono mai riuscito a provare piacere nel sesso nonostante abbia provato di tutto. Insomma, una vita di inferno eppure non penso di essere depresso in quanto mi alzo al mattino per andare a lavorare e non trascuro amici o impegni vari.

Dopo tre sedute mi ha diagnosticato un problema di identita' di genere nonostante non avessimo mai discusso direttamente la questione. Sono rimasto perplesso e quindi abbiamo evitato di parlarne nelle sedute successive. Abbiamo discusso le mie esperienze sessuali ed e' stato abbastanza traumatico in quanto ho una forte vergogna associata a ciascuna di esse: problemi di erezione, sesso a pagamento (sono anche stato pagato), sesso omosessuale, pornografia e masturbazione compulsiva. Tuttavia, ora che ho rimosso una gran quantita' di vergogna ho ricominciato a pensare alla sua diagnosi e sono sempre piu' convinto che abbia ragione. Provo una intensa felicita' ed euforia quando mi immagino donna, tutto sembra perfetto e naturale, sia il sesso che le relazioni interpersonali; provo indifferenza riguardo al fatto di essere uomo e non penso di aver mai capito cosa signfica esserlo. Ho sempre odiato il mio corpo ma al tempo stesso non ho mai pensato ad avere un corpo femminile.

La mia domanda e': e' possibile che questo desiderio sia rimasto sepolto nel mio inconscio e che non sia mai riuscito ad articolarlo? Forse a causa di una educazione molto rigida o un forte senso di vergogna. I transessuali di cui sento parlare hanno sempre saputo di esserlo a detta loro, sin da quando erano bambini.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"problemi di erezione, sesso a pagamento (sono anche stato pagato), sesso omosessuale, pornografia e masturbazione compulsiva"

Gentile Utente,
Prima di parlare di dig e di disforia di genere, diagnosi davvero impegnativa, mi chiedo se ha mai lavorato sui problemi erettivi, sulla sessualità mercenaria ecc..

Forse lavorando e risolvendo queste difficoltà si potrebbe approcciare davvero alla dimensione del piacere, quello intimo e profondo, quello che fa paura

Le allego un articolo sul dig, ma non credo lei si ritroverà
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2227-transessualismo-il-difficile-percorso-dell-identita-di-genere-quando-il-corpo-segue-la-psiche.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<da circa 6 mesi vedo uno psicoterapeuta<<
<<mi ha diagnosticato un problema di identita' di genere<<.

E dunque la domanda finale che pone a noi, in realtà va posta allo specialista che si occupa di persona di Lei. Anche considerato che online non si fanno diagnosi e che non si hanno elementi per porre in dubbio la diagnosi del Collega.

Se la diagnosi viene da lui confermata,
alla Sua domanda
<<e' possibile che questo desiderio sia rimasto sepolto nel mio inconscio e che non sia mai riuscito ad articolarlo?<<
la risposta può essere
SI',
per i motivi che Vi sarà possibile individuare "cammin (terapeutico) facendo".

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Che tipo di approccio segue il suo terapeuta?
Quante sedute a settimana ha fatto in questi 6 mesi?
E' stato sottoposto a test di personalita' quali il Rorschach o l'MMPI o il Test della Figura Umana? O altri?

Vorrei capire meglio come e' stata effettuata la diagnosi per esserLe maggiormente di aiuto.

A presto.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Brunialti,

Ho posto il quesito a lui e mi ha girato la domanda, al che ho risposto che avevo un forte senso di vergogna da rimuovere prima di poter vedere chiaramente la situazione ed inoltre sono stato cresciuto in maniera molto rigida percio' penso di essere stato ostacolato in qualche modo nella mia liberta' di espressione. Lui si e' semplicemente detto d'accordo con questa spiegazione e mi ha parlato di terapia ormonale quindi non ho dubbi che sia convinto che sia quello il mio problema. Io chiedo semplicemente un secondo parere: e' plausibile realizzare a 30 anni di essere cresciuti in un corpo sbagliato?

Per quanto riguarda i test posso dire che mi ha posto delle domande sulla relazione che ho con il mio corpo ed il travestitismo (cross-dressing). Forse un test preso dal DSM.