Alcolismo - HELP! Fidanzato bevitore

Salve, il mio ragazzo di 26 anni beve parecchio, soprattutto nei fine settimana; bere gli dà una bella sensazione, "non pensa più a niente" e la testa diventa leggera. Beve per sentirsi parte del suo gruppo di amicizie e diciamo che si caricano a vicenda. Tengo molto a lui e cerco in tutti i modi di fargli capire che questa sua condotta gli sta rovinando la salute e la dignità. Per quello che posso (non viviamo insieme), cerco di controllarlo e motivarlo a bere meno, ma i miei tentativi sono inutili. Spesso mi chiede di bere con lui fino a ubriacarsi e resta male alla mia risposta negativa. Purtroppo la compagnia che frequenta non è d'aiuto perché sono tutti gran bevitori, ragazze e ragazzi. Sono la sola a cui importa davvero di lui.
Cosa posso fare per migliorare questa situazione? Penso di rivolgermi al servizio territoriale delle dipendenze per una consulenza...non c'è qualche farmaco "disabituante", magari in gocce, da dargli di nascosto?
Attendo un Suo gentile riscontro.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66


Gentile utente,

rispondo innanzi tutto all'ultima delle Sue domande:
"c'è qualche farmaco "disabituante", magari in gocce, da dargli di nascosto? "
Risposta: il farmaco c'è, ma va assunto volontariamente all'interno di una terapia multidisciplinare di disassuefazione; esso rappresenta un deterrente ad assumere alcool ma solo se la persona è d'accordo.

Analizziamo dunque la situazione.

1. Con l'alcol lui "non pensa più a niente" e la testa diventa leggera.", Lei ci scrive.

Si capisce.
Non a caso l'alcol rappresenta un "ansiolitico"
intendendo ovviamente il termine non nel significato medico di "farmaco per curare" - qui non siamo in area medica -
bensì nel suo significato etimologico:
"Che attenua o dissolve l’ansia" (Treccani),
"Che ha la funzione di attenuare lo stato di ansia" (Hoepli).

2. "Beve per sentirsi parte del suo gruppo di amicizie", Lei ci scrive.
E nell'articolo linkato troverà:
"La ragione comune per iniziare a bere è di tipo ricreativo o per migliorare la propria funzione sociale in occasioni di divertimento o di confronto con gli altri."
( https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html ).

3. Inoltre non va sottovalutato che in alcune regioni d'Italia (Nord-Est) l'ab/uso di alcol è ampiamente accettato e giustificato a livello sociale.

Lei ha ragione a preoccuparsi, perchè se si ha bisogno di una "sostanza"
- l'alcol in questo caso -
per rilassarsi, per tranquillizzarsi, per socializzare,
e se ne perde il controllo sulla quantità
oppure non se ne può fare a meno
significa che la propria psiche non sta tanto bene.

Avere un compagno dipendente da sostanze
è problematico, faticoso, doloroso;
Lei potrebbe sicuramente rivolgersi SERD.
Se lui non fosse disponibile, almeno per sè, per essere aiuta e sostenuta, per capire come meglio comportarsi.
Generalmente ci sono gruppi specifici per "famigliari di persone con problemi alcol-correlati".

Saluti cordiali.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/