, non ho iniziato subito a prenderle per la paura di codesto medicinale e non accettavo comunque

Buongiorno .. sono una ragazza di 18 anni , che convive con ansia e attacchi di panico da diversi mesi , ho visto mutare il mio carattere e me stessa e non riesco più a reagire , e di fronte a un semplice mal di pancia inizio a pensare che sia qualche malattia o qualche sintomo mortale . Spesso sono stata alla guardia medica e all'ospedale per vari motivi . Ho iniziato a convivere anche con il misuratore della pressione notte e giorno , fino ad impazzire e non uscire di casa per paura della pressione . Fino a quando decido di eseguire una visita a settembre dal mio cardiologo di famiglia , il quale esegue tutte le analisi con nessun problema presente , e mi prescrive le gocce EN per un mese ( nello specifico 5 gocce ogni mattino ) , non ho iniziato subito a prenderle per la paura di codesto medicinale e non accettavo comunque che dovessi fare uso di gocce per stare meglio . Poi un mese fa , ho iniziato ad avvertitire moltissime extrasistole che mi hanno indotta ad iniziare la cura . Sono almeno 20 giorni che ne faccio uso e le mie extrasistole sono sparite , ma qualche mattina dimentico sbadatamente di prenderle .. tra qualche giorno dovrò sospendere la cura , e vorrei sapere se si creerà un problema con la sospensione immediata o dovrà avvenire gradualmente .. grazie per l'attenzione .
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,

Quello che ci descrive fa supporre un quadro di grande sofferenza con alla base ansia di tipo ipocondriaco.

<< un mese fa , ho iniziato ad avvertire moltissime extrasistole che mi hanno indotta ad iniziare la cura>>. Lo sa che chi è costantemente attenzionato alle malattie e ha paura delle stesse, rischia di farsele venire veramente le malattie o i sintomi temuti? (Vedi extrasistole).

<< tra qualche giorno dovrò sospendere la cura , e vorrei sapere se si creerà un problema con la sospensione immediata o dovrà avvenire gradualmente ..>>. Questa sezione è dedicata alla psicologia (che non ha competenze psicofarmacologiche). Per questo le consiglio o di porre la stessa domanda alla sezione dedicata alla psichiatria o, meglio ancora, si affidi alla consulenza di uno psichiatra in carne ed ossa che meglio di chiunque altro potrà valutare il suo quadro in generale dal vivo e guidarla per il meglio verso la sospensione della terapia farmacologica.

Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la rapida risposta .. purtroppo sono molto angosciata da un bel pó , ho paura di andare a dormire e ho questa fobia di morte improvvisa da un momento all'altro , penso constantemente in negativo e mi travolge soprattutto la paura di non risvegliarmi più il mattino seguente.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina,

Da quello che leggiamo le sue emozioni prevalenti in questo periodo, che le creano profonda angoscia, sono l'ansia (che è "sorella" della paura) e la tristezza:

*<< ho paura di andare a dormire e ho questa fobia di morte improvvisa da un momento all'altro>>;
*<< penso costantemente in negativo>>;
*<<mi travolge soprattutto la paura di non risvegliarmi più il mattino>>.

Questi suoi pensieri ed emozioni emergono proprio in chi vive con il costante timore catastrofico che possa avere qualche malattia o come credo (anche se da questa postazione è quasi impossibile dirlo) di poter morire da un momento all'altro (es: per un "attacco di cuore"). E anche se sperimenta ogni mattina che il temuto non si avvera, lei continua a tenerlo.

Le emozioni e il pensieri negativi estremamente sofferenti per lei e che sgradevolmente inondano la sua mente vanno ben riconosciuti, va compresa la loro origine (da dove e perché sono nati), come si sono evoluti, vanno attraversati ed elaborati con il fine di riuscire a gestirli, riappropriandosi del benessere psicofisico che lei merita.

Tutto questo malessere non saranno certo 5 gocce di ansiolitico giornaliero a farlo magicamente sparire. La bacchetta magica non esiste.
Esiste invece, e sarebbe estremamente utile che lei la utilizzi, la strategia di avvalersi di un confronto dal vivo con un nostro collega al quale fare riferimento in un eventuale processo di gestione disintossicante di questi frequenti e pervasivi stati mentali che lei ci ha raccontato.

un caro saluto

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille ancora dottore .. in molti mi hanno consigliato di rivolgermi a uno psicologo per affrontare il problema da vicino ed eliminarlo alla radice .. però a volte non accetto l'idea di essere aiutata da terze persone e quindi cerco sempre con le mie forze di reagire , ma come le ho parlato pocanzi , il mio carattere ha avuto un mutamento repentino negli ultimi mesi . La ringrazio di nuovo . Cordiali saluti .
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Cara signorina,

Affidarsi a qualcuno che può aiutarci concretamente in alcuni periodi di vita che attraversiamo, non è un'ammissione di debolezza o incapacità di vedersela da soli ma è un'assunzione di responsabilità verso se stessi e la nostra salute.

Serenità