Paura di non dormire e ansia

Salve signori, sono un ragazzo di 26 anni e soffro di ansia generalizzata che va e viene a periodi, non è un'ansia che mi impedisce di uscire o guidare, diciamo che la riesco a gestire.

Qualche anno fa passai una notte insonne, in quel periodo avevo cominciato a risvegliarmi la notte con la tosse e facendo delle visite ho scoperto di avere una leggera asma solo da poco perchè avevo trascurato questa cosa ma ultimamente mi impediva di dormire per più di 4-5 ore di fila senza svegliarmi con la tosse. Ora ho la cura e sto meglio, solo che è rimasta la stessa cosa che mi sveglio alle 5 sempre senza motivo e poi mi riaddormento e dormo a scatti.

Dicevo che ho passato una notte insonne forse perchè il dottore aveva iniziato a sospettare che avessi l'asma ed ero preoccupato. Da quel giorno ho il terrore che mi succeda si nuovo e a volte faccio fatica ad addormentarmi. Dopo quella volta ebbi altre notti insonni che mi capitano a distanza di mesi ma ultimamente mi è capitato 2 volte a distanza di 2 mesi.

Quando devo svegliarmi presto la sera prima mi dimeno nel letto per addormentarmi e ho l'ansia e la paura di non dormire ed essere stanco il giorno dopo e cosi finisco per dormire poco. Mi sento l'ansia nel petto e non riesco a scaccarla via e ho mille pensieri, mi so ripetono in testa le canzoni che ho ascoltato quel giorno. Quando dormo a casa della mia ragazza dormo benissimo, a volte per rilassarmi mi fa dei massaggi e mi addormento in 5 min e non ho mai paura di non dormire.

Ora mi sono abituato a dormire bene da lei e mi sono convinto che da solo non dormo o dormo male. Ieri ho preso sonno alle 7 del mattino e ho dormito 3 ore. Sto passando un periodo dove ho deciso di andare a vivere all'estero e penso che mi mancherà la mia piccola sorella e ho paura del futuro e se ce la faremo io e la mia ragazza. Ho paura anche che non dormirò bene là nonostante sono con la mia ragazza con la quale dormo benissimo. Si tratta di insonnia o sono io che mi faccio dei brutti pensieri e quindi si trasformano in realtà? Basta che mi viene in mente che non dormo e finisco per non dormire. Non voglio e non posso prendere sonnoferi o antidepressivi perchè ho un blocco focale dx e mi deprimerebbero il tratto PQ (parole del medico). Secondo voi come posso superare questa paura? Sparirà una volta che mi sarò trasferito e vivrò con la mia ragazza? Io penso che vivendo con lei starò meglio.. Ho paura di portarmi quest'insonnia per tutta la vita e mi stresserà e mi impedirà di impegnarmi per raggiungere i miei obbiettivi e soprattutto che mi provochi qualche malattia.. Non ho soldi per andare da uno psicologo ma so che ci sono psichiatri che se lo rotengono opportuno ti mandano a fare psicoterapia gratuita. È vero? Cosa posso fare? Grazie

[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

il suo racconto deve essere approfondito, ci sono diversi aspetti che devono essere valutati adeguatamente. In questa sede mi sento di darle soltanto alcune annotazioni.

Intanto, dal mio punto di vista, voglio lasciarle una prima riflessione, cioè che "mille pensieri" possono interferire con il sonno. Se lei vive un periodo di cambiamento, una forte preoccupazione, il peso di situazioni problematiche, questo può condizionare il sonno.

Come lei dice, poi, dormire poco la affatica ulteriormente, non consentendole un'adeguata rigenerazione di sé e rischiando di costituirsi come elemento invalidante per la qualità della sua vita. Soprattutto se va a letto alle 7 di mattina e dorme soltanto 3 ore. Questo crea un circolo vizioso che può complicare la situazione.

Non sono sicuro di avere bene capito bene se va a letto prima quando il giorno dopo si deve svegliare presto. Ad ogni modo, il nostro corpo ha una memoria e delle abitudini. Non è scontato che si possa anticipare l'ora dell'addormentamento, se normalmente si va a letto molto più tardi.

