Fallimento

Salve, senza molti giri di parola per sembrare meno banAle, arrivo direttamente al dunque : ho 31 anni e mi sento un fallito rispetto ai miei coetanei che ormai hanno una posizione stabile al lavoro , mentre io ancora cerco di studiare per diventare qualcuno è nel frattempo lavoro nella ristorazione. È frustrante anche perché non mi sento mai all'altezza di molta gente e per questo molto spesso sono presuntuoso e arrogante con chi ritengo al di sotto di me. Credo di avere un forte complesso e vorrei uscirne fuori , perché ci sono periodi che non riesco a sopportarmi.
Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
Caro utente, come mai si trova ora nella situazione di studente? Sì è iscritto recentemente all'università per trovare più occasioni lavorative?
Quello che lei sta facendo mi sembra assolutamente meritevole ed elogiabile. Invece di restare a lamentarsi della situazione si sta dando molto da fare per migliorare e raggiungere maggiori obiettivi.
La situazione nel nostro Paese non è semplice dal punto di vista della stabilità lavorativa e moltissimi suoi coetanei hanno contratti temporanei. L'esperienza del fallimento può farsi facilmente strada ma , ripeto, lei si sta rimboccando le maniche e non si sta attendendo. È questo che deve considerare. Le assicuro che Vale!
Potrebbe farsi aiutare in un percorso di supporto psicologico in modo da prendere più consapevolezza dei suoi punti di forza e lavorare sull'autostima ed autoefficacia.
Un caro saluto

Dr.ssa Paola Invernizzi PhD

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Utente
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Grazie per la risposta, ma il problema di sentirmi superiore con arroganza e superiorita rispetto a chi ritengo inferiore, può essere un problema di autostima ?
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Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
È probabile, perché - almeno in quelle situazioni - lei vorrebbe che emergesse il riconoscimento del suo valore. E le serve il rimando dall'esterno , perché dentro di lei probabilmente non si è consolidato un adeguato senso di autostima ed autoefficacia, a causa anche di esperienze vissute come "frustranti".
La consapevolezza e la voglia che lei mostra nel porsi delle domande e cercare di comprendersi e gestirsi sono un buon punto di partenza per un lavoro con un collega de visu.
Un caro saluto
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