34 anni mai fidanzata

Sono donna, ho 34 anni, vergine e non ho mai avuto un fidanzato . Sono una persona socievole, con molti interessi e conoscenze... Tuttavia mi è difficile approcciare con l'altro sesso. Credo che gran parte sia dovuto dalla mia timidezza /insicurezza e il fatto di essere vergine a questa età mentre molte coetanee hanno figli mi sta pensando... Naturalmente penso che ha inciso anche un educazione di diffidenza verso gli uomini da parte di mia madre e bigottismo nell'ambito della sessualità da parte di mio padre. Non sono mai stata una che ambisce ad avere figli sin da giovane età. Ammetto che spesso mi sono infatuata di uomini non interessati a me o che mi vedono come amica mentre non riesco ad apprezzare chi mi ha cercato.
Noto che quando sono oggetto di attenzione da parte di un uomo, mi crea ansia da prestazione ed iniziò a pensare "e ora? Che ho di speciale? e poi sono vergine come devo comportarmi? " Così invece di avvicinare lì allontano o creo un rapporto d'amicizia.
Come posso fare a superare questo scoglio?
Tendo a parlarne con pochi di questa situazione perché in passato né sono stata derisa ed ero lo temo.
Sto pensando di consultare uno specialista ma non saprei di quale ramo e mi piacerebbe affrontare anche discorso relazione personale. Grazie
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Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7 13
Gentile Utente,
Trovo in Lei molta consapevolezza circa la Sua situazione: ammette la Sua timidezza (che certo non è reato!), la consapevolezza di una educazione "rigida", se posso permettermi il termine, il renderSi conto di allontanare chi si avvicina (una protezione, uno scudo, ma anche un "remarsi contro"), per poi infatuarsi Lei di chi non Le dá considerazione.
C'è dunque un processo di analisi della situazione robusto: si conosce bene, ma non basta.
Tolto o no il desiderio di maternitá, che non è la questione rilevante, traspare il bisogno di affettivitá, sessualitá, e scambio, come è sano e giusto che sia.
E mi colpisce la scarsa autostima che traspare, neanche tanto celata, per poi ammetere di essere comunque una persona con molti interessi (quindi articolata, con argomenti e passioni).
È mai stata, se posso, da qualche specialista in passato?

dr.ssa Alessia Ghisi Migliari

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dot.ssa Alessia della sua risposta. Non sono mai stata da uno specialista ma sono una persona riflessiva, abbastanza trasparente nella mia vita (pure troppo) e che sti facendo da qualche anno un percorso di crescita personale con l'aiuto di libri, blog etc eppure come dice lei ancora non riesco a dare del tutto il via.
Perciò dato che ora ho un po' più finanze (non ho un lavoro stabile e anche lì mi frustra la cosa) stavo valutando di essere seguita da uno specialista.
Inoltre poi mi chiedo ma dove trovo uomini della mia età?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La verginità ad oltranza, inconsciamente difesa per svariati motivi, è spesso spia di un quadro molto complesso psico/sessuale che si chiama vaginismo.
Sono ipotesi, e siamo online, ma uno specialista potrà aiutarla a capire di più.

Le allego del materiale che potrebbe servirle



https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4106-l-intimita-impossibile-donne-vergini-adulte-e-matrimoni-bianchi.html

Che tipo di uomini?
Il tipo di uomo, o meglio l'uomo giusto, non è età correlato - anche i giovanissimi sbagliano matrimonio e poi si separano - ma struttura psichica correlata.

Se si conoscerà a fondo, se si vorrà bene e si stimerà, sceglierà nel migliore dei modi, non accontentandosi.

Le scelte di coppia - nelle situazioni come la sua - sono spesso "collusive": si sceglie incosciente chi tinene in vita la sua problematica.

Si chiamano infatti "matrimoni bianchi".

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta Dr.ssa Rondone.
Avevo letto qualcosina in passato a riguardo e ho letto un po' i suoi articoli. Effettivamente qualcosa c'è come:educazione cattolica, bigottismo di mio padre sul sesso e la scarsa stima di sé.
Violenze non c'è ne sono state e, non avendo avuto un ragazzo, lo spasmo non è subentrato per ora...
Il desiderio sessuale c'è, anche se non forse intenso come per chi ha avuto esperienze, e a volte mi masturbo anche se senza penetrazione. Eppure con un uomo qualsiasi non riesco a lasciarmi del tutto andare....
Quali uomini scelgo o vorrei?

Riguardo gli uomini di cui mi sono invaghita (non corrisposta) erano o chiusi come mio padre o particolarmente brillanti.
Mi sto rendendo conto che sicuramente è un processo di protezione ma non mi fa stare serena guardando le altre amiche.
A volte ho pensato che un uomo vergine come me sia una soluzione ma non ne sono convinta. Penso che saremmo due imbranati.
Lo vorrei un po' esperto ma attento...
Non so se sono affetta da vaginismo ma a questo punto mi chiedo che percorso dovrei affrontare cioè quali sono gli atteggiamenti giusti da usare o e quale psicoterapeuta scegliere.
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Utente
Utente
Ah comunque essendo cattolica praticante da un lato penso alla verginità come un pregio ma dall'altro pensando alla moderna società mi sembra un difetto che non posso mostrare agli uomini perché mi giudicherebbero sciocca o immatura.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"A volte ho pensato che un uomo vergine come me sia una soluzione ma non ne sono convinta. "

Appunto, come le dicevo prima, si chiamano scelte collusive:
Lei impenetrabile è lui impenetrante, uguale coppia bianca.