Infine mi colpisce quando ci racconta che con la sua ragazza la situazione è differente. Sembra che la paura di non dormire svanisca e lei riesca ad avere un sonno soddisfacente. Mi sono chiesto se ci sia una possibile relazione tra insonnia e un senso di solitudine, aspetti affettivi profondi che dovranno essere approfonditi dal vivo, in una sede adeguata.

Non è possibile risponderle da qui circa la sua domanda, se cioè il problema "sparirà, una volta trasferito con la sua ragazza", perché se da una parte la presenza della sua ragazza sembra rassicurarla ed essere un supporto significativo per lei, dall'altra è pur vero che si separerà da affetti importanti, come quello con sua sorella e con la sua terra di origine. Andare a vivere all'estero può essere un'esperienza positiva, sempre che l'abbia scelta, ma presentare anche qualche criticità.
E quando parla di "paura del futuro", non dobbiamo sottovalutarla. Essa può essere incisiva per la qualità della sua vita, interferendo anche con il sonno.

Mi sembra che lei desideri affrontare questo malessere che la preoccupa, e questo è senz'altro un segno favorevole.
Per una psicoterapia a basso costo può consultare l'elenco degli Psicologi e Psicoterapeuti di Medicitalia e chiedere le tariffe. Ci sono anche strutture pubbliche, e per esse può rivolgersi al suo medico di base o alla Asl, però si informi sui tempi perché a volte hanno un alto numero di richieste.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Non dormo sempre alle 7 del mattino, mi è capitato solo oggi e altre 4 max 5 volte nell'ultimo anno. Gli altri giorni dormo verso le 23.30/00 a volte all'una, ma il problema è che mi sveglio sopo 5/5.30 e ci metto qualche minuti per riaddormentarmi e questo pensavo fosse causato dall'asma che mi svegliava ma ora che l'ho curato continua.

Le spiego, io non ho un lavoro, lavoro ogni tanto quando mi capita di trovare qualcosa e quindi sono abituato ad andare a dormire quando voglio. Ma quando devo lavorare e quindi devo svegliarmi presto, penso che devo dormire se no non lavorerò bene e finisco per dormire male e sta cosa si è aggravat perchè prima avevo paura di dormire poco mentre adesso ho paura di una notte in bianco. Ma questa cosa l'ho sempre avuta da quando ho finito la scuola, essendo abituato a non lavorare dormivo tardi e quando dovevo svegliarmi presto mi imponevo di dormire presto.

Sì, con la mia ragazza dormo bene, ieri l'altro per 2 gg di fila ho dormito 8 ore cosa che non mi capitava da molto. Ma anche i giorni prima a casa mia avevo ricominciato a dormire bene. Poi arrivano i periodi che ho molto da pensare oppure semplicemente si rifa vivo il pensiero "ho dormito bene per una settimana sta a vedere che stanotte ricapita una notte insonne" e cosi ricomincio a dormire male.

Per quanto riguardo il trasferimento all'estero devo dire che mi piace molto l'idea, io non sono originario dell'italia ma ci vivo da 18 anni e non mi dispiace lasciarla perchè ho passato molti periodi brutti qua per colpa della disoccupazio e e sento di aver bisogno di un cambiamento. Però ho paura di non essere in grado di costruirmi un futuro, di non far felice la mia ragazza con i miei pensieri negativi e le paure per il futuro, di non viverla come ogni altro giovane con felicità e come una cosa nuova che fai con soddisfazione e curiosità pensando in positivo e sorridendo. Penso solo "e se non andrà bene? E se andiamo là e si presentano difficoltà e io non sarò in grado di affrontarle?"

Non sono sempre stato così, ero un ragazzo coraggioso e non avevo questi pensieri, ho sempre creduto in me stesso e pensavo sempre in positivo. Secondo lei tornerò ad esserlo o sto cambiando in modo irreversibile?

Saluti
[#3]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Approfondendo il suo racconto, emergono ulteriori informazioni rilevanti. Potremmo ampliare il discorso dicendo che se è abituato ad andare a dormire quando vuole, le volte che invece sarà costretto a rispettare un certo orario per garantirsi un numero sufficiente di ore di sonno, potrebbero non essere facilmente realizzabili.

"Imporsi di dormire" non significa riuscire a dormire, come la sua esperienza sembra dimostrare. Questo può accadere sia perché non è sufficientemente stanco se non ha lavorato sia per i pensieri e le preoccupazioni sia per la paura di non dormire sia per l'abitudine, come dicevamo.

Da come dice, ha voglia di andare all'estero e sente entusiasmo per questo cambiamento importante, anche se questo comporta incertezze e dubbi. Non dimentichi che ogni cambiamento implica dei rischi e quindi il suo vissuto di paura può essere più che comprensibile.

Il fatto che lei sente di essere stato un ragazzo coraggioso e di avere creduto in se stesso è un buon segno. Forse i "periodi brutti, la disoccupazione" e il peso dell'instabilità possono avere generato in lei un senso di sfiducia e delusione, chissà forse anche di rabbia per l'Italia verso cui comprensibilmente potrebbe non vivere un senso di gratitudine.

Potremmo dire che la forza che sente in se stesso le sarà di aiuto, anzi forse già lo è. Infatti una parte di lei sente un senso di possibilità per il futuro, e questo potrebbe essere l'indice che crede in se stesso e sa ancora pensare in positivo.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sì il fatto che dormo quando mi pare e non mi stanco durante la giornata mi scombussola il sonno sicuramente, però non riesco a tenere un orario preciso da quando ebbi quella notte insonne che mi terrorizza le notti che faccio fatica ad addormentarmi, può succedere a tutti che qualche volta si fa fatica a prendere sonno, ma io penso sempre che il mio caso è diverso e più grave e lo aggrava il fatto che sono un rimurginatore e sta cosa non faceva parte del mio carattere.

Anche qui come vede è normale preoccuparsi per questo tipo di cambiamenti ma io la vivo peggio degli altri, solo leggendolo ora mi sono ricordato che è più che normale avere delle preoccupazioni, mentre prima pensavo che un ragazzo giovane come me non dovrebbe avere pensieri negativi e pensare solo positivo.

Le ultime cose che ha scritto mi hanno tirato su il morale, e la ringrazio moltissimo perchè avevo bisogno di sentirmelo dire. Penso di aver perso me stesso e ho paura di non ritrovarmi più e diventare quello che sono ora, un ansioso rimurginatore che si fa problemi per ogni cosa e mi disturbo una cosa naturale come il sonno. E qui vorrei sapere, la mia è una vera e propria insonnia o sono io che me la cerco facendomi prendere dall'ansia e dai pensieri negativi? Ho paura che sarò un insonne a vita, anzi ne ho il terrore. Se mi ci metto da solo posso superare questa paura? Pensa che con questo cambiamento vivendo da solo con la mia ragazza imparerò a contare su me stesso e ad affrontare meglio la vita?

Mi perdoni se approfitto della sua disponibilità e la ringrazio infinitamente.
[#5]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sembrano essere tanti gli elementi da tenere in considerazione. Tentare di affrontare i pensieri negativi, l'ansia, la paura, il senso di solitudine, non è semplice. Se sente di voler proseguire ancora da solo, può provare. Valuterà lei stesso quando chiedere un aiuto, parlando con il suo dottore e rivolgendosi eventualmente a uno psicoterapeuta. Con loro potrà rassicurarsi e capire meglio le origini della sua insonnia e, così, potrà prendersene cura nel modo più corretto. L'obiettivo è quello di stare meglio e cambiare, non deve essere un insonne a vita.

Andare all'estero sembra implicare per lei paura, ma anche entusiasmo. È possibile che trovando una dimensione lavorativa stabile, potrà sentirsi meglio. E di conseguenza questo potrebbe migliorare la qualità della sua vita in generale, dandole un senso di fiducia e di speranza. Se mi chiede se andare all'estero è sufficiente, non possiamo saperlo con certezza, dovremmo parlarne di persona in modo approfondito e comunque dovrà misurarsi strada facendo.

Può procedere nel modo che sente più giusto per lei, a piccoli passi, con la cura che sta mostrando per se stesso e facendo affidamento alla sua forza. La vita ha tanti aspetti positivi ma comporta anche problemi e difficoltà, che bisogna di volta in volta affrontare.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#6]
dopo
Utente
Utente
Non avendo un reddito non posso permettermi la psico-terapia, so che ci sono le strutture pubbliche ma non so come accedervi, chiederò al mio medico. Però non mi piace definirmi insonne, penso che l'insonnia me la induco da solo avendone paura, la mia ansia è anticipatoria, se ho paura di qualcosa mi succede (intendo sintomi fisici) e questa cosa si è sempre presentata nei periodi difficili. Conosco una persona che soffre di insonnia da 30 anni è ua donna e non dorme da quando ha partorito la seconda figlia. Quindi penso (mi dica se lo pensa anche lei) che l'insonnia sia dovuta al fatto che sono teso e ansioso, come quando mesi fa il medico mi disse che avevo delle extrasistole da ansia e io più ne avevo paura più mi venivano. Ora sono fissato sul sonno e non gli lascio compiere il suo ciclo naturale.

