Stress, contraccettivi orali e assenza totale del desiderio

Gentili dottori,
Vi scrivo poiché mi sento disperata. Sono fidanzata da soli sei mesi con un ragazzo stupendo, quello che si potrebbe definire l'uomo da sposare.
Tuttavia da un po' di tempo a questa parte non lo desidero più.
Lui mi piace tantissimo, ma non ho voglia di toccarlo o cercarlo e durante i rapporti, nei quali mostro una profondissima secchezza vaginale, inoltre ho dolori e non riesco più a raggiungere il piacere.
Chiaramente la situazione ci sta destabilizzando come coppia e ci sentiamo lontani.
Mi chiedo se possa essere un problema legato all'assunzione di un contraccettivo orale, magari sbilanciato, o ad un fattore di stress.
Essendo una lavoratrice stagionale non ho mai tempo per me per una stagione, da 3 settimane lavoro 7 giorni su 7 per 11 ore al giorno per giunta viaggiando in treno per recarmi al lavoro.
Mentalmente sono stanca e ho crisi di pianto continue perchè la situazione non migliora, mi sento una schiava, ho abbandonato lo sport e ora mi sento grassa quanto una vacca.
Non ho tempo di studiare per la tesi della magistrale e mi sento una fallita, negli anni passati questo lavoro era un part time da 5 ore al giorno ed uno libero,quindi il passaggio da full time 7/7 per 10/11 ore mi ha scioccato.
Il mio ragazzo lo vedo di rado e quando avviene sto a piagnucolare su quanto la mia responsabile rigetti i suoi problemi e i suoi errori su di me ed una collega; mi chiedo se la scomparsa del desiderio derivi dalla semplice assunzione della pillola o dalla combinazione di stress e contraccezione orale.
Mi scuso per il lungo sfogo, ma davvero mi sento disperata e vorrei una vita sessuale piena. Importante dire che prima avevamo una vita sessuale regolare e improvvisamente si è presentato il problema.
La scorsa settimana, per problemi organizzativi dell'azienda, sono rimasta dei giorni a casa e abbiamo deciso di prenderci un weekend romantico nel quale non ho avuto il minimo desiderio; non stavo lavorando quindi suppongo c'entri la pillola. Sono molto confusa e vi chiedo un consiglio.
Sperando in una vostra pronta risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
ci ha scritto tante volte in passato per svariate problematiche che, senza dubbio, correlano con la salute sessuale.
Le ha risolte?
Il rapporto con sua madre?
I suoi disturbi psico-somatici?
Ecc..
Se si, come?

Dare la colpa al farmaco è davvero miope la sessualità, ancor più quella femminile, è davvero molto complessa

Consulti questo materiale, e poi ne riparliamo

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html

Il dolore sessuale e la secchezza, vanno analizzate anche con il suo ginecologo.


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2025-disturbi-dell-orgasmo-femminile-e-dolore-sessuale-nella-donna-diagnosi-e-terapia.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa e grazie per la risposta. Per quanto riguarda i problemi con mia madre sono sempre lì, però il lavorare tutti i giorni almeno mi consente di vederla il meno possibile. Invece i problemi con la sessualità che ho avuto si possono inquadrare in delle paure che avevo nell'adolescenza, come quella di rimanere incinta, che adesso complice l'età adulta sto superando.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"che adesso complice l'età adulta sto superando."

La crescita non equivale alla guarigione.

Consulti il materiale che le ho allegato, lasci stare il web, i consulti online non sono più bastevoli, e valuti di rivolgersi ad un professionista de visu.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

chiaramente, non conoscendoLa, non è possibile essere precisi sulla Sua problematica, ma -leggendo questo consulto e il modo in cui descrive il problema- mi pare evidente che Lei sia sopraffatta dalla situazione (non solo di coppia, ma anche lavorativa e di gestione dello stress...).

Innanzitutto, vorrei farLe notare che chiunque al Suo posto, se si trovasse in una condizione così stressante, inizierebbe ad avere qualche difficoltà. In fondo, Lei ci dice che lavora FT per sette giorni su sette. Come pretende di poter trovare energie per fare altro, dopo aver lavorato così tanto?

Ma soprattutto è il Suo atteggiamento che pare molto preoccupato e ansioso: queste situazioni possono verificarsi, ma sta a noi imparare ad affrontarle in un determinato modo e, prima ancora, riconoscerle per quello che sono.

Se Lei è sicura che il Suo fidanzato sia la persona giusta, perchè non gli parla di questa situazione, comprendendo che non si tratta di distanza tra voi, ma di un periodo di stress.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica