Trauma primo esame orale

Buongiorno, forse qualcuno di voi si ricorderà di me riguardo la mia iscrizione all'università all'età di 27 anni.
Oggi ho bisogno di scrivere riguardo il mio primo esame orale che ho sostenuto oggi (in realtà un esonero) ed è stata un'esperienza molto più traumatica di quanto mi aspettassi: mi sono fatto prendere dal panico, ho confuso gli argomenti richiesti dal prof. e ho avuto improvvisi vuoti di memoria. Il tutto in un esame che è addirittura considerato passabilissimo, il ché non fa che farmi sentire ancora di più una schifezza per aver buttato alle ortiche ore di studio. Avevo bisogno di un'esperienza positiva essendo passati ormai 9 anni dal mio esame di maturità, e invece mi ritrovo con l'autostima ai tacchi per via della consapevolezza d'esser andato male più per motivi legati all'ansia anziché alla preparazione. Credevo di vivere una tensione che si sarebbe sciolta nel momento in cui avrei iniziato l'esame (anche se ammetto di non essere riuscito a dormire questa notte), e invece ha finito per propagarsi anche a esame in corso. Pensare che credevo di fare affidamento sul fatto che l'aver lavorato per anni come attore mi avrebbe aiutato a sbrigliare queste situazioni...
A questo punto ho paura che tale delusione e paura possa continuare ad accompagnarmi nel prosieguo dei miei studi. Mi piace il corso di laurea che ho scelto e ho già le idee chiare su varie porte da tenermi aperte nel momento di conseguire la triennale, ma mi verrebbe da pensare che forse non sono adeguato a seguire questo percorso. (vuoi per il fatto che mi sono diplomato nel 2007, o per il fatto che mi sono diplomato in uno schifoso istituto professionale che non mi ha fornito una preparazione adeguata) Come posso fare per far sì che la mia autostima e i miei risultati non vengano minati da fattori psicologici che vanno al di là della preparazione e delle mia forza di volontà?
p.s. aggiungo che non era il mio primo esame in assoluto, avendo passato abbastanza agevolmente uno scritto nella sessione invernale
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Una dose normale di ansia è anche adattiva perché le avrebbe permesso di sostenere l'esame con la giusta attenzione e in maniera soddisfacente. Il problema è quando l'ansia supera la normale soglia e si alza in modo esponenziale fino a raggiungere il picco massimo. Quando ciò accade ecco che invece di essere adattiva e prepararci all'esame in modo adeguato, diventa disadattIva e va ad interferire con il risultato generando frustrazione che a sua volta genera altra ansia introducendola in un circolo vizioso. Il problema è che più si tenta di controllarla e gestirla più si fallisce producendone altra. E forse questo è ciò che è avvenuto durante il suo esame.
Cosa fare? Innanzitutto non trascorre il suo tempo a rimuginare su quanto accaduto e non si colpevolizzi. Prenda atto di ciò che è successo e guardi al prossimo esame.
Ha mai imparato delle tecniche di rilassamento?
Quelle potrebbero esserle di aiuto.
Ma comunque, se se la sente, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per imparare alcune strategie di fronteggiamento.
Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it