Se lavorassi sul mio modo di pensare e tornassi in me, che piano piano medito su me stesso e capisco i miei errori cercando una soluzione, pensa che potrei uscire da questo circolo vizioso? Questo metodo aveva funzionato per un anno, ma ora che ho riavuto notti insonni sono preoccupato che non basti, che sto sbagliando qualcosa.

Grazie, saluti.
[#7]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Come le dicevo, gli aspetti da tenere in considerazione sono numerosi. Se sente l'esigenza di avere un approfondimento, deve proseguire dal vivo.
Quando dice che ha già "lavorato sul suo modo di pensare" e che "questo metodo ha funzionato per un anno", vuol dire che ha già effettuato un trattamento terapeutico?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#8]
dopo
Utente
Utente
No, ho solamente meditato imparando qualche tecnica leggendo delle cose sulla meditazione yoga e zen, tecniche di traning autogeno per il rilassamento e frasi da ripetermi quando sono in ansia per uscirne. Mi sono detto che tutte le cose che mi succedono dipendono da me, mi faccio problemi per ogni cosa, ho paura sempre di rovinare tutto e così finisco per rovinare tutto. Se ora ricomincio a fissarmi sulle extrasistole mi verranno e diventeranno la mia ossessio e e il sonno passerà in secondo piano e viceversa. Casco nei circoli viziosi. Così mi sono scannerizzato mentalmente e ho capito come funziona la mia mente e ho cercato di controllarla, se io penso che dormirò bene allora dormirò bene, se penso che non ho l'ansia non ce l'avrò, se penso che avrò un attacco di panico allora ce l'avrò e così via.. Quindi mi sono preso 30 min ogni giorno per meditare e ricordarmi che sono io la causa dei miei mali, e quindi di non crearmi problemi che non ho. Infatti penso di essere ansioso e troppo riflessivo e non credo di essere una persona insonne, ma che l'insonnia me la causo da solo con le mie paranoie.
[#9]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Ha tentato alcune soluzioni tramite letture, provando ad applicare alcune tecniche, e posso comprendere che sia in dubbio se questo possa essere sufficiente, poiché sente di non avere avuto un cambiamento duraturo. Forse anche fare da solo può averlo sentito un limite a volte. Un professionista competente le darebbe una mano e la rassicurerebbe anche, guidandola e aiutandola a capire quali metodi siano più utili al suo caso. Ci sarebbero comunque tante cose da approfondire e purtroppo sono rammaricato di non poterlo fare, poiché siamo online.

Prima di salutarla, vorrei farle un caro augurio per i suoi progetti e dirle che, affrontando il suo malessere nel giusto modo, potrà modificare la sua vita.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#10]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo per ora posso solo andare solo dallo psichiatria che è gratuito, e per esperienza posso dire che non aiuta perchè ti riempie di medicine e basta. Proverò a chiamare le strutture pubbliche per chiedere se posso andare da uno psicologo gratuito o comunque a basso costo.

Intanto dopo queste meditazioni ho capito che il problema è il trauma che mi ha lasciato la mia prima notte insonne, dopo quella notte ho il terrore che mi succeda di nuovo, quindi devo solo superare questo trauma. L'ho vissuta molto male, mentre una pesona normale avrebbe pensato "massì capita a tutti ogni tanto".

La ringrazio per gli auguri, mi impegnerò con l'aiuto della mia ragazza ad affrontare tutte le difficoltà, perchè lei mi ha sempre aiutato con l'ansia. Quando ero in preda agli attacchi di panico la chiamavo al telefono e subito mi calmavo.

Grazie di tutto dottore, le auguro una buona giornata, mi dispiace non poterla conoscere di persona e sono sicuro che mi avrebbe aiutato tantissimo.

Cordiali saluti.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto