Sindrome post finasteride, disfunzione erettile e tanto alto

Alla cordiale attenzione di Medicitalia

Vi scrivo per chiedere un consulto psicologico relativo alla sindrome post finasteride. Ho assunto propecia per qualche anno (non ricordo esattamente per quanti periodi) dismettendo totalmente a fine 2013. Il mio dermatologo mi aveva rassicurato più volte sulla comprovata sicurezza di questo farmaco.
Ad anni di distanza sto con una ragazza che non riesco a penetrare se non tramite assunzione di vasodilatatori (sospesa ad oggi per terribili effetti
collaterali).
Ricordo che, alla sospensione del farmaco, non riuscii a penetrare una ragazza ed anche i successivi tentativi con altre ragazze sono andati a vuoto.

Mi chiedo quale si una corretta prassi psicologica per affrontare il problema perchè:

fisicamente non ho nulla (come confermato da diversi esami strumentali e 3 diversi pareri andrologici);
soffro di tendenze suicide (ci penso tantissimo) e vago tutto il giorno su forum in cui si descrive perfettamente gli effetti di questo veleno sul corpo (in orario di lavoro non faccio ormai che quello);
non so come lasciare la ragazza con cui sto da 3 mesi perchè il pensiero di non soddisfarla sessualmente mi uccide;

Francamente fino a pochi mesi fa, pur conscio della mia inibizione sessuale, non ci pensavo più di tanto anche perchè rifiutavo il contatto con ogni ragazza. Poi ho conosciuto la mia attuale uscente e nonostante abbiacercato più di volte di dissuadermi dal farlo, abbiamo incominciato a frequentarci.

Oltre a consultare uno psico-sessuologo, esiste un approccio psicologico corretto per affrontare tale sindrome?

Cordialmente
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente. Nel suo caso, l'approccio psicologico di elezione è la TERAPIA MANSIONALE INTEGRATA. È una terapia pensata ad hoc per i disturbi psico-sessuali.

I risultati si ottengono generalmente in tempi non molto lunghi, perchè è un tipo di terapia che agisce su due livelli:
1)L’analisi del vissuto emotivo-psicologico legato al disagio sessuale (nel suo caso DE)
2)La prescrizione di esercizi comportamentali specifici per ciascun disturbo

E’ una terapia, come le ho accennato, generalmente breve (in genere dai 4 ai 12 mesi con sedute settimanali) e si propone il raggiungimento di alcuni scopi principali come:

*La ricerca di un’intimità e di una cooperazione di coppia sempre maggiore;
*L’esposizione graduale alle emozioni sessuali.
Un’educazione alla sessualità, anche in termini di trasmissione di informazioni basilari di funzionamento.

Ps: lasci stare i forum al loro posto altrimenti entra in un circolo vizioso caratterizzato da ansia, rabbia e tristezza. Non le sono assolutamente utili. Utile è prendere un appuntamento con un collega perfezionato in sessuologia clinica! Ripalta da qui.

Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528

In sintonia con quanto suggerito dal collega, la invito alla lettura di questo articolo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3273-perdita-di-capelli-finasteride-e-disfunzioni-sessuali.html

Dare la colpa alla molecola è un atteggiamento miope.

Lei lamenta idee suicidaria, oltre alle problematiche sessuali, che non possono essere ignorate,

Non sempre si lavora sul sintomo sessuale, spesso invece, si lavora su tanti altro.

La diagnosi differenziale, è il primo passo da cui partire.


In queste letture, e canale salute troverà tutto sul d.e e le sue cure

http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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