Ansia paroxetina paura

Buongiorno! Sono una ragazza di 25 anni. Da settembre soffro di ansia e attacchi di panico. Sono in cura da 6 mesi con paroxetina e ho fatto anche qualche seduta di psicoterapia. Adesso prendo solo 10 mg di pillola peró ogni tanto i fastidiosi sintomi dell'ansia ritornano,come in questi giorni e di conseguenza tornano il senso di impotenza nel fare anche le cose semplici ,paura di uscire sola,vertigini,fiato corto,indolenzimenti vari ecc.
La neurologa mi ha detto che anche il caldo influisce. È così? Cerco di reagire e continuo comunque a fare tutto peró non mi piace questo malessere.
Per di più da quando assumo paroxetina il mio peso è aumentato e nonostante la dieta non riesco a scalare. Ho paura di non riuscire a sospendere la pillola. Sinceramente voglio farne a meno ma non so se sono pronta.
A cosa possono essere dovuti questi malesseri? L'ansia ogni tanto mi viene a trovare di nuovo.
Potrei prendere degli integratori (Carnidyn plus) per affrontare il caldo ed essere più attiva? Grazie in anticipo per la risposta
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Da cio che ci scrive si deduce che abbia fatto qualche seduta di psicoterapia e che probabilmente ha interrotto. Volevo chiederle il perché!
Ci descrive situazioni in cui avverte sia sintomi fisici come fiato corto, indolenzimento e vertigini, sia sintomi cognitivi come la paura di uscire da sola. Alla luce di questi sintomi, la terapia farmacologica da sola non è sufficiente perché non opera un "cambiamento" ma solo un temporaneo sollievo dalla sintomatologia.
Per tali motivi la invito a riprendere le sedute di psicoterapia e affrontare la sua problematica in questo modo.
Il caldo potrebbe sicuramente influire e il suo medico di famiglia potrà consigliarle gli integratori adatti ma non trascuri l'importanza di una psicoterapia.
Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta. Ho interrotto perchè sono stata fuori per via degli esami universitari.
Il mio pensiero fisso é non riuscire ad essere in forma come prima (cioè dimagrire)o semplicemente affrontare un viaggio o stress estremi. Per di più tendo a fraintendere ogni sintomo,anzichè normalizzarlo, e quindi ho l'ansia di avere l'ansia( scusi il giro di parole).
Sono consapevole che è un problema caratteriale.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Capisco benissimo, non si preoccupi non è un giro di parole ma semplicemente ansia dell'ansia nonché paura della paura. Il problema è focalizzare tutta l'attenzione sui sintomi e attribuire loro un significato negativo e pericoloso.
Sono certa che se riuscisse a riprendere le sedute di psicoterapia può decisamente tornare a stare meglio.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La prima cosa che dovrebbe cercare di accettare e' che l'ansia e' un sintomo di qualcosa che si trova ben custodito dentro di Lei.
E con cui dovra' convivere fino a che non lo avra' compreso ed elaborato.
Quindi i farmaci sono degli aiuti. Che tuttavia penso Le occorrano. Per sopportare i momenti piu' critici.
Quando avra' compreso questo meccanismo forse il vissuto con cui percepira' le emozioni sara' diverso. Piu' disponibile spero!

I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per aver risposto.
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Dr.ssa Michela De Simone Psicologo, Psicoterapeuta 61
Gentile utente, i farmaci sono senza dubbio un aiuto ma tenga presente che l'obiettivo ultimo è ridurli gradualmente per poi arrivare ad eliminarli una volta imparato a gestire l'ansia. Saprà bene che una percentuale d'ansia è certamente utile e adattiva; nel suo caso tuttavia quest'ultima sfocia in attacchi di panico che non le permettono di vivere liberamente le sue giornate. L'espressione "l'ansia di avere l'ansia" riassume perfettamente la situazione: fino a che non gestirà il problema alla base non si sentirà libera dalle sensazioni sia fisiche che di preoccupazione. Così come consigliato dalle colleghe, le suggerirei anche io di riprendere il percorso terapeutico per lavorare sulla base problema; vedrà che potrà uscirne anche in tempi abbastanza brevi.
Un saluto,

Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Sicuramente riprenderó le sedute di psicoterapia.
Volevo sapere un'altra cosa. Ma la paroxetina è un farmaco che ha un alto grado di dipendenza? Io sono arrivata a scalarlo e attualmente (da aprile ormai) ne prendo 10 mg.
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