Non riesco a liberarmi dall' "ansia" per colpa del mio sogno sfumato via...

Buona sera cari dottori. Vi scrivo per chiedervi aiuto anche se non me ne capacito ancora, in quanto ho sempre evitato un aiuto psicologico per via del mio carattere chiuso. Quasi me ne vergogno (vergogna intesa come timidezza) ma non riesco a venirne più fuori.
Sono un ragazzo di quasi 27 anni, attualmente disoccupato, triste, sempre triste. Una tristezza che aumenta sempre più per colpa del mio sogno andato via, che non ho potuto realizzare; diventare un pilota di corse automobilistiche.
E' sempre stato il sogno della mia vita, sin da piccolo, ma per problemi economici ho visto volare via gli anni, come un niente...
Ho provato spesso a dirmi che è meglio così, essendo una professione pericolosa, magari se ci fossi riuscito adesso non sarei più qui o qualsiasi altra cosa possa togliere alla vita uno sport del genere, ma è stato un insuccesso anche qui, perchè mi rispondo che è meglio morire col lavoro che desideri, piuttosto che vivere infelice, e magari ti va male pure nella vita di tutti i giorni, quella vita che non sopporto più.
Negli ultimi tempi la storia va sempre più peggiorando, mi blocco in tutto, esco poco e non cerco più lavoro da ormai cinque mesi, non riesco a concentrarmi su nulla, nemmeno nell'inglese che sto studiando da autodidatta, mi do la colpa su tutto, anche sul diploma non preso, roba che prima non mi importava perchè ho sempre preferito i lavori umili e faticosi, lavori che non richiedono un titolo di studio, ma mi rendevano felice lo stesso.
Non ho più la forza nemmeno di uscire con gli amici, quei pochi rimasti, non riesco a vederli felici e sereni, provo "invidia" perchè io non sono riuscito a fare quello che volevo e non riesco a sorridere, non so più che fare davvero, ho solo voglia di piangere ogni giorno, ma non so perchè sono bloccato anche in questo, rimane un forte dolore, perenne nel cuore, ma le lacrime non riescono a scendere.
E come se non bastasse, devi sentirmi dire dai parenti del perchè perdo ancora tempo e non mi sono fatto una famiglia... ci sono ragazzi che a 20 anni sono già genitori... Ho risposto da prima con sincerità, ovvero che io non ho alcuna voglia di farmi una famiglia attualmente, ed inoltre non mi va che, supponendo fossi fidanzato, regalare dispiaceri, musi lunghi, alla mia donna ed ai miei figli. Hanno continuato a contrabeccare... e non vi dico il resto. Posso dirvi però una cosa, l'unico caso di, se possiamo chiamarla così, violenza verbale della mia vita: Ho risposto con una tale maleducazione che, solo dopo svariati minuti dopo me ne sono reso conto, è stata la prima volta come dicevo, sono sempre stato un ragazzo educato e cordiale con tutti, ma adesso, senza volerlo, sto assumendo sempre più il ruolo del "nervoso e depresso" di casa.

Ho paura che questa sorta di incubo mi accompagni fino alla fine dei miei giorni, la stessa paura la ho anche per una continua risposta che mi do su un possibile aiuto psicologico "è inutile, non potrà aiutarmi nessuno".
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"quanto ho sempre evitato un aiuto psicologico per via del mio carattere chiuso. Quasi me ne vergogno (vergogna intesa come timidezza) ma non riesco a venirne più fuori."


Anche se ha un carattere riservato o chiuso, sarà compito, empatia e bravura dello psicologo metterla suo agio.

È possibile che lei attribuisca tutte le colpe del suo dosagio - che ha svariate sfaccettature - al sogno infranto, che lo abbia iper investito, mente in realtà c'è dell'altro.

