Attaccamento

Salve!
Ho 33 anni e mi è stata fatta una diagnosi di un disturbo dello spettro schizofrenico. Sono in cura con il risperdal. Faccio una vita normale : lavoro in un supermercato da molto tempo, ho un discreto numero di amici e con due il legame è forte. Ho molti interessi, una certa intelligenza e senz'altro buone capacità sociali. Ma come spesso capita a chi ha una vulnerabilità alla psicosi ( tra l'altro quasi invisibile ) non riesco a trovare una compagna. Ho un attaccamento disorganizzato. Metto in atto strategie che non consentono la nascita di relazioni sentimentali. Di questo mi sono accorto quest'anno. Inoltre ho subito degli abusi sessuali e ho paura dell'intimità. Ho avuto solo una decina di esperienze sessuali complete ed ero un adolescente. Ora da qualche mese ho deciso di avere delle esperienze a pagamento perché non ne potevo più.
Mi chiedo : come posso riparare il mio attaccamento? Leggere dei manuali può essere utile? Mi sono rivolto ad uno psicoanalista e mi ha detto che non serve la psicoanalisi : mi relazione bene. I miei amici si stupiscono che non ho una donna. Spesso alle feste scherzo molto. Ma qualcosa va sempre storto. Ho avuto paura anche di baciare delle ragazze in passato. Ho paura di restare solo perché ho 33 anni e tutti i miei amici si sistemano. Dovrei perdere anche un po ' di peso. E magari trovare un lavoro migliore. Ma la parte mentale ha un peso rilevante. Che fare? Quali strategie adottare? Essere consapevoli dei meccanismi dell'attaccamento può aiutarmi? In passato ho fatto anche una terapia cognitivo comportamentale di 10 mesi per trovare una morosa ma il terapeuta mi disse che ho un attaccamento disfunzionale e che dei traumi del passato mi ostacolano. Era il 2009. Da allora le mie capacità sono ulteriormente cresciute in generale e ho avuto un alto numero di esperienze volgari. Che fare? Per me il problema è legato all'attaccamento e alla paura dell'intimità. La psicoanalisi non serve. Gli psichiatri hanno fatto molto in 15 anni. Mi pare impossibile che io non abbia una donna. Ho paura di restare solo e spesso provo angoscia. La cosa migliore sarebbe trovare un lavoro migliore e tornare in buona forma. Ma bisogna aggiustare anche la mente. Purtroppo mia madre ha fatto degli errori e purtroppo ho subito cose orrende .Cosa posso fare?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

con tutti i limiti del consulto on line, sarebbe opportuno fare una valutazione diretta e mettere a fuoco degli obiettivi sensati e percorribili. Con la psicoterapia cognitivo-comportamentale nel 2009 aveva fissato gli obiettivi? Ricorda quali erano?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<Essere consapevoli dei meccanismi dell'attaccamento può aiutarmi?<<

La consapevolezza da sola non modifica automaticamente i comportamenti. E' una illusione pensare che "capire è guarire".

Occorre infatti concretamente modificare certi meccanismi, che sta allo psicoterapeuta individuare assieme a Lei.
In questa ottica ritengo apprezzabile la Sua intenzione di metter mano al sovrappeso.
Può rivolgersi all' "Unità per i comportamenti alimentari" dell'Azienda sanitaria; lì troverà un team multiprofessionale preparato sullo specifico (v. in rete).

Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve!
La terapia cognitiva comportamentale del 2009 mi ha ultramotivato ha ad approcciare ragazze nei locali. Ho trascorso 10 mesi a conoscere sconosciute. Il terapeuta alla fine disse che dei traumi del passato e l'attaccamento non avevano permesso la nascita di una relazione. Non pagai delle sedute al terapeuta per rabbia. Il terapeuta era uno psichiatra di 50 anni.
Mi chiedo se una terapia cognitiva comportamentale o una qualche terapia possa risolvere il problema. L'analista che ho contattato 20 giorni fa ha dichiarato che non ho bisogno della analisi ma tutt'al più di una terapia vis a vis ovvero con il terapeuta di fronte a me. Mi ha detto che non si stupirebbe se fra 1 anno decidessi di convivere con una ragazza. Mi chiedo come sia possibile arrivare a 33 anni e non avere una donna. Credo che la paura dell'intimità, una capacità di gestire le emozioni non buona, un po ' di paura del giudizio mi abbiano finora danneggiato. So che chi ha un attaccamento disorganizzato fa fatica a trovare una compagna. Cosa posso fare? Ho paura di restare solo : ma sono una persona intelligente e con buone capacità sociali. Quale terapia può essere più indicata? Quali strategie usare? So che se dimagrissi avrei più possibilità ma anche è opportuno cambi lavoro e sto cercando di farlo anche per migliorare con sano egoismo la mia vita