Deficit erettile ansia da prestazione

Salve,
Il mio fidanzato soffre da circa un anno di deficit erettile. Nei primi sei mesi della nostra storia avevamo rapporti sessuali circa 6 volte alla settimana. Poi una sera, nonostante fosse stanco dopo aver lavorato 12 ore, ha voluto farlo lo stesso e non è riuscito a mantenere l'erezione. Da quella volta non siamo più riusciti ad avere rapporti sessuali soddisfacenti. Siamo stati da un andrologo che dopo aver appurato che non c'erano problemi organici ha consigliato la somministrazione di cialis compresse. Ma non abbiamo avuto i benefici sperati. Siamo stati anche da uno psicologo ma niente. Quando siamo in giro di giorno ha l'erezione ma poi alla sera quando finalmente potremmo farlo diventa ansioso e tachicardico. Ultimamente piange perchè ha paura di perdermi e che non riuscirá mai a sconfiggere questo problema. D'altra parte io mi sento depressa piango sempre e sento che non c'è via d'uscita. Ho paura che non potremmo mai vivere al 100% la nostra storia. Io lo amo profondamente. Questo problema ci ha portato a lasciarci circa 4 mesi fa. Siamo stati senzaa vederci per 1 mese. Poi abbiamo deciso di riprovarci. Inizialmente riuscivamo ad avere rapporti sessuali normali ma poi il problema si è ripresentato. Progettiamo una vita insieme tutti i giorni. Ma non avere rrrapportisessuali ci limita troppo come coppia e ci fa soffrire.
È da un anno che le cose vanno cosí. Volevo chiedere: Potrebbe durare tutta la vita questo blocco? Dice che quando proviamo a farlo non riesce a concentrarsi su di noi ma solo sul suo pene e sulla paura che non mantenga l'erezione. Cosa posso fare per aiutarlo? È un problema che potrebbe durare per sempre o ad un certo punto volere o volare scomparirá? È consigliabile prescrivere il viagra in questo caso? Come devo comportarmi con lui?Aspetto una vostra risposta.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Fino a quando l'erezione del ragazzo e la possibilita' di un rapporto sessuale completo aleggeranno tra voi il problema non cessera'!
L'erezione ha preso fantasmaticamente un ruolo centrale fra voi.
Il ragazzo sembra non esistere piu' come pesona. Non esiste il suo timore, il suo pudore. Gli si somministrano farmaci come fosse impotente o malato!
L'erezione e' un fenomeno psicofisico. Nasce dal desiderio. Ed e' su questo che occorre operare.
Se Lei lo desidera.

Esistono delle tecniche che ESCLUDONO a priori e in modo consensuale la penetrazione per un certo tempo, un mese o due.
Pur concedendosi di stare accanto a livello sessuale la zona genitale viene volontariamente e premeditatamente eclusa da entambi i partner.
Questo per depotenziare le aspettative negative.

Se la sente di tentare questa procedura?
Se lo chieda Lei per prima.
Poi ne parli molto tranquillamente e serenamente con il Suo ragazzo. Senza ipotizzare deficit di qualsiasi tipo!

I miei saluti! E auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio tantissimo per avermi risposto in modo cosí esauriente.
Quindi gentile Dott.ssa se ho capito bene lei consiglia di evitare rapporti sessuali di qualsiasi tipo per circa 2 mesi. Io sono disposta a tutto per aiutare il mio ragazzo.
La sitiazione è proprko cosí lui è concentrato solo sul mantenimento dell'erezione che ha solo alcune volte durante momenti in cui per vari motivi non possiamo farlo.
A livello relazionale cosa potrei fare per farlo stare più tranquillo? Consiglia al mio ragazzo ansiolitici? Può l'ansia da prestazione "guarire"?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Siamo stati anche da uno psicologo ma niente. >>

Gentile Ragazza,
può cortesemente precisare in modo più dettagliato questa sua affermazione?
Quante sedute sono state effettuate? Ci siete andati insieme?
In che senso non ne uscito "niente"? Quali ipotesi e quali proposte di intervento sono state fatte?
Lo psicologo a cui vi siete rivolti è anche psicoterapeuta? Ha una specifica formazione in sessuologia clinica?
Se il suo ragazzo necessita di una terapia farmacologica non può essere uno psicologo a dirlo (perché non medico), ma può essere richiesta una consulenza psichiatrica atta a prendere tale decisione.
La vostra situazione può avere margini di miglioramento, ma dal mio punto di vista è indispensabile affrontarla di persona, prendendo in considerazione una molteplicità di fattori. On line questo non è possibile e si rischia invece di sminuire una questione che merita appropriata attenzione.
Allego una lettura di approfondimento, sottolineando il fatto che il problema non è del suo compagno, ma della coppia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Anche io come la collega non posso consigliare farmaci ansiolitici, in quanto psicologa, ma eviterei di *medicalizzare* la situazione.
E credo che il ricorso ad una figura *medica* potrebbe portare il ragazzo a spostare l'asse emozionale della condizione e in modo non positivo.
A livello relazionale eviterei *i silenzi* carichi di *non detti*. Quindi essere tranquilli e parlare con confidenza e affetto.
Il meccanismo dell'erezione e' gestito dal Sistema Nervoso Autonomo che e' indifferente ai suggerimenti. Anzi, funziona meglio quando non si fa caso al lavoro che svolge, come la salivazione o altri meccanismi involontari.
Mi faccia sapere!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La terapia segue la diagnosi e dopo si può parlare di prognosi.

La diagnosi inoltre deve investigare le cause in maniera poliedrica

Sarebbe più utile che ci scrivesse il ragazzo, non lei che, addirittura immagina gli ansiolitici come soluzione...

Provi a consultare queste letture, ma se volesse approfondire nel mio sito personale www.valeriarandone.it , e nel mio blog https://www.medicitalia.it/valeriarandone/ ne troverà tante altre.

Il ruolo della donna...
Un canale salute redatto a quattro mani con un andrologo ed una video intervista, ecc..


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Esposito,
Ho parlato serenamente con il mio ragazzo poco fa sul fatto di non avere rapporti per circa 2 mesi, spiegandone le motivazioni. Anche lui è d'accordo sul provare questo tipo di terapia. Appena gliel'ho detto si è tranquillizzato ed ha avuto un erezione spontanea senza che lo toccassi ma non abbiamo avuto rapporti e non gli avremo per il periodo da lei suggerito.
Mi sembra la strategia migliore. Volevo sottolineare il fatto che circa 4 mesi fa ci siamo lasciati per questo problema. La distanza ci ha fatto capire che non potevamo stare staccati e dopo un mese di distacco ci siamo rimessi insieme e sembrava che il problema fosse sparito. Finalmente riuscivamo ad avere rapporti soddisfacenti talvolta raggiungendo l'orgasmo simultaneamente. Dopo 2 mesi però è gradualmente ricomparso lo stesso problema, forse perchè inconsciamente non era mai stato superato. La mia domanda è: è possibile che stando due mesi senza avere rapporti possa il problema ricomparire di nuovo?
Cordialitá
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il tentativo che Le propongo di fare e' di cercare di *sganciare* a livello emotivo e nervoso ( il Sistema Nervoso Autonomo fa parte del Sistema Nervoso). la *possibiita'* di un rapporto erotico e desiderabile fra voi e la * necessita'* che questo si realizzi tramite una erezione.
Se riusciremo in questo intento si potra' *riprogrammare* la fantasia disfunzionale che purtroppo blocca il Suo ragazzo!
Abbiate pazienza e NIENTE fretta!
In bocca al lupo!
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott.ssa Scalco
Dallo psicologo siamo andati solo 1 volta. 1 seduta alla quale quest'ultimo ha preferito nn prendessi parte. Fondamentalmente lo psicologo ha detto che probabilmente io avevo esigenze che lui non era in grado di soddisfare e che probabilmente non ero la persona giusta per lui. Il mio ragazzo ha preferito non andare più da questo ''psicoterapeuta''. Tra l'alto quest'ultimo non ha la specializzazione in sessuologia.
Devo dire che dopo la seduta siamo rimasri insieme una settimana e poi ci siamo lasciati. Abbiamo ripreso la nostra relazione 4 mesi fa. Inizialmente i rapporti sessuali erano soddisfacenti ma poi il problema si è ripresentato. Siamo stati da un andrologo che ha appurato il fatto che fisicamente e dal punto di vista ormonale e tiroideo è tutto nella norma.
Saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Crepi il lupo cara dottoressa. Dopo questi 2 mesi avrei piacere di ricontattarla.
La ringrazio infinitamente per i suggerimenti e per la cordialitá.
Distinti Saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Randone
Io non immagino gli ansiolitici come soluzione. È il mio ragazzo che mi ha chiesto se poteva essere una soluzione per ridurre o eliminare l'ansia che sopraggiunge nel momento in cui desidera avere un rapporto sessuale con me.

Il mio ragazzo è fondamentalmente una persona molto sensibile e ansiosa in diversi contesti, indipendentemente dalla sfera sessuale.
Si è sottoposto a una visita andrologica, dopo l'esame obiettivo e la prescrizione di esami ematochimici quali livelli ormonali di testosterone prolattina e funzionalitá tiroidea (risultati tutti nella norma) il medico ha escluso la presenza di anomalie fisiche e funzionali. Disse che il prpblema era di natura psicologica. Ed ha consigliato la somministrazione di cialis per 1 mese. Non avendo ottenuto i benefici sperati siamo andati da uno psicologo che sembra aver addirittura peggiorato la situazione, come ho scritto nei messaggi precedenti.
Cordialitá
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Una sola seduta (a cui, tra l'altro, non siete andati entrambi) non ha alcun significato e, dal mio punto di vista, ciò vuol dire che questo tipo di soluzione alle vostre difficoltà non è ancora stata tentata.
La mansione che esclude il rapporto penetrativo, non è assimilabile alla sua intenzione di <<evitare rapporti sessuali di qualsiasi tipo per 2 mesi>>.
Ritengo che il suggerimento più utile per voi sia quello di cercare un nostro collega che vi possa affiancare in un percorso mirato -cucito su misura su di voi- ad affrontare nel modo più corretto la situazione, tenendo conto dei tanti fattori che possono averla causata e/o possono mantenerla.

Saluti.
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il non aver nulla di organico, non esclude automaticamente non avere nulla di psichico..

Per psichico si intende:
Psichico
Inconscio
Di coppia
Relativo al l'immaginario erotico
Relativo al cattivo apprendimentro sessuale
Relativo alla memoria corporea del non piacere
Stili di vita non consoni alla sessualità
Spectatoring
Ecc

Se fosse così semplice evitare di fare qualcosa che ci fa star male affinché questa di polverizzi... lo faremmo tutti.

La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la complessità della sfera sessuale.
Le pillole dell' amore eventualmente, vanno sempre integrate all' interno di un protocollo più ampio.

Una scrupolosa diagnosi clinica - si intende "differenziale" inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.

Un approccio rivolto esclusivamente al sintomo - con cialis ed ansiolitici - risulta orfano di un percorso più completo, capace di regalare emozioni e sensazioni preziose sulla vistra intimità e sessualità, di cui Lei è parte integrante.

Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.

Inoltre - ma spero che abbia già letto le mie letture - come le dicevo. nelle disfunzioni sessuali ci sono più livelli di cause che, ovviamente il cialis non cura:
D'insorgenza
Di mantenimento

Queste ultime appartengono alla coppia

Per fare una buona anamnesi sessuologica necessitano almeno 3/4 incontri.

Immagina bene come qualche seduta da uno psicologo con sia bastevole!

La sessualità è un essere non un fare.

Auguri per tutto
[#13]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
Se il problema fosse esclusivamente mio sarei giá andata da tempo da un sessuologo. Purtroppo però il mio fidanzato non vuole intraprendere questo percorso. Un po' per il lavoro che gli porta via molto tempo e un po' per il suo carattere. Non riesce ad aprirsi con gli altri. Prova vergogna anche se consapevole che il professionista lo ascolta senza giudicarlo.
Ho insistito tanto per spingerlo a sottoporsi a esami diagnostici. Se fosse stato per lui avrebbe aspettato che il problema scomparisse magicamente dalla sua vita. Questo atteggiamento ce l'ha ancora. E a volte ho l'impressione che a questo punto non sia interessato a risolvere il problema. Forse sta bene anche senza avere rapporti per una vita intera. Cosa che a me non va bene visto che io ho bisogno di fare l'amore con la persona che amo.
Dovrebbe essere lui a scrivere qui. Invece lo faccio io per cercare di aiutarlo. Ma lui in primis non si aiuta. Non fa nulla per risolvere.
Io sono arrivata a un punto in cui la frustrazione data dal non essere desiderata e dall'impossibilità di avere rapporti normali, mi fa piangere tutti i giorni con ansia e angoscia e dispiacere che mi porto dietro anche quando sono con lui.
[#14]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Comprendo il suo sentire.

Ma nessuno può aiutare chi non vuole essere aiutato.

Nemmeno lei.

Ma lei, di certo, può difendersi.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa
Come posso difendermi?
Mi trovo in una situazione in cui la mancanza di rapporti sessuali e il calo di desiderio del mio ragazzo mi uccide dentro ma d'altra parte il sentimento che provo per lui è forte. E non riesco a lasciarlo, non riesco a immaginare una vita senza di lui.
Il mio futuro lo vedo con lui accanto. È una situazione di conflitto. Come devo fare per difendermi?
[#16]
dopo
Utente
Utente
Lui progetta una vita con me. E spesso fantastica sul come sará. Poi piange perchè ha paura di perdermi per questo suo problema. Ma l'impressione che ho io è che piuttosto di cercare di risolvere con l'ausilio di un professionista esperto, preferisce perdermi.
[#17]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"L'amore non è indispensabile al sesso, ma il sesso all'amore si."

Questa è una frase che adoperò spesso nel miei scritti, la ricordi.

Penso che sia inutile rimanere ancora online, un professionista può aiutarla a capire e capirsi meglio.

Questo è un ostaggio!
Reciproco...
Una trappola!
Un sequestro di persona!

Potreste essere felici entrambi, anche altrove.

Il corpo non mente mai ed è sempre un grande detonatore di verità nascoste.. rifletta

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