Presso una Struttura pubblica troverà valido colleghi anche in convenzione

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Valeria, che vi siano medici validi in questo settore non ne dubito, io trovo (più altro, lo penso e lo temo) impossibile una soluzione per il mio problema, forse perchè non ho mai sentito un caso simile al mio. Ad ogni modo non ho inteso cosa voleva dire con "in realtà c'è dell'altro", dell'altro c'è sempre, i problemi li hanno tutti, ma sono problemi personali che non ho alcuna intenzione di rivelare ad uno psicologo perchè assolutamente fuori dalla problematica relativa ai miei blocchi, il problema è il sogno infranto che non potrò mai realizzare, è quello che mi blocca tutto di me, che mi priva delle mie forze.
Mi perdoni se per caso posso sembrare presuntuoso, ma so bene cosa mi blocca e cosa no.
Ritornando al consulto fatto di persona, ho un po' di timore ad affrontarlo, ed è per questo che ho scritto prima inquesto sito, spero che possiate fornirmi un primo aiuto, non so davvero come specificare quello che voglio, ho molta confusione in testa, mi sembra quasi di essere un adolescente...
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
in ogni terapia psicologica ci sono almeno due attori ed uno di essi è il paziente. Ciò che voglio dirle è che nella terapia psicologica e per esteso anche in prestazioni psicologiche più blande, il ruolo attivo del soggetto è rilevante.
E' il soggetto che scopre, sperimenta, riflette ecc., lo psicoterapeuta è piuttosto un facilitatore che riesce a far vedere e/o a far imboccare quella strada migliore o risolutiva che l'individuo da solo non riesce a trovare.

Forse lei ha delle ragioni o dei bisogni che premono per essere soddisfatti e in questa direzione uno psicologo psicoterapeuta dovrebbe saperla aiutare.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#4]
dopo
Utente
Utente
Cara dottoressa Valentina, innanzitutto grazie per la sua risposta.
Chiedo scusa se sono ripetitivo, ma ho questo problema che non riesco ad immaginarmi una vita così, nel senso che ho sempre quel chiodo fisso. Forse è paragonabile, in un certo senso, alla prima cotta che si ha da ragazzini; credi che quella determinata ragazza sia la più bella, dolce, perfetta e tutto, poi ti accorgi che ti sbagliavi, vai avanti e te ne freghi, se vogliamo anche in poco tempo (ma credo dipenda anche dal soggetto). Solo che questa passione-amore mi incatena da sempre e mi fa sempre più male.
Io purtroppo ho anche questo blocco riguardo gli psicologi, ed inoltre dopo la risposta della dottoressa Valeria, mi dà ancora meno fiducia. Non fraintendetemi, non sto dicendo che voi non sappiate fare il vostro lavoro, solo che mi aspettavo delle parole diciamo più incoraggianti.
Ma vorrei comunque provare ad andare contro il mio pensiero e provarci. Secondo lei potrei ricevere davvero un aiuto concreto?E' una parte di me e non so se possa essere possibile metterla da parte o, addirittura, annientarla.

Volevo una delucidazione se possibile
"... in questa direzione uno psicologo psicoterapeuta dovrebbe saperla aiutare." Non sono ferrato in materie, con psicologo psicoterapeuta, intende quei medici che, se richiesto dalle loro analisi potrebbero anche prescrivermi dei farmaci?
Perchè se fosse così non sarei proprio felicissimo, non mi va di assumere psicofarmaci.
Ripeto, è solo per chiedere delucidazioni.
Grazie ancora per le vostre risposte.
Cordialità
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
No, lo psicologo psicoterapeuta non somministra farmaci (lo possono fare gli psichiatri)
Lo psicologo psicoterapeuta è lo specialista, diciamo, del "corso dei pensieri" e delle emozioni ad essi connesse.
Lavora e agisce perciò tramite gli stessi strumenti (pensieri ed emozioni) oltre a promuovere cambiamenti anche nel comportamento.
Provare per credere!

Cordiali saluti
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