Tra incudine e martello

Gentili dottori,.
Sono la primogenita di una famiglia unita da una mamma straordinaria che ha superato tante difficoltà per 30anni. Stamattina sono stata contattata da una donna che dice di essere stata l'amante di mio padre per tre anni, di non essere l'unica e di avere intenzione di rovinarlo perché ritiene di aver contratto una malattia venerea (Mio padre qualche mese fa ha riscontrato una trombosi al pene che ha curato e sta continuando a curare)
Credo a ogni singola parola detta da questa donna, mi ha fatto tanta tenerezza leggere tutti quei messaggi dai quali si percepiva una grande sofferenza ma non ha voluto parlarmi al telefono.
In questi anni ho scoperto tante tresche di mio padre: Alcune di "lieve" importanza dette a mia madre, altre abbastanza gravi tenute per me. Stamattina ho avuto una crisi di panico e sono dovuta scappare dall'università. Sono stanca di tenere questo peso dentro, di continuare a vedere mia madre amare mio padre così tanto e credere a tutte le sue bugie, facendosi prendere in giro. Lei vive per noi e adesso io mi trovo fuori città per fare il dottorato mentre mia sorellina di 20 anni dovrà trasferirsi la settimana prossima per studiare fuori. ... Che fare? Non odio mio padre, trovo che sia solo un uomo debole che ha conosciuto mia madre troppo presto (18 anni), bisognoso di sentirsi virile e desideroso di uscire dalla routine. Però con lui ho un rapporto costruito su davvero poca confidenza e ho paura di raccontargli ciò che è successo perché penso che non riuscirebbe più a guardarmi in faccia. E dall'altro lato ho paura per mia madre che ha dedicato tutta la sua vita a noi senza mai mancare di rispetto a nessuno, e mi spiace che una persona così buona debba soffrire tanto per la debolezza altrui. Però è giusto che io debba essere messa in questa posizione e debba subire tutto questo? Vorrei un vostro consiglio... Vi ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

per quanto lei possa essere dispiaciuta per la situazione di sua mamma ci dice di averle già parlato in passato dei tradimenti di suo padre e che ha ottenuto come riposta una minimizzazione dell'accaduto da parte di sua madre stessa.
E' probabile che tutto sommato le vada bene rimanere con un uomo che la tradisce, ma che alla fine torna sempre da lei e per il quale lei è il punto di riferimento, mentre le altre sono solo di passaggio.
Dall'esterno tutto questo risulta sicuramente incomprensibile o enormemente masochistico, ma è necessario accettare che all'interno di una coppia possano esistere equilibri disfunzionali che le tengono saldamente unita, che nessuna evidenza o nessun ragionamento sensato può minare e che la coppia non intende modificare.

Le suggerisco la lettura di questo articolo per riflettere sul suo ruolo di figlia :
http://www.serviziodipsicologia.it/devo-salvare-mia-mamma-labuso-emotivo-madre-figlia/

Come le dicevo, per quanto possa dispiacerle assistere allo svilimento della figura di sua mamma che si svaluta da sola e accetta le scorrettezze del marito, non c'è molto che possa fare e ha già fatto il possibile in precedenza.

Sua madre ha compiuto una scelta che ha il diritto di compiere e lei ha il diritto di non sentirsi responsabile del suo benessere e della sua felicità.
Può offrirle sostegno, ma deve essere sua mamma a chiederglielo e soprattutto deve essere un sostegno temporaneo e finalizzato a trovare altri che possano occuparsi di sua madre (nel caso volesse farsi aiutare dal punto di vista psicologico o legale).

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it