Se lei ha un vaginismo lo saprà soltanto andando in consultazione.

Immagino che non avrà mai fatto nemmeno una visita ginecologica per questa sua problematica.

Si faccia aiutare, non perda altro tempo.

Le letture non bastano, così come il consulto online.

Una vita senza amore è davvero la sua brutta copia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

sono d'accordo con la dott.ssa Ghisi Migliari perché la consapevolezza di una problematica o di un bisogno va bene e nel Suo scritto c'è. Tuttavia, la sola consapevolezza NON è sufficiente a produrre un cambiamento.

Nonostante le finanze limitate, le suggerisco di rivolgersi al Consultorio della Sua zona o ad un servizio pubblico di un ospedale (Servizio di Psicologia, ad esempio), perché vi può accedere pagando il ticket sanitario previsto nella Sua regione.

Soprattutto, è importante capire come modificare la situazione.
Mi riferisco in particolare a quella che da qui mi sembra una certa paura di avvicinarsi agli uomini, come se volesse mantenere una distanza di sicurezza, come se a fare paura ci fosse l'intimità, non solo fisica.

Spesso, raccontarsela e descriversi come persone timide e imbranate, è solo un alibi per non affrontare davvero le paure più profonde che sentiamo. Ma il problema vero è che la paura, se non affrontata con coraggio, resta lì dov'è e semmai aumenta.

Scegliere uomini "inarrivabili" può essere quindi la Sua strategia inconsapevole e automatica per preservare questo stato di solitudine, nel quale -tutto sommato- crede di correre meno rischi rispetto ad una relazione coinvolgente che però espone anche a qualche sofferenza...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


Gentile utente,

in prima battuta Le consiglierei una visita ginecologica per verificare l'aspetto fisico e sgombrare il campo da presunti disturbi ginecologici ed eventuali conseguenti ansie immotivate.
Non si preoccupi per il fatto di essere vergine, la ginecologa - informata preventivamente del fatto - sa cosa e come fare, e lo fa con il suo assenso e accordo.

Per l'aspetto relazionale non aggiungo nulla a quanto già detto dalle Colleghe.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#9]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre gentili risposte. Contattero al più presto uno specialista per il mio caso. Per quanto riguarda la visita ginecologica potrei farla anche a breve però sinceramente preferisco farlo dopo una prima analisi con lo psicologo.
Come scrivevo, essendo single e non avendo avuto nessun partner non ho sperimentato ancora la presenza di spasmi o meno.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Benissimo, lo psicologo psicoterapeuta è la figura indicata.
Se vuole, ci faccia sapere in futuro.

Cordiali saluti,
[#11]
Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7 13
Gentile utente,
Ha ricevuto preziosi consigli e indicazioni.
Partendo dalla Sua capacitá di "guardar-si", serve davvero, adesso, lo slancio attivo verso una figura professionale che l'aiuti per portare nella sua vita un nuovo colore.
Ha solo 34 anni, ma non perda tempo prezioso...
Tanti cari auguri.
[#12]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66


"... essendo single e non avendo avuto nessun partner non ho sperimentato ancora la presenza di spasmi o meno."
Proprio per questo Le consigliavo la visita ginecologica, ritenendo meno imbarazzante verificare un eventuale (ipotetico!) vaginismo con un "tecnico"
anzichè con proprio ragazzo, quando sarà.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie nuovamente. Stavo riflettendo che inoltre mi sono invaghita gli uomini che in linea di massima erano diversi da me nel modo di concepire la religione e la sessualità . Li trovavo più disinibiti e da un lato mi attirava il fatto che erano differenti in questo senso da me. Tuttavia l'amore è stato sempre non corrisposto o almeno le ultime volte che mi sono dichiarata è andata male è abbassato un po' la mia autostima.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
"... mi sono invaghita gli uomini che in linea di massima erano diversi da me nel modo di concepire la religione e la sessualità ..."
D'altra parte se condividessero la religione e di conseguenza il modo che la religione ha di regolamentare la sessualità, prima del matrimonio niente rapporti sessuali, sbaglio?

Tenga conto che nell'esperienza clinica frequentemente incontro situazioni
nelle quali la religione serve "da copertura" a problemi sessuali reali.
Quante volte le donne ci dicono:
"Sono arrivata vergine al matrimonio per motivi religiosi, ma ora che ho l'anello al dito mi rendo conto che i problemi non si sono risolti automaticamente, come pensavo..."

E dunque anche una consulenza presso un ministro della Sua religione potrebbe servirLe: un percorso psicologico che è in contrasto con i valori (ad es. religiosi) della paziente non sempre produce frutti. Bensì possibile conflitti interiori